Manifesti per l'arte. L'arte nel manifesto
![](http://www.arte.it/foto/600x450/36/33535-mz.jpg)
Dal 15 Maggio 2015 al 28 Giugno 2015
Monza | Milano
Luogo: Galleria Civica
Indirizzo: via Camperio 1
Orari: martedì-venerdì 15-19, sabato, domenica e festivi 10-13 / 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 039 2302192
E-Mail info: mostre@comune.monza.it
Sito ufficiale: http://www.comune.monza.it
Dal prossimo 15 maggio fino al 28 giugno, la Galleria Civica di Monza ospiterà un'originale proposta espositiva che propone 60 manifesti d’arte relativi ad altrettante mostre allestite tra 1951 e 1977 a Milano, in Italia, in Europa e Stati Uniti. La mostra, curata da Dorian Cara, fonde in sé diversi aspetti: dalla comunicazione dell'evento artistico alla storia delle gallerie d'arte, dall'attività collezionistica di due protagonisti della critica milanese Domenico Cara e Luca Crippa, all'analisi del manifesto divenuto nel tempo oggetto d'arte e memoria storica.
Le opere esposte, parte di un corpus di 200 manifesti, segnano un importante momento della nostra storia artistica e culturale, a partire dalla rinascita del Dopoguerra fino alla mutazione delle modalità relazionali degli anni ’80, per le quali sono da sottolineare estri creativi di artisti e designer, incisività comunicativa e effimera visibilità, dato che gli eventi duravano poco meno di un mese, segnando comunque il destino di molti artisti e la storia dell’arte contemporanea consegnata in visione pubblicitaria.
“Una mostra originale che ci porta a ripensare al rapporto tra arte e comunicazione e tra artista e pubblico” commenta l’Assessore alle Politiche Culturali Francesca Dell’Aquila “l’artista stesso pensava, creava e spesso autografava inviti e locandine che venivano utilizzate dai galleristi per creare vernissage esclusivi, sensibilizzare la critica e incuriosire la committenza”.
Tra i manifesti esposti cronologicamente saranno visibili le principali iniziative legate a Rauschenberg, Odillon Redon, Pollock, Capogrossi, Max Ernst, Emilio Vedova, Dubuffet, Picasso, Klee, Jasper Johns, Yves Klein, Tapies, Morlotti, Oldenburg, Christo, Cy Twombly, Arturo Martini, Lichtenstein, Rosenquist, Max Bill, Fautrier, Warhol, Piero Manzoni, Chamberlain, Bonalumi, Mario Schifano, Fontana, Kandinsky, Boetti, Vasarely, Duchamp, Asger Jorn, Yayoi Kusama.
Dorian Cara, storico e critico d’arte specializzato in legislazione dei beni culturali, si occupa di catalogazione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano ed estero. Ha scritto per diverse testate giornalistiche e pubblicato diversi volumi fotografici. Ha inoltre ideato e curato diverse mostre d’arte contemporanea.
Le opere esposte, parte di un corpus di 200 manifesti, segnano un importante momento della nostra storia artistica e culturale, a partire dalla rinascita del Dopoguerra fino alla mutazione delle modalità relazionali degli anni ’80, per le quali sono da sottolineare estri creativi di artisti e designer, incisività comunicativa e effimera visibilità, dato che gli eventi duravano poco meno di un mese, segnando comunque il destino di molti artisti e la storia dell’arte contemporanea consegnata in visione pubblicitaria.
“Una mostra originale che ci porta a ripensare al rapporto tra arte e comunicazione e tra artista e pubblico” commenta l’Assessore alle Politiche Culturali Francesca Dell’Aquila “l’artista stesso pensava, creava e spesso autografava inviti e locandine che venivano utilizzate dai galleristi per creare vernissage esclusivi, sensibilizzare la critica e incuriosire la committenza”.
Tra i manifesti esposti cronologicamente saranno visibili le principali iniziative legate a Rauschenberg, Odillon Redon, Pollock, Capogrossi, Max Ernst, Emilio Vedova, Dubuffet, Picasso, Klee, Jasper Johns, Yves Klein, Tapies, Morlotti, Oldenburg, Christo, Cy Twombly, Arturo Martini, Lichtenstein, Rosenquist, Max Bill, Fautrier, Warhol, Piero Manzoni, Chamberlain, Bonalumi, Mario Schifano, Fontana, Kandinsky, Boetti, Vasarely, Duchamp, Asger Jorn, Yayoi Kusama.
Dorian Cara, storico e critico d’arte specializzato in legislazione dei beni culturali, si occupa di catalogazione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano ed estero. Ha scritto per diverse testate giornalistiche e pubblicato diversi volumi fotografici. Ha inoltre ideato e curato diverse mostre d’arte contemporanea.
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