Gian Paolo Barbieri. Polaroids and more
![Gian Paolo Barbieri, Lynn Coester, Milano 1991 – Polaroid Type 55 Positive Gian Paolo Barbieri, Lynn Coester, Milano 1991 – Polaroid Type 55 Positive](http://www.arte.it/foto/600x450/20/90395-1_Gian_Paolo_Barbieri_-_Lynn_Coester_Milano_1991_-_Courtesy_of_29_ARTS_IN_PROGRESS_gallery.jpg)
© Gian Paolo Barbieri / 29 ARTS IN PROGRESS gallery | Gian Paolo Barbieri, Lynn Coester, Milano 1991 – Polaroid Type 55 Positive
Dal 09 Maggio 2019 al 27 Luglio 2019
Milano
Luogo: ARTS IN PROGRESS gallery
Indirizzo: via San Vittore 13
Orari: da martedì a sabato 11-19. Altri giorni e orari su appuntamento
Curatori: Giovanni Pelloso
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 94387188
E-Mail info: info@29artsinprogress.com
Sito ufficiale: http://www.29artsinprogress.com
Dal 10 maggio al 27 luglio 2019, 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano presenta in prima assoluta la più vasta retrospettiva sulla fotografia istantanea di Gian Paolo Barbieri intitolata “Polaroids and more”, a pochi mesi dal premio ricevuto ai Lucie Awards 2018 di New York come miglior Fotografo di Moda Internazionale.
La mostra, curata da Giovanni Pelloso, riunisce una selezione di oltre 120 Polaroid inedite e traccia per la prima volta l’uso della fotografia istantanea di Gian Paolo Barbieri negli ultimi trent’anni; un percorso articolato che abbraccia i ritratti e gli studi di figura, la moda e i suoi protagonisti, svelandone i segreti e i retroscena.
Per quanto aderente alla realtà possa essere, la fotografia di moda per Barbieri è scenario, spettacolo, teatro, bellezza, metafora e realtà.
Al centro di questa scena, animata spesso da una ludica e irriverente ironia, c’è la donna. Non mitizzata, la sua immagine rispecchia la profonda convinzione dell’autore che il mistero dell’universo femminile non debba mai essere completamente rivelato.
In questo atteggiamento vi sono il rispetto e l’ammirazione per l’eterna e, nello stesso tempo, mutevole bellezza, ma anche la consapevolezza della ricchezza della sua personalità e delle sue innumerevoli metamorfosi.
Le immagini risultano fantastiche e magiche, oniriche e ludiche, ironiche e teatrali.
Sono istantanee seducenti. La superficie bidimensionale della stampa fotografica diventa, grazie alla sensibilità del fotografo milanese, un “oggetto di fascino”, uno stimolante invito all’immaginazione e alla fantasia, un territorio che cattura lo sguardo e che richiama il lettore a decifrarne i misteri.
Le Polaroid di Gian Paolo Barbieri non solo raccontano il making ofdella fotografia di moda per le più grandi maison di sempre, ma lasciano trasparire sguardi intimistici rivolti a soggetti diversi, dalla più iconica top model all’autoctono polinesiano. Un secondo corpo di opere è dedicato, infatti, agli indigeni colti nel loro habitat naturale, a nudi audaci concepiti spesso come lavori preparatori, e ai fiori, grande passione dell’artista.
Molte di queste piccole icone trasferiscono tenerezza e vulnerabilità, altre, durezza e immediatezza. A differenza delle immagini rigorosamente ideate e concepite in studio e per le quali Barbieri è diventato famoso nel mondo, queste disarmanti fotografie sono contrassegnate dalla spontaneità e dall’invenzione, offrendo nell’insieme un’inedita visione della sua straordinaria carriera.
Un’altra anteprima assoluta in mostra sarà una selezione di nuovi lavori ispirati all’opera di William Shakespeare, a cui Barbieri lavora da circa tre anni, nel quarto centenario della sua scomparsa: «Come mi è sempre piaciuto fare - ricorda l’autore - attingo dal passato per guardare al futuro».
Gian Paolo Barbieri (Milano, 1938)
Da quasi 60 anni, Gian Paolo Barbieri è uno dei fotografi internazionali più influenti nell’ambito della moda.
Collaborando alla realizzazione delle più grandi campagne pubblicitarie per marchi internazionali come Valentino, Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Giorgio Armani, Bulgari, Chanel, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood e tanti altri, il lavoro di Barbieri ha riempito, con i suoi scatti iconici e senza tempo, per interi decenni, le pagine di Vogue Italia, Vogue Paris, Vogue America, L'Officiel, GQ e Vanity Fair.
Classificato come uno dei migliori quattordici fotografi di moda dalla rivista Stern, Barbieri è un artista sempre più presente all'interno di prestigiose collezioni museali tra cui il Victoria and Albert Museum e la National Portrait Gallery di Londra, il Kunstforum di Vienna, il MAMM di Mosca e l'Erarta Contemporary Art Museum di S.Pietroburgo, il Musée du quai Branly di Parigi e la Nicola Erni Collection.
Le sue immagini sono state raccolte in molte autorevoli pubblicazioni come Artificial (1982),Gian Paolo Barbieri (1988), Tahiti Tattoos (1989), Madagascar (1997), Equator (1999), A History of Fashion (2001), Dark Memories (2013) e Skin (2015), Fiori della mia Vita (2016).
Nel 2018 Gian Paolo Barbieri ha ricevuto a New York il Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale (Outstanding Achievement in Fashion).
Inaugurazione: giovedì 9 maggio 2019, dalle ore 19
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