Guglielmo Spotorno. Tra Surreale e Reale. Opere dagli anni '70
Dal 19 Novembre 2014 al 07 Dicembre 2014
Milano
Luogo: Fondazione Stelline
Indirizzo: c.so Magenta 61
Orari: da martedì a domenica 10-20
Curatori: Luciano Caprile, Elena Pontiggia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 45462411
E-Mail info: fondazione@stelline.it
Sito ufficiale: http://www.stelline.it/
La Fondazione Stelline dal 20 novembre al 7 dicembre ospita per la Sezione Stelline Spazio Aperto la mostra antologica "Guglielmo Spotorno. Tra Surreale e Reale. Opere dagli anni '70" a cura di Luciano Caprile e Elena Pontiggia.
Per l'occasione, nella storica Sala del Collezionista, è esposta una significativa selezione di trenta opere pittoriche inedite realizzate dagli anni Settanta ad oggi, su tela e su carta, che illustrano l'evoluzione del percorso artistico di Guglielmo Spotorno.
Spiccano i lavori degli anni Settanta e Ottanta, dove l'attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale; lo si vede nelle opere dai colori intensi e cariche di movimento come Landscape in the sea (1975) e Evolution in the sea (1975) della serie "Profondità marine" e in quelle dai colori più tenui di Libellule pietrificate (1980) della serie "Insetti", dove l'occhio dell'artista diventa una 'lente'. Nei lavori degli anni successivi un maggiore interesse è dedicato ad aspetti più concettuali descritti con un'armonia geometrica e un ritmo serrato, come si osserva nelle serie "Surreale" e "Informale".
"New economy", "Città Umanizzate", "Ritorno alla poesia" realizzate nell?ultimo decennio, esprimono un nuovo orientamento della poetica dell'artista indirizzata al mondo e alla società contemporanea, all'evoluzione tecnologica, oltre a significativi momenti storici della nostra epoca. A questo proposito sono da ricordare 11 Settembre (2014), Pechino (2014), Black sun (2014) e Tsunami (2013) in cui ritorna la riflessione sulla natura, ma in riferimento alla sua violenza devastatrice. Non mancano opere legate al rapporto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tra cui Uomo al computer (2011), Web (2014) e Anche i cigni twittano (2013) che rivela un sottile senso ironico.
Le opere di Guglielmo Spotorno entrano in sinergia con le poesie che ha scritto negli stessi anni. La raccolta sarà pubblicata e distribuita in occasione della mostra.
L'espressione pittorica di Guglielmo Spotorno (Milano, 1938) inizia in giovane età, a dodici anni, frequentando la Galleria d'arte di sua madre, già scultrice, luogo d'incontro di artisti e critici tra i più importanti dell'epoca, fra cui Arturo Martini e Felice Casorati.
In seguito ha studiato e frequentato maestri dell'avanguardia italiana e internazionale come Lam, Jorn, Fontana, Baj e Sutherland.
Un viaggio dove Spotorno naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi e prepotenti emozioni.
Accompagna la mostra un catalogo con testi critici di Luciano Caprile e Elena Pontiggia.
Per l'occasione, nella storica Sala del Collezionista, è esposta una significativa selezione di trenta opere pittoriche inedite realizzate dagli anni Settanta ad oggi, su tela e su carta, che illustrano l'evoluzione del percorso artistico di Guglielmo Spotorno.
Spiccano i lavori degli anni Settanta e Ottanta, dove l'attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale; lo si vede nelle opere dai colori intensi e cariche di movimento come Landscape in the sea (1975) e Evolution in the sea (1975) della serie "Profondità marine" e in quelle dai colori più tenui di Libellule pietrificate (1980) della serie "Insetti", dove l'occhio dell'artista diventa una 'lente'. Nei lavori degli anni successivi un maggiore interesse è dedicato ad aspetti più concettuali descritti con un'armonia geometrica e un ritmo serrato, come si osserva nelle serie "Surreale" e "Informale".
"New economy", "Città Umanizzate", "Ritorno alla poesia" realizzate nell?ultimo decennio, esprimono un nuovo orientamento della poetica dell'artista indirizzata al mondo e alla società contemporanea, all'evoluzione tecnologica, oltre a significativi momenti storici della nostra epoca. A questo proposito sono da ricordare 11 Settembre (2014), Pechino (2014), Black sun (2014) e Tsunami (2013) in cui ritorna la riflessione sulla natura, ma in riferimento alla sua violenza devastatrice. Non mancano opere legate al rapporto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tra cui Uomo al computer (2011), Web (2014) e Anche i cigni twittano (2013) che rivela un sottile senso ironico.
Le opere di Guglielmo Spotorno entrano in sinergia con le poesie che ha scritto negli stessi anni. La raccolta sarà pubblicata e distribuita in occasione della mostra.
L'espressione pittorica di Guglielmo Spotorno (Milano, 1938) inizia in giovane età, a dodici anni, frequentando la Galleria d'arte di sua madre, già scultrice, luogo d'incontro di artisti e critici tra i più importanti dell'epoca, fra cui Arturo Martini e Felice Casorati.
In seguito ha studiato e frequentato maestri dell'avanguardia italiana e internazionale come Lam, Jorn, Fontana, Baj e Sutherland.
Un viaggio dove Spotorno naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi e prepotenti emozioni.
Accompagna la mostra un catalogo con testi critici di Luciano Caprile e Elena Pontiggia.
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