Gianluca Centurani. Appena posso torno
![Gianluca Centurani. Appena posso torno, Spazio Tadini, Milano Gianluca Centurani. Appena posso torno, Spazio Tadini, Milano](http://www.arte.it/foto/600x450/92/25638-giunco.jpg)
Gianluca Centurani. Appena posso torno, Spazio Tadini, Milano
Dal 08 Ottobre 2014 al 24 Ottobre 2014
Milano
Luogo: Spazio Tadini
Indirizzo: via Jommelli 24
Orari: 15.30-19
Telefono per informazioni: +39 02 26829749
E-Mail info: ms@spaziotadini.it
Sito ufficiale: http://www.spaziotadini.it
Inaugura a ottobre, presso lo Spazio Tadini (via Jommelli 24), la prima mostra milanese di Gianluca Centurani. Artista, ingegnere e designer, Centurani raggiunge il pubblico milanese presentando i suoi dipinti su tela, oggetti di design e plastici architettonici (25 pezzi in tutto): opere scaturite da un processo creativo che attraversa sogni, visioni e fantasie rielaborate in un linguaggio libero, con una tavolozza ristretta di colori e un segno essenziale e pulito.
“La vita che ho vissuto finora è stata intensa, trascorsa tra diverse città, a contatto con mentalità e modi diversi di vivere. Questa varietà mi ha ispirato e anche spaventato perché a volte cerco di trovare un’identità precisa e non riesco: questo smarrimento lo esprimo in pittura.” È così che Centurani descrive l’ispirazione che lo porta alla creazione di un’opera: il risultato è una serie di tele libere da vincoli formali, unione di ricordi, suggestioni ed esplorazioni dell’ignoto. Dopo anni di ricerca pittorica è approdato a uno stile pop, fatto di figure stilizzate, asciutte e potenti. Prevalgono colori accesi: il rosso, il giallo e il rosa fragola. I temi ricorrenti sono foreste di alberi colorati popolate da piccole figure incappucciate, e i monumentali nudi maschili.
Gianluca Centurani (Teramo, 1971) si laurea all'Università degli Studi dell'Aquila in Ingegneria Edile con una tesi in composizione architettonica e poi si trasferisce a Roma, dove inaugura il suo primo studio a cui seguono quelli di Teramo e Alessandria. Collabora con molti studi di architettura e di ingegneria (tra cui quello di Massimiliano Fuksas per il Centro congressi dell’EUR di Roma) maturando una grande esperienza come progettista di opere pubbliche e private e seguendo un percorso che gli permette di sviluppare un metodo organico e una visione globale degli aspetti tecnici, funzionali ed estetici di ogni progetto. Concepisce l’edilizia come integrazione delle parti e dei saperi che intervengono nelle diverse fasi di progettazione: l’ingegneria come disciplina scientifica per trovare soluzioni a problemi reali; il design come ambito creativo ma dipendente dai materiali di tendenza e dalle logiche di mercato, la pittura come momento di vera e propria libertà mentale ed emotiva e l’architettura come arte complessa che racchiude tutte le precedenti. Centurani si rivela così un professionista concreto e un artista eclettico, capace di spaziare tra discipline empiriche e artistiche. Tra i suoi lavori architettonici: il complesso parrocchiale di san Paolo di Alessandria, e numerosi restauri di beni ecclesiastici come quello della facciata della chiesa della Beata Vergine Assunta di Valmadonna, e della cattedrale di Alessandria, la boutique The butterfly effect a Roma, la Centrale operativa del 118 e sede dell’elisoccorso di Alessandria. I numerosi progetti internazionali sono disponibili su http://www.gianlucacenturani.it/. Gli oggetti di design s’ispirano alle forme della natura: appendiabiti che ricordano giganti meduse metalliche, portatovaglioli e vassoi a forma di alberi, lampade che sembrano ciuffi d’erba stilizzati.
“La vita che ho vissuto finora è stata intensa, trascorsa tra diverse città, a contatto con mentalità e modi diversi di vivere. Questa varietà mi ha ispirato e anche spaventato perché a volte cerco di trovare un’identità precisa e non riesco: questo smarrimento lo esprimo in pittura.” È così che Centurani descrive l’ispirazione che lo porta alla creazione di un’opera: il risultato è una serie di tele libere da vincoli formali, unione di ricordi, suggestioni ed esplorazioni dell’ignoto. Dopo anni di ricerca pittorica è approdato a uno stile pop, fatto di figure stilizzate, asciutte e potenti. Prevalgono colori accesi: il rosso, il giallo e il rosa fragola. I temi ricorrenti sono foreste di alberi colorati popolate da piccole figure incappucciate, e i monumentali nudi maschili.
Gianluca Centurani (Teramo, 1971) si laurea all'Università degli Studi dell'Aquila in Ingegneria Edile con una tesi in composizione architettonica e poi si trasferisce a Roma, dove inaugura il suo primo studio a cui seguono quelli di Teramo e Alessandria. Collabora con molti studi di architettura e di ingegneria (tra cui quello di Massimiliano Fuksas per il Centro congressi dell’EUR di Roma) maturando una grande esperienza come progettista di opere pubbliche e private e seguendo un percorso che gli permette di sviluppare un metodo organico e una visione globale degli aspetti tecnici, funzionali ed estetici di ogni progetto. Concepisce l’edilizia come integrazione delle parti e dei saperi che intervengono nelle diverse fasi di progettazione: l’ingegneria come disciplina scientifica per trovare soluzioni a problemi reali; il design come ambito creativo ma dipendente dai materiali di tendenza e dalle logiche di mercato, la pittura come momento di vera e propria libertà mentale ed emotiva e l’architettura come arte complessa che racchiude tutte le precedenti. Centurani si rivela così un professionista concreto e un artista eclettico, capace di spaziare tra discipline empiriche e artistiche. Tra i suoi lavori architettonici: il complesso parrocchiale di san Paolo di Alessandria, e numerosi restauri di beni ecclesiastici come quello della facciata della chiesa della Beata Vergine Assunta di Valmadonna, e della cattedrale di Alessandria, la boutique The butterfly effect a Roma, la Centrale operativa del 118 e sede dell’elisoccorso di Alessandria. I numerosi progetti internazionali sono disponibili su http://www.gianlucacenturani.it/. Gli oggetti di design s’ispirano alle forme della natura: appendiabiti che ricordano giganti meduse metalliche, portatovaglioli e vassoi a forma di alberi, lampade che sembrano ciuffi d’erba stilizzati.
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