La sovversione del sensibile
Dal 05 Dicembre 2014 al 11 Gennaio 2015
Milano
Luogo: Fabbrica del Vapore
Indirizzo: via Procaccini 4
Orari: da lunedì a domenica 14-19.30; 25 - 26 dicembre, 1 gennaio 16-19.30
Curatori: Marco Trulli
Enti promotori:
- Comune di Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: communication@bjcem.org
Sito ufficiale: http://www.fabbricadelvapore.org
Dal 5 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015, la Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) ospita il progetto La sovversione del sensibile che presenta le opere realizzate da nove artisti che hanno partecipato alle varie edizioni della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo: Gruppo A12 (IT), Charbel Samuel Aoun (LB), Embroiderers of actuality (Abdelaziz Zerrou - MA; Aglaia Haritz - CH), Gian Maria Tosatti (IT), Alexandros Kaklamanos (GR), Sigurdur Atli Sigurdsson (IS), Khaled Jarrar (PS), Didem Erk (TR), Moussa Sarr (F).
L’iniziativa, curata da Marco Trulli, promossa dal Comune di Milano, è organizzata da BJCEM, Associazione Internazionale senza scopo di lucro fondata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere la creatività artistica giovanile, supportandone la mobilità e la formazione. Proprio in questa linea progettuale s’inserisce la Biennale dedicata a giovani artisti sotto i 35 anni provenienti dall’area Euro-mediterranea.
Il titolo della rassegna trae origine dalle tesi di Jacques Rancière, il quale nel suo La distribuzione del sensibile, compie una lettura critica dei ‘regimi d’informazione’; allo stesso modo, l’esposizione propone una riflessione su quelle forme artistiche che si concentrano sulla relazione tra arte e politica immaginando “nuove configurazioni del visibile, del dicibile e del pensabile e, dunque, un paesaggio nuovo del possibile.”
Alla Fabbrica del Vapore, gli artisti, utilizzando una pluralità di media che vanno dal video all’installazione, dalla fotografia al ricamo, si interrogano sulla relazione inestricabile tra le forme del poetico e del politico, producendo “finzioni necessarie” all’interpretazione del reale. In particolare, riflettono sulla posizione dell’autore nel contesto sociale, culturale e urbano mediterraneo.
“Molti artisti - afferma Marco Trulli - ricercano nella rapporto tra desiderio e territorio la tensione necessaria per produrre la propria indagine estetica. Storie di confini e ricerche che interrogano lo spazio pubblico, proiezioni della pianificazione urbana futura. Sono quei progetti che, interpretando i territori come “macchine desideranti”, riplasmano geografie e narrazioni nomadi. In questo senso la mostra presenta un panorama differenziato di approcci e tentativi di relazione con i contesti di riferimento producendo, di fatto, dispositivi di ascolto o reinterpretazione del presente.
La Sovversione del Sensibile è anche un itinerario geografico e geopolitico che riannoda alcuni punti nevralgici del Mediterraneo: da Lampedusa a Gezi Park, dal Muro di Gerusalemme alla Medina di Tetouan. Allo stesso tempo, vengono presentate anche ricerche più intime che lavorano sulla proiezione personale dell'artista nello spazio e nell'immaginario pubblico e sociale.
Tra le iniziative collaterali, lunedì 1, martedì 2 e mercoledì 3 dicembre 2014, alla Fabbrica del Vapore di Milano, si tiene Practices as an Intersection in a Fragile Environment a cura di Claudio Zecchi, una piattaforma di dibattito e riflessione, strutturato in tre panel discussions, in una prospettiva che pone le pratiche artistiche al centro di un percorso che ha le proprie coordinate di riferimento in un territorio fragile e precario come quello del rapporto tra arte e attivismo.
Parteciperanno: Fokus Grupa (artisti, Croazia); Khaled Jarrar (artista, Palestina); Gruppo A12 (artisti/architetti, Italia); Francesca Guerisoli (storica dell?arte e curatrice, Italia); Isola Art Center (progetto, Italia).
L’iniziativa, curata da Marco Trulli, promossa dal Comune di Milano, è organizzata da BJCEM, Associazione Internazionale senza scopo di lucro fondata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere la creatività artistica giovanile, supportandone la mobilità e la formazione. Proprio in questa linea progettuale s’inserisce la Biennale dedicata a giovani artisti sotto i 35 anni provenienti dall’area Euro-mediterranea.
Il titolo della rassegna trae origine dalle tesi di Jacques Rancière, il quale nel suo La distribuzione del sensibile, compie una lettura critica dei ‘regimi d’informazione’; allo stesso modo, l’esposizione propone una riflessione su quelle forme artistiche che si concentrano sulla relazione tra arte e politica immaginando “nuove configurazioni del visibile, del dicibile e del pensabile e, dunque, un paesaggio nuovo del possibile.”
Alla Fabbrica del Vapore, gli artisti, utilizzando una pluralità di media che vanno dal video all’installazione, dalla fotografia al ricamo, si interrogano sulla relazione inestricabile tra le forme del poetico e del politico, producendo “finzioni necessarie” all’interpretazione del reale. In particolare, riflettono sulla posizione dell’autore nel contesto sociale, culturale e urbano mediterraneo.
“Molti artisti - afferma Marco Trulli - ricercano nella rapporto tra desiderio e territorio la tensione necessaria per produrre la propria indagine estetica. Storie di confini e ricerche che interrogano lo spazio pubblico, proiezioni della pianificazione urbana futura. Sono quei progetti che, interpretando i territori come “macchine desideranti”, riplasmano geografie e narrazioni nomadi. In questo senso la mostra presenta un panorama differenziato di approcci e tentativi di relazione con i contesti di riferimento producendo, di fatto, dispositivi di ascolto o reinterpretazione del presente.
La Sovversione del Sensibile è anche un itinerario geografico e geopolitico che riannoda alcuni punti nevralgici del Mediterraneo: da Lampedusa a Gezi Park, dal Muro di Gerusalemme alla Medina di Tetouan. Allo stesso tempo, vengono presentate anche ricerche più intime che lavorano sulla proiezione personale dell'artista nello spazio e nell'immaginario pubblico e sociale.
Tra le iniziative collaterali, lunedì 1, martedì 2 e mercoledì 3 dicembre 2014, alla Fabbrica del Vapore di Milano, si tiene Practices as an Intersection in a Fragile Environment a cura di Claudio Zecchi, una piattaforma di dibattito e riflessione, strutturato in tre panel discussions, in una prospettiva che pone le pratiche artistiche al centro di un percorso che ha le proprie coordinate di riferimento in un territorio fragile e precario come quello del rapporto tra arte e attivismo.
Parteciperanno: Fokus Grupa (artisti, Croazia); Khaled Jarrar (artista, Palestina); Gruppo A12 (artisti/architetti, Italia); Francesca Guerisoli (storica dell?arte e curatrice, Italia); Isola Art Center (progetto, Italia).
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