Giuseppe Verdi e le arti
Dal 06 Dicembre 2013 al 23 Febbraio 2014
Milano
Luogo: Galleria d’Arte Moderna
Indirizzo: via Palestro 16
Orari: da martedì a domenica 9-13/ 14-17.30
Curatori: Paola Zatti, Fernando Mazzocca, Angelo Foletto, Vittoria Crespi Morbio
Enti promotori:
- Comune di Milano
- Presidenza del Consiglio dei Ministri - Unità Tecnica di Missione delle Celebrazioni verdiane
- Ministero dei Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 71046250/ 02 88453314
E-Mail info: elenamaria.conenna@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.gam-milano.com
In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, luogo considerato “verdiano” per i legami delle sue collezioni con la vicenda artistica e biografica del maestro, celebra il grande maestro con la mostra Giuseppe Verdi e le arti, a cura di Paola Zatti con Fernando Mazzocca, Angelo Foletto e Vittoria Crespi Morbio; l’iniziativa è promossa dal Comune di Milano e realizzata grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unità Tecnica di Missione delle Celebrazioni verdiane, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali.
La rassegna intende mostrare una selezione di opere (dipinti, sculture, bozzetti e costumi) provenienti in larga parte dalle raccolte pubbliche e private milanesi e integrate da pezzi di provenienze nazionali. Sarà così possibile seguire alcuni episodi significativi di collaborazione di artisti alle opere verdiane, in particolare nella sezione dedicata ai figurini e bozzetti di scena, e approfondire il tema dei rapporti di amicizia di Verdi con alcuni esponenti del mondo artistico come Gerolamo e Domenico Induno, Domenico Morelli, Francesco Hayez, Vincenzo Gemito e Giovanni Boldini. Saranno questi artisti a documentare anche il gusto verdiano per il collezionismo d’arte, ripercorso attraverso alcune opere provenienti dalla sua raccolta personale.
Le collezioni che la Galleria d’Arte Moderna conserva, documentano in modo singolare quell’intreccio di relazioni, storie, episodi, che caratterizzarono la presenza di Giuseppe Verdi nella città meneghina. Si tratta di testimonianze estremamente significative degli ambienti letterari e musicali della Milano ottocentesca, degli artisti legati da vicende anche biografiche a Giuseppe Verdi, dalle opere ispirate al melodramma per iconografia. Uno dei nuclei fondamentali del percorso del museo ricostruisce, infatti, attraverso alcuni dei più alti esempi della ritrattistica hayeziana, gli ambienti e i salotti artistici, letterari e musicali che caratterizzavano la vita culturale milanese della seconda metà dell’Ottocento e i loro legami con le figure di Verdi e Manzoni. Il percorso della mostra è stato pensato secondo un’articolazione che alterna l’allestimento temporaneo alle raccolte permanenti della Galleria, che si porrà al centro di una serie di percorsi didattici dedicati ai “luoghi verdiani” di Milano.
La rassegna intende mostrare una selezione di opere (dipinti, sculture, bozzetti e costumi) provenienti in larga parte dalle raccolte pubbliche e private milanesi e integrate da pezzi di provenienze nazionali. Sarà così possibile seguire alcuni episodi significativi di collaborazione di artisti alle opere verdiane, in particolare nella sezione dedicata ai figurini e bozzetti di scena, e approfondire il tema dei rapporti di amicizia di Verdi con alcuni esponenti del mondo artistico come Gerolamo e Domenico Induno, Domenico Morelli, Francesco Hayez, Vincenzo Gemito e Giovanni Boldini. Saranno questi artisti a documentare anche il gusto verdiano per il collezionismo d’arte, ripercorso attraverso alcune opere provenienti dalla sua raccolta personale.
Le collezioni che la Galleria d’Arte Moderna conserva, documentano in modo singolare quell’intreccio di relazioni, storie, episodi, che caratterizzarono la presenza di Giuseppe Verdi nella città meneghina. Si tratta di testimonianze estremamente significative degli ambienti letterari e musicali della Milano ottocentesca, degli artisti legati da vicende anche biografiche a Giuseppe Verdi, dalle opere ispirate al melodramma per iconografia. Uno dei nuclei fondamentali del percorso del museo ricostruisce, infatti, attraverso alcuni dei più alti esempi della ritrattistica hayeziana, gli ambienti e i salotti artistici, letterari e musicali che caratterizzavano la vita culturale milanese della seconda metà dell’Ottocento e i loro legami con le figure di Verdi e Manzoni. Il percorso della mostra è stato pensato secondo un’articolazione che alterna l’allestimento temporaneo alle raccolte permanenti della Galleria, che si porrà al centro di una serie di percorsi didattici dedicati ai “luoghi verdiani” di Milano.
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