Marco Ulivieri. A fuoco solido
![Marco Ulivieri. A fuoco solido, Spazio Tadini, Milano Marco Ulivieri. A fuoco solido, Spazio Tadini, Milano](http://www.arte.it/foto/600x450/9f/26500-marco-ulivieri-a-fuoco-solido.jpg)
Marco Ulivieri. A fuoco solido, Spazio Tadini, Milano
Dal 08 Novembre 2014 al 15 Novembre 2014
Milano
Luogo: Spazio Tadini
Indirizzo: via Niccolò Jommelli 24
Orari: da martedì a sabato 15:30-19; in occasione di eventi serali fino alle 23 e su appuntamento
Curatori: Miroslava Hajek
Telefono per informazioni: +39 02 26829749
E-Mail info: ms@spaziotadini.it
Sito ufficiale: http://www.spaziotadini.it
E’ la storica dell’arte contemporanea Miroslava Hajek ad aver selezionato per gli spazi della casa museo di via jommelli 24 l’installazione A fuoco solido di Marco Ulivieri. Si tratta di un ambiente costituito da lavori su tela o su tavola realizzati usando una tecnica particolare che utilizza il movimento oscillatorio di un pendolo cavo in ceramica riempito con della quarzite pigmentata o naturale. > La quarzite scende tramite un piccolo foro posto all’estremità inferiore del pendolo e si deposita sul supporto dove assorbe lentamente la resina contenuta nella tela e si fissa conservando il disegno del movimento originale. Si crea così un aumento strutturale della materia adoperata, più o meno grande, più o meno a rilievo, relativamente al suo tempo di azione. In questo modo l’artista ottiene una rappresentazione quantitativa, non solo dello spazio, ma dello spazio-tempo, sferica e roteante su sé stessa. Lo spazio tridimensionale e l’orientamento spaziale sono categorie fondamentali dell’esistenza. Dipendono dall’interazione tra i meccanismi del pensiero e la realtà dell’ambiente circostante. Quest’opera evidenzia l’ambiguità degli stati lontano – vicino, perché l’avvicinamento al centro è anche un allontanamento virtuale (prospettico). Il punto di massima lontananza illusoria corrisponde al punto di massimo rilievo e quindi di massima vicinanza allo spettatore. Lo spazio tridimensionale rimane fermo e costante anche se muoviamo testa ed occhi. Ulivieri persegue una ricerca della visualizzazione della parte pura dell’abisso. Scostandosi dalla mera manualità sfrutta l’attività del pendolo, il suo movimento, anche se controllato e predisposto, e reinventa così il concetto di spazio con un’opera che rimarca la coscienza della continuità della rappresentazione spaziale e del suo svolgimento temporale. Marco Ulivieri è nato a Castelfiorentino nel 1975. Da molti anni è impegnato in una costante ricerca pittorica. Dal 2006 è collaboratore dell’artista Marco Bagnoli. Coopera con istituzioni pubbliche e private svolgendo attività didattiche e laboratori.
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