Giulio Crosara. Smart Locution
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Giulio Crosara. Smart Locution
Dal 25 Agosto 2015 al 03 Settembre 2015
Milano
Luogo: Spazio Seicentro
Indirizzo: via Savona 99
Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 18
Curatori: Nila Shabnam Bonetti, Mauro Mariani
Enti promotori:
- Comune di Milano/zona6
Telefono per informazioni: +39 02 88446330
Sito ufficiale: http://www.comune.milano.it/zona6
Smart Locution è la nuova opera installativa di Giulio Crosara.
La presenza di Expo a Milano, città in cui vive l’artista, ha necessariamente indirizzato la sua ricerca verso una riflessione relativa al rapporto tra individuo, collettività e nutrizione.
Questa installazione, composta da una struttura in plexiglass trasparente, fotografie e insetti (duemila grilli vivi), non è una presa di posizione verso una scelta alimentare quale l'entomofagia.
Anzi, in questo caso avverrà il contrario, l’effetto principale che coglierà lo spettatore sarà quello di una figura umana mangiata dai grilli.
Si tocca, senza dubbio, la possibilità degli insetti come alimentazione del futuro, ma principalmente l’opera vuole indagare sul meccanismo di coesione alla base della dinamica imitativa tra esseri viventi.
Le fotografie, parte integrante della scultura, sono opere originate da una visione individuale: entrano ed escono dalla struttura senza apparenti vincoli di spazio o cornice.
Fotografia, scultura e grilli trovano una relazione unitaria e prendono senso in una nuova forma autonoma.
Il pensiero individuale è rielaborato per la prima volta da una coscienza comune, come in questo caso quella dei grilli che forano le fotografie nel loro istinto di crearsi tane o passaggi all'interno della scultura.
In questo contesto i grilli, oltre a essere l'alternativa alimentare del futuro, rappresentano un modello di organizzazione collettiva.
Il filosofo Feuerbach asseriva: ”Noi siamo quello che mangiamo”.
Tramite un gesto propiziatorio come in un rituale di eredità verso l'acquisizione di un valore che si vuole trasmettere, con Smart Locution il futuro si nutrirà di arte.
La presenza di Expo a Milano, città in cui vive l’artista, ha necessariamente indirizzato la sua ricerca verso una riflessione relativa al rapporto tra individuo, collettività e nutrizione.
Questa installazione, composta da una struttura in plexiglass trasparente, fotografie e insetti (duemila grilli vivi), non è una presa di posizione verso una scelta alimentare quale l'entomofagia.
Anzi, in questo caso avverrà il contrario, l’effetto principale che coglierà lo spettatore sarà quello di una figura umana mangiata dai grilli.
Si tocca, senza dubbio, la possibilità degli insetti come alimentazione del futuro, ma principalmente l’opera vuole indagare sul meccanismo di coesione alla base della dinamica imitativa tra esseri viventi.
Le fotografie, parte integrante della scultura, sono opere originate da una visione individuale: entrano ed escono dalla struttura senza apparenti vincoli di spazio o cornice.
Fotografia, scultura e grilli trovano una relazione unitaria e prendono senso in una nuova forma autonoma.
Il pensiero individuale è rielaborato per la prima volta da una coscienza comune, come in questo caso quella dei grilli che forano le fotografie nel loro istinto di crearsi tane o passaggi all'interno della scultura.
In questo contesto i grilli, oltre a essere l'alternativa alimentare del futuro, rappresentano un modello di organizzazione collettiva.
Il filosofo Feuerbach asseriva: ”Noi siamo quello che mangiamo”.
Tramite un gesto propiziatorio come in un rituale di eredità verso l'acquisizione di un valore che si vuole trasmettere, con Smart Locution il futuro si nutrirà di arte.
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