Mariella Bettineschi. All in One
![Mariella Bettineschi, L'era successiva (Bronzino, Bia de' Medici), 2020 Mariella Bettineschi, L'era successiva (Bronzino, Bia de' Medici), 2020](http://www.arte.it/foto/600x450/5e/147547-_Mariella_Bettineschi_L_era_successiva_Bronzino_Bia_de_Medici_2020.jpg)
Mariella Bettineschi, L'era successiva (Bronzino, Bia de' Medici), 2020
Dal 28 Febbraio 2024 al 24 Marzo 2024
Milano
Luogo: Triennale di Milano
Indirizzo: Viale Emilio Alemagna 6
Curatori: Paola Ugolini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 72434-1
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://triennale.org
Dal 28 febbraio al 24 marzo 2024 Triennale Milano presenta la mostra Mariella Bettineschi. All in One, a cura di Paola Ugolini. L’esposizione comprende quattro gruppi di lavori realizzati dall’artista fra il 1980 e il 2023: un viaggio che attraversa alcune stagioni della sua creatività proponendo agli spettatori un lungo dialogo all’interno della sua narrazione.
Sono esposte le serie Morbidi e Piumari, organze imbottite di bambagia o di piume, decorate con parole di oro colato o trapunte di ciniglia, filo di nylon o di metallo e perline; i Tesori, semplici carte da lucido che – lavorate e trattate con catramina, acquaragia e strati di colature di pigmenti dorati a caldo – diventano materiche; infine L’era successiva, serie che nasce nel 2008 quando l’artista inizia a sperimentare lo sdoppiamento fotografico di nature, biblioteche e ritratti femminili. In queste immagini l’artista decide di spostare l’attenzione dal presente al futuro, su quello che verrà dopo. In questi lavori c’è infatti una sorta di sovversione del tempo come se dalla nostra dimensione terrena si scivolasse in una dimensione atemporale in cui non ci sono relazioni tra i viventi perché tutto è fenomenologico ed eterno.
Il corpus dei lavori che Mariella Bettineschi ha prodotto nella sua carriera non può essere racchiuso in una definizione lineare: la sua poetica, eclettica, si connota sia per la capacità di sperimentazione sui materiali che per la ricerca di linguaggio, che conduce l’osservatore a riflessioni sulla storia dell’arte e sulla centralità del ruolo della donna, attraverso diversi media, quali, pittura, scultura e fotografia.
L’artista, a differenza di molte sue colleghe della stessa generazione, non utilizza mai il proprio corpo o quello di altre donne reali; nonostante il suo impegno femminista, la dimensione fisica-corporea è completamente bandita dalla sua ricerca formale. La scelta è ovviamente consapevole, in quanto c’è la volontà precisa di distogliere l’attenzione dalla forma tangibile per riportarla all’interiorità. Le sue immagini risultano spesso in bilico fra realtà e mondi immaginati: questo continuo slittamento di percezione è una caratteristica peculiare di tutto il lavoro dell’artista, in particolare nei visi femminili, antichi, che vengono rielaborati con sorprendenti risultati visivi. I volti che il suo sguardo indaga e riattualizza, decontestualizzandoli, sono quelli delle celebri modelle che hanno posato per Raffaello, Leonardo, Tiziano, Veronese e Bronzino.
La mostra si inserisce in un percorso di promozione e valorizzazione della scena artistica italiana avviato da Triennale Milano da alcuni anni, a cura di Damiano Gullì, che ha visto coinvolti in talk e progetti espositivi artiste e artisti di diverse generazioni – da Corrado Levi e Lisa Ponti a Marcello Maloberti, da Anna Franceschini a Lorenzo Vitturi e Alice Ronchi, da Francesco Vezzoli a Nico Vascellari –, caratterizzati dalla capacità di muoversi tra diverse discipline, mezzi e tecniche.
Il Partner della mostra Diore i Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano per questo progetto.
Mariella Bettineschi nasce a Brescia nel 1948. Ha partecipato a mostre collettive e personali in istituzioni pubbliche e private internazionali, tra cui XLIII Biennale di Venezia (1988), su invito di Achille Bonito Oliva; Aspekte der Biennale Venedig, Art Forum di Munich; Blau: Farbe der Ferne, Kunstverein di Heidelberg; Paesaggio in nero, Villa Reale di Monza (1992); Rubata al tempo, Galleria Continua di San Gimignano (1998); N.Y.C. Groundzero al Museum of New Art di Detroit e all'Istituto Italiano di Cultura di New York (2002); Atlante delle immagini e delle forme alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2016); Raffaello, l'eco del mito alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2017); Percezioni 1. allaFondazione Volume! (2019); installazione per la collezione Dior prêt-à-porter Autunno-Inverno 2022-2023 ai Giardini delle Tuileries a Parigi (2022).
Sono esposte le serie Morbidi e Piumari, organze imbottite di bambagia o di piume, decorate con parole di oro colato o trapunte di ciniglia, filo di nylon o di metallo e perline; i Tesori, semplici carte da lucido che – lavorate e trattate con catramina, acquaragia e strati di colature di pigmenti dorati a caldo – diventano materiche; infine L’era successiva, serie che nasce nel 2008 quando l’artista inizia a sperimentare lo sdoppiamento fotografico di nature, biblioteche e ritratti femminili. In queste immagini l’artista decide di spostare l’attenzione dal presente al futuro, su quello che verrà dopo. In questi lavori c’è infatti una sorta di sovversione del tempo come se dalla nostra dimensione terrena si scivolasse in una dimensione atemporale in cui non ci sono relazioni tra i viventi perché tutto è fenomenologico ed eterno.
Il corpus dei lavori che Mariella Bettineschi ha prodotto nella sua carriera non può essere racchiuso in una definizione lineare: la sua poetica, eclettica, si connota sia per la capacità di sperimentazione sui materiali che per la ricerca di linguaggio, che conduce l’osservatore a riflessioni sulla storia dell’arte e sulla centralità del ruolo della donna, attraverso diversi media, quali, pittura, scultura e fotografia.
L’artista, a differenza di molte sue colleghe della stessa generazione, non utilizza mai il proprio corpo o quello di altre donne reali; nonostante il suo impegno femminista, la dimensione fisica-corporea è completamente bandita dalla sua ricerca formale. La scelta è ovviamente consapevole, in quanto c’è la volontà precisa di distogliere l’attenzione dalla forma tangibile per riportarla all’interiorità. Le sue immagini risultano spesso in bilico fra realtà e mondi immaginati: questo continuo slittamento di percezione è una caratteristica peculiare di tutto il lavoro dell’artista, in particolare nei visi femminili, antichi, che vengono rielaborati con sorprendenti risultati visivi. I volti che il suo sguardo indaga e riattualizza, decontestualizzandoli, sono quelli delle celebri modelle che hanno posato per Raffaello, Leonardo, Tiziano, Veronese e Bronzino.
La mostra si inserisce in un percorso di promozione e valorizzazione della scena artistica italiana avviato da Triennale Milano da alcuni anni, a cura di Damiano Gullì, che ha visto coinvolti in talk e progetti espositivi artiste e artisti di diverse generazioni – da Corrado Levi e Lisa Ponti a Marcello Maloberti, da Anna Franceschini a Lorenzo Vitturi e Alice Ronchi, da Francesco Vezzoli a Nico Vascellari –, caratterizzati dalla capacità di muoversi tra diverse discipline, mezzi e tecniche.
Il Partner della mostra Diore i Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano per questo progetto.
Mariella Bettineschi nasce a Brescia nel 1948. Ha partecipato a mostre collettive e personali in istituzioni pubbliche e private internazionali, tra cui XLIII Biennale di Venezia (1988), su invito di Achille Bonito Oliva; Aspekte der Biennale Venedig, Art Forum di Munich; Blau: Farbe der Ferne, Kunstverein di Heidelberg; Paesaggio in nero, Villa Reale di Monza (1992); Rubata al tempo, Galleria Continua di San Gimignano (1998); N.Y.C. Groundzero al Museum of New Art di Detroit e all'Istituto Italiano di Cultura di New York (2002); Atlante delle immagini e delle forme alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2016); Raffaello, l'eco del mito alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2017); Percezioni 1. allaFondazione Volume! (2019); installazione per la collezione Dior prêt-à-porter Autunno-Inverno 2022-2023 ai Giardini delle Tuileries a Parigi (2022).
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