Georges de La Tour: l’Europa della luce
Dal 28 Maggio 2020 al 27 Settembre 2020
Milano
Luogo: Palazzo Reale
Indirizzo: piazza Duomo 12
Orari: Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura). Chiusura il lunedì. Gli ingressi rimarranno contingentati in base alla capienza delle sale e saranno scaglionati a orari definiti. E’ necessaria la prenotazione e il preacquisto del biglietto on line
Curatori: Francesca Cappelletti, Thomas Clement Salomon
Enti promotori:
- Comune di Milano Cultura
- Palazzo Reale
- MondoMostre Skira
Sito ufficiale: http://www.palazzorealemilano.it
Riapre a Milano a Palazzo Reale dal 28 maggio la straordinaria mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce, aperta il 7 febbraio scorso, accolta come un evento dalla stampa e con centinaia di prenotazioni attivate dal pubblico, chiusa per l’emergenza sanitaria dal 24 febbraio e riaperta poi per una sola settimana dal 2 all’8 marzo.
La mostra riapre al pubblico con nuovi giorni e orari, accesso contingentato solo su prenotazione e con nuove disposizioni volte a tutelare la sicurezza dei visitatori.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata dalla Prof.ssa Francesca Cappelletti e da Thomas Clement Salomon, l’esposizione vanta un comitato scientifico composto da Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre), Gail Feigenbaum (direttrice, Getty Research Institute), Annick Lemoine (direttore, Musée Cognacq-Jay).
I 28 musei prestatori da 3 continenti hanno tutti accettato di prorogare il prestito delle 33 opere sino al 27 settembre, permettendo dunque di visitarla per altri 4 mesi, con le misure di sicurezza stabilite dalle autorità governative e regionali.
Tra i prestatori alcune delle più grandi istituzioni internazionali come la National Gallery of Art di Washington D.C., il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York, il S. Francisco Fine Art Museum, il Chrysler Museum di Norfolk, la National Art Gallery di Leopoli; molte istituzioni museali regionali francesi, comeil Musée des Beaux-Arts di Nantes, il Musée du Mont-du Piété di Bergues, il Musée départemental d'Art ancien et contemporain di Epinal, il Museée des Beaux-Arts di Digione, il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, il Musée départemental Georges de La Tour di Vic-sur-Seille, oltre ad alcuni importanti musei italiani come la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana, la Galleria nazionale d’Arte Antica-Palazzo Barberini .
La prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tour, attraverso mirati confronti tra i capolavori del Maestro francese e quelli di altri grandi del suo tempo – tra cui Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot – porta una nuova riflessione sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l'opera di questo misterioso artista.
Un’esposizione unica considerato che, come ebbe a sottolineare Roberto Longhi, in Italia non vi è conservata nessuna opera di La Tour e sono circa 40 le opere certamente attribuite al Maestro, di cui in mostra ne sono esposte 15 più una attribuita.
Tra i capolavori presenti in mostra, spicca la commovente intensità emotiva della Maddalena penitente(National Gallery of Art di Washington D.C., 1635-1640 circa); la splendida tela dipinta agli esordi La rissa tra musici mendicanti (J. Paul Getty Museum, 1625-1630 circa) caratterizzata da un’esecuzione straordinariamente libera e brillante; l’austero e tragico Suonatore di Ghironda col cane(Musée du Mont-de-
Piété di Bergues, 1622-1625); Il denaro versato (Lviv –Ucraina, Galleria Nazionale di pittura, 1625-1627), tra i più interessanti esiti del percorso pittorico di De La Tour, scena connotata da un altissimo livello di tensione; I giocatori di dadi (Stockton-on-Tees, Preston Park Museum & Grounds, 1650-1651), uno dei pochi dipinti di La Tour che si conservano in Gran Bretagna; la straordinaria tela La Negazione di Pietro (Nantes, Musée des Beaux-Arts, 1650), dove La Tour somma agli effetti di luce dei notturni il carattere drammatico del tradimento dell’apostolo; il magnifico quadro Giobbe deriso dalla moglie (Epinal, Musée départemental d’Art ancien e contemporain, 1650 circa), particolarmente rappresentativo del lavoro sulla luce svolto dal Maestro; Giovane che soffia su un tizzone (Digione, Musée des Beaux-Arts, 1640 circa) dipinto di piccole dimensioni tra i pochi esempi di opere eseguite dall’artista per committenti privati; l’indimenticabile Educazione della Vergine (New York, Frick Collection, 1650 circa) con una scena intima e raccolta di grande poesia.
Completano le opere autografe di La Tour altri dipinti a tema religioso: i due ritratti di apostoli, San Giacomo Minore e San Giuda Taddeo dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi; San Filippo dal Chrysler Museum of Art di Norfolk; San Giovanni Battista nel deserto dal Museo de La Tour di Vic- sur-Seille, città natale del pittore. E due incisivi ritratti – Old man e Old woman – dai Fine Arts Museums di San Francisco.
Il percorso della mostra è arricchito da una ventina di splendide opere di artisti coevi come Paulus Bor, Jan Lievens, Throphime Bigot, Frans Hals, Jan van Bijlert, Gerrit Van Honthorst (noto in Italia come Gherardo delle Notti), Adam de Coster, Carlo Saraceni.
Accompagna l’esposizione l’importante catalogo edito da Skira con saggi di Francesca Cappelletti, Pierre Rosenberg, Jean-Pierre Cuzin, Gail Feigenbaum, Dimitri Salmon, Gianni Papi, Rossella Vodret con Giorgio Leone, Matteo Mancinelli, Manfredi Merluzzi, comprensivo delle schede delle opere molto approfondite dal punto di vista critico e bibliografico e le relative immagini e seguito da una estesa bibliografia.
“Le immagini di La Tour – afferma la curatrice – sono assolutamente coinvolgenti, spingono ad aguzzare la vista per scoprire cosa si celi nelle tenebre, dove la luce della candela non riesce ad arrivare; o sono quadri che ci mostrano più di quello che vorremmo vedere – la disperazione e la miseria della vita, che giganteggia vicino a noi. Osservando i suoi quadri lo spettatore è coinvolto al pari del pittore nella stessa impresa; non riesce a distogliere lo sguardo dall’opera, fino a essere catturato dal suo autore: questo uno dei segreti del suo ascendente”.
La mostra aprirà dal giovedì alla domenica, dalle 11.00 alle 19.30 con apertura serale il giovedì sino alle 22.30 (ultimo ingresso un’ora prima).
APERTURA SPECIALE MARTEDI’ 2 GIUGNO dalle 11 alle 19:30.
La prenotazione è obbligatoria ed è necessario il preacquisto (la biglietteria in sede è chiusa)
Presentarsi a Palazzo Reale all’orario prenotato, sono consentiti non più di 5 minuti d’anticipo
È necessario indossare la mascherina e sanificare le mani con le soluzioni igienizzanti presenti, per accedere ad ogni area del Palazzo.
All'ingresso verrà rilevata la temperatura corporea. Se il valore è pari o superiore a 37,5 gradi non sarà consentito l’accesso.
Prima di prenotare o raggiungere Palazzo Reale consultare tutte le regole di accesso:
https://www.palazzorealemilano.it/nuove-regole-di-accesso
Per chi è già in possesso di prenotazione va richiesto il voucher al sito: https://shop.vivaticket.com/ita/voucher
L’audioguida è inclusa nel biglietto in forma di app da scaricare negli store Apple e Google inserendo il titolo della mostra.
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