Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi

© Karl Lagerfeld

 

Dal 10 Ottobre 2017 al 28 Gennaio 2018

Milano

Luogo: Palazzo Reale

Indirizzo: piazza Duomo

Orari: lunedì 14:30 - 19:30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 09:30 - 19:30; giovedì e sabato 09:30 - 22:30

Curatori: Vittoria Crespi Morbio

Enti promotori:

  • Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
  • Regione Lombardia
  • Città Metropolitana di Milano

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 88445181

E-Mail info: info@amicidellascala.it

Sito ufficiale: http://www.palazzorealemilano.it



Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e dall’Associazione Amici della Scala con la collaborazione del Teatro alla Scala, la mostra Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi, è curata da Vittoria Crespi Morbio, storica della scenografia teatrale ed esperta dei rapporti tra arti figurative e teatro musicale. La mostra si avvale della Medaglia del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana di Milano. Resterà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 con ingresso gratuito.

Ventiquattro straordinari costumi
sono esposti nelle Sale degli Arazzi di Palazzo Reale.
Custoditi nel Magazzino costumi del Teatro alla Scala, sono stati selezionati tra numerosissimi abiti di scena e restaurati in occasione dell’esposizione.

La mostra è nata per celebrare i quarant’anni di attività dell’Associazione Amici della Scala e si inquadra nell’ambito delle azioni e dell’impegno dell’Associazione mirati a valorizzare il patrimonio storico scaligero.
I costumi esposti sono stati realizzati dalle firme più celebri della storia del teatro. Caramba, mago della Scala negli anni di Toscanini; Franco Zeffirelli, uomo di spettacolo tout court; Anna Anni, attenta e poetica indagatrice delle epoche storiche; i premi Oscar Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Franca Squarciapino; Pier Luigi Pizzi, artefice di fasti barocchi; gli stilisti Gianni Versace, con le creazioni per Robert Wilson, e Karl Lagerfeld, per Luca Ronconi, sono solo alcuni dei nomi che in teatro hanno goduto della libertà di osare, sperimentando forme e materie nuove che solo la realtà immaginifica del palcoscenico rende possibili.

Si celebrano così la storia e l’identità del nostro Teatro, dagli anni Trenta del secolo scorso fino ai nostri giorni. Ogni costume rimanda alla creazione di storici spettacoli per la regia di Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Liliana Cavani, Robert Wilson, Robert Carsen e molti altri. Ad indossarli, divi quali Maria Callas, Renata Tebaldi, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Boris Christoff.

L’esposizione è una finestra sulla storia del costume che intende mostrare l’evoluzione del gusto e dello stile, l’inventiva di abbinamenti, tagli e tessuti attraverso la creatività dei più grandi costumisti e il lavoro delle maestranze scaligere. È nei laboratori della sartoria della Scala che sono stati prodotti, nel corso degli anni, abiti di scena unici nella storia dello spettacolo.

La mostra si articola in quattro sezioni tematiche
Dagli anni Trenta agli anni Sessanta La tradizione: Alexandre e Nicola Benois, Lila De Nobili, Franco Zeffirelli, Piero Tosi.
Dive a confronto: Maria Callas e Renata Tebaldi.
Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta Il costume storico e la ricerca.
La danza: Rudolf Nureyev e Carla Fracci.
Gli anni Ottanta Gli stilisti.
I costumisti di Giorgio Strehler e Luca Ronconi.
Dagli anni Novanta ai nostri giorni Gli abiti per Liliana Cavani, Robert Wilson, Robert Carsen.
Il balletto.

L'ALLESTIMENTO
Firmato da Anusc Castiglioni e Massimo Zanelli, l’allestimento evoca un palcoscenico di teatro che si estende per quattro sale, con la sfilata dei costumi illuminati come se abitassero la scena. Sullo sfondo le immagini dei grandi interpreti, in un gioco raffinato di proiezioni.
Il progetto multimediale di Luca Scarzella (Studio Vertov), intende raccontare i costumi non solo attraverso la loro presenza fisica, ma ritrovando gli interpreti che li hanno indossati. Video, audio e luci fanno rivivere l'emozione di lontane serate leggendarie. La sincronizzazione creata per il percorso espositivo mira a incentrare l’attenzione su ogni singolo capo, raccontandone una breve storia.

IL RESTAURO
Il recupero e la valorizzazione di gran parte dei costumi esposti sono stati affidati all'Atelier Brancato. Il Restauro Tessile Lombardo è intervenuto sui costumi di Aida, Eugenio Oneghin, La sonnambula. La ditta Phoenix Collection ha curato la sistemazione della tiara di Amneris.

Questa mostra è stata insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica


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