Jim Hodges. turning pages in the book of love
![Jim Hodges. turning pages in the book of love, Galleria Massimo De Carlo, Milano / Belgioioso Jim Hodges. turning pages in the book of love, Galleria Massimo De Carlo, Milano / Belgioioso](http://www.arte.it/foto/600x450/7a/75107-h.jpg)
Jim Hodges. turning pages in the book of love, Galleria Massimo De Carlo, Milano / Belgioioso
Dal 29 Novembre 2018 al 17 Marzo 2018
Milano
Luogo: Galleria Massimo De Carlo
Indirizzo: piazza Belgioioso 2
Orari: da martedì a sabato 11-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 366 36 990
E-Mail info: belgioioso@massimodecarlo.com
Sito ufficiale: http://www.massimodecarlo.com
Massimo De Carlo presenta turning pages in the book of love, la prima mostra personale dell’artista americano Jim Hodges in galleria, le cui opere sono state concepite e realizzate per gli spazi storici di Palazzo Belgioioso a Milano.
Nella prima sala un gioco di luci e ombre accompagnano lo spettatore all’interno di una stanza (grande come lo spazio che la contiene) al cui interno si trova un mobile di legno composto di diversi strati, laccato, coperto d’oro e con inserti di seta, che a sua volta ospita una scultura costruita di vetro e di luce. Al centro della seconda stanza due mani scolpite in marmo bianco Michelangelo, adagiate su una roccia di marmo nero di Colonnata, custodiscono una rosa d’oro. La stanza è illuminata da un dittico composto di due grandi dipinti rossi - parte di un nuovo corpo di lavoro di Jim Hodges in cui ogni quadro è creato grazie alla sovrapposizione di strati di vernice, glitter e altri materiali - che sottolinea l’interesse dell’artista per l'istantaneità e la gestualità del processo creativo. Nella sala più piccola, che nel diciottesimo secolo era la sala da lettura della biblioteca di Palazzo Belgioioso, una tenda di velluto rosso, imponente e solenne, cela al suo interno due mani intrecciate che proteggono un piccolo oggetto prezioso. Nel giardino del palazzo, usato qui eccezionalmente per la prima volta, l’artista ha collocato una scultura di bronzo nero e dorato che trasfigura le radici di una sequoia gigante.
L’universo artistico di Jim Hodges è stato caratterizzato dalla fine degli anni ’80 dall’utilizzo combinato di materiali poveri e preziosi. L’artista, grazie alla sua direzione e piccoli gesti, trasforma oggetti della vita quotidiana in luoghi metafisici in cui il personale, il politico e l’universale si confondono. La pratica artistica di Hodges – le cui serie di opere utilizzano molti processi creativi e modalità di produzione – resiste alle definizioni tradizionali e offre spunti di riflessione sull’identità e sulla moralità. Materiali come il bronzo, il glitter, i tessuti, l’oro, il marmo o il vetro diventano parte integrante della costruzione di un discorso sulla fragilità e sull’effimero, sull’amore e sulla morte.
turning pages in the book of love è la prima mostra di Jim Hodges a Milano.
Jim Hodges è nato a Spokane, Washington, USA nel 1957. Vive e lavora a New York. Le mostre personali più recenti includono: tracing the contours of our days, Baldwin Gallery, Aspen, CO (2017); I dreamed a world and called it Love, Gladstone Gallery, New York, NY (2016); With Liberty and Justice for All, The Moody Rooftop, The Contemporary Austin, Austin, Texas, USA (2016); With Liberty and Justice For All (A Work in Progress), Aspen Art Museum, Colorado, USA (2015/2014); Jim Hodges: Give More Than You Take, Dallas Museum of Art, Dallas, USA (2014) e Hammer Museum, Los Angeles, USA (2014-2015). I lavori di Jim Hodges sono inclusi in prestigiose collezioni pubbliche come: The Dallas Museum of Art, Dallas, USA; The Guggenheim Museum, New York, USA; The Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, USA; Musée National, Centre Georges Pompidou, Parigi, Francia; The Museum of Contemporary Art, Los Angeles, USA; The Museum of Modern Art, New York, USA; The Whitney Museum, New York, USA.
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