Le mani nel cuore. Viaggio ai confini della vita. Giovanni Porzio racconta l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo
Dal 13 Ottobre 2017 al 05 Novembre 2017
Milano
Luogo: Casa di Vetro
Indirizzo: via Sanfelice 3
Curatori: Alessandro Luigi Perna
Telefono per informazioni: +39 02 55019565
E-Mail info: federica.candela@effeci-facciamocose.com
Bambini Cardiopatici nel Mondo, la onlus fondata e presieduta dal professor Alessandro Frigiola, che da oltre 20 anni opera nei Paesi in via di sviluppo per dare una speranza di vita ai piccoli affetti da cardiopatie congenite, si mette in mostra. Dal 13 ottobre al 5 novembre, presso La Casa di Vetro di Milano, in via Sanfelice 3, saranno esposte 35 fotografie firmate dal celebre giornalista e fotoreporter Giovanni Porzio, da sempre amico della onlus. Si tratta di una selezione di scatti estrapolata dal libro Le mani nel cuore. Dottor Alessandro Frigiola, “una straordinaria esperienza di vita”, firmato dallo stesso Porzio. Il libro sarà presentato dall’autore il 12 ottobre alle ore 19.00, presso La Casa di Vetro. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“Ho passato la vita in mezzo alle guerre: bombe, sangue, prigioni, torture, orrori, obitori, terrori, esistenze distrutte, lunghe file di morti senza nome” – ha dichiarato Giovanni Porzio. “Talvolta, nella melma e nel sangue, ho visto scorrere rivoli lucenti d’acqua sorgiva, e mi sono chinato a guardarli: specchiavano sorrisi e giochi di bambini, sguardi antichi di pastori e contadini, vagiti, sussurri di madri all’orecchio dei figli, vecchi assorti nel tramonto, fuochi nella notte, uomini in cammino. I bambini. Capaci di allegria tra le macerie di una casa, di illuminare il buio di una grotta, di riempire di voci la tenda di stracci di un campo profughi. Dopo le guerre tutto ricomincia dai bambini. Per loro i genitori resistono allo sconforto e stringono i denti. Da loro traggono la forza per ricostruire, una ragione di vita e di speranza. Per questo la morte di un bambino è intollerabile. Nei Paesi devastati dalle guerre, dalla fame e dalle malattie le famiglie piangono, pregano, poi si rassegnano. Noi non ne abbiamo il diritto. Ho incontrato un medico che non si è mai rassegnato, un chirurgo che apre i cuori malati dei bambini per aiutarli a vivere. Ne ha salvati migliaia. Si chiama Alessandro Frigiola, e ho voluto raccontare la sua storia”.
La mostra, dal titolo Le mani nel cuore. Viaggio ai confini della vita. Giovanni Porzio racconta l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, è curata da Alessandro Luigi Perna ed è patrocinata dall’Assessorato del Comune di Milano alle Politiche Sociali, Salute e Diritti. Sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30 (giovedì fino alle 18.00). Il costo di ingresso (€ 5,00) sarà interamente devoluto a Bambini Cardiopatici nel Mondo per sostenere le missioni operatorie e i percorsi di formazione per medici e infermieri dei Paesi in via di sviluppo.
“Gli scatti di Giovanni Porzio realizzati in cinque Paesi arrivano al cuore delle persone perché trasmettono le stesse sensazioni che proviamo noi quando operiamo in situazioni anche estremamente critiche e fanno rivivere la speranza e la paura dei bambini e delle famiglie che incontriamo sulla nostra strada, il più delle volte già vittime delle consueguenze di una guerra o delle difficili condizioni socio-economiche degli Stati in cui vivono” – spiega il professor Alessandro Frigiola, fondatore e presidente dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. “Il libro che raccoglie le immagini più significative di Porzio e la mostra che le esporrà fino a novembre nascono dalll’entusiasmo empatico del fotoreporter per il lavoro che l’Associazione svolge quotidianamente e dalla necessità di raccogliere fondi per cambiare il destino di troppi bambini che hanno diritto di vivere. I fondi che raccoglieremo ci aiuteranno a sostenere l’attività di Bambini Cardiopatici nel Mondo: salvare migliaia di piccoli malati di cuore e favorire la costruzione di centri chirurgici e di formazione”.
L’esposizione nasce per raccontare attraverso alcune delle fotografie di Giovanni Porzio, presenti nel suo libro Le mani nel cuore. Dottor Alessandro Frigiola, “una straordinaria esperienza di vita”, l’impegno dei medici e degli infermieri della onlus che volontariamente si dedicano alla cura dei bambini affetti da patologie cardiache: ancora oggi, nei Paesi del Terzo Mondo, le cardiopatie congenite rappresentano, infatti, la prima causa di mortalità infantile. Nel suo libro, Porzio narra storie, immortala volti e sguardi, “dipinge” paesaggi, case, scuole e ospedali attraverso oltre 100 splendide fotografie in 157 pagine, frutto di un lavoro lungo due anni. È il resoconto di un viaggio a fianco dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo in 5 Paesi in via di sviluppo: Siria, Kurdistan, Egitto, Camerun e Senegal, vale a dire quei Paesi dove l’insufficienza di strutture cardiochirurgiche, la mancanza di formazione per medici e infermieri o gravi situazioni di guerra rendono tragicamente difficile garantire anche le più basilari cure pediatriche. A far da fil rouge, la storia di un medico che ha fatto della cura delle cardiopatie congenite la sua ragione di vita: il professor Alessandro Frigiola, che ha “aperto” a Porzio le porte delle sale operatorie degli ospedali e dei centri dove Bambini Cardiopatici nel Mondo è impegnata da sempre. Ne è nato un fotoreportage di attualità che ci proietta in Paesi ai confini della vita con un realismo a volte spiazzante e drammatico.
“Giovanni Porzio, conosciuto più come giornalista e inviato speciale che come fotografo, è in realtà un fotoreporter di razza, uno di quelli che riesce a raccontare con le foto non solo i fatti ma anche le emozioni (e a volte le opinioni)” – ha concluso il curatore della mostra, Alessandro Luigi Perna. “Le sue immagini non sono perciò solo belle. Certo, hanno una qualità estetica al livello dei migliori fotografi italiani e internazionali, inclusi quelli di Magnum per intendersi. E certo: sono costruite geometricamente con maestria, con ombre e luci che sono sempre perfettamente distribuite nell’inquadratura. Ma quello che colpisce in particolare nelle sue immagini è la loro costante tensione morale, la loro capacità di proiettare chi le guarda, a partire da una singola inquadratura, non importa quale che sia il soggetto, nell’universo emotivo e drammatico in cui sono state realizzate. Per questo sono così potenti. Ed è sempre per lo stesso motivo che Giovanni Porzio è un fotografo differente dagli altri”.
Per tre settimane sarà La Casa di Vetro di Milano a dare spazio alle fotografie di Giovanni Porzio e aprire una finestra su quel confine tra la vita e la morte che ogni giorno i medici e gli infermieri di Bambini Cardiopatici nel Mondo si impegnano a rendere sempre più ampio per migliaia di piccoli affetti dalle cardiopatie congenite. Nel corso della mostra sarà possibile conoscere direttamente l’Associazione grazie alla presenza di operatori volontari e sostenerla nelle diverse attività in cui è impegnata, ricevendo, a fronte di una donazione minima di 30,00 euro, una copia del libro Le Mani nel Cuore o, con offerte inferiori, i gadget sulla mostra stessa (cartoline, locandine, segnalibri, ecc). Ugualmente, per chi lo desidera, sarà anche possibile ricevere copia delle fotografie in esposizione in edizione limitata per il grande pubblico e per i collezionisti. Per tutta la durata della mostra saranno anche organizzate visite guidate per le scuole secondarie di primo e secondo grado per far conoscere ai più giovani e sensibilizzarli sull’attività umanitaria dei medici della onlus in zone di guerra e in Paesi dove l’insufficienza di strutture sanitarie e di farmaci mette ogni giorno a repentaglio la vita di migliaia di persone.
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