Generazioni a colloquio
Dal 14 Dicembre 2015 al 23 Dicembre 2015
Milano
Luogo: Museo della Permanente
Indirizzo: via Filippo Turati 34
Orari: da lunedì a sabato 10-13 / 14.30-18.30
Curatori: Claudio Cerritelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 6551445
E-Mail info: info@lapermanente.it
Sito ufficiale: http://www.lapermanente.it
Continua la rassegna Generazioni a colloquio, con la quale la Permanente intende valorizzare l’importante contributo dato dagli artisti italiani delle ultime generazioni.
Il progetto espositivo vuole dare voce alle espressioni della contemporaneità e far conoscere gli artisti emergenti attraverso il dialogo tra maestri e giovani artisti.
Il ciclo di mostre si è aperto con una doppia mostra che ha messo in dialogo Gabriella Benedini con Marco La Rosa e Giovanni Campus con Daniele Nitti Sotres.
Lunedì 14 dicembre 2015, alle ore 18.00, si prosegue con le esposizioni di Sandro Martini con Francesca Gagliardi e Grazia Varisco con Federico Casati.
Al progetto partecipano i maestri: Gabriella Benedini, Giovanni Campus, Alex Corno, Sandro Martini, Claudio Olivieri, Mario Raciti, Grazia Varisco e Franco Zazzeri.
Ognuno di loro ha individuato un artista emergente, giovane o comunque non ancora affermato sulla scena artistica nazionale, con il quale intende costruire un percorso espositivo di confronto e dialogo artistico e culturale. L’iniziativa si articola in una serie di esposizioni, ciascuna della durata di circa dieci giorni, che culmineranno in momenti di dibattito aperti al pubblico.
Sandro Martini nasce a Livorno nel 1941.
Dopo l’esordio alla Galleria Le Ore nel 1959 Sandro Martini ha proseguito il suo percorso artistico con gallerie storiche in Italia quali : Il Milione (dal 1965 al 1974) , Galleria Blu (dal 1975) e negli USA .
Nel 1978 è invitato dal Fine Art Center dell’Università del Massachussets e inizia una lunga serie di attività e collaborazioni con gli Stati Uniti, mai interrotte : insegna incisione e tecniche di affresco da 25 anni al Kala Institute a Berkely, una sua installazione di tele permanenti è parte del patrimonio della Djerassi Foundation a Stanford, numerose le installazione promosse da Publi Art Found a Briant Park ,
sulla 42ma e al City Corp a New York.
Di seguito solo alcune delle più significative mostre e installazioni realizzate in Italia: nel 1981 a Palazzo Citterio a Milano (installazione di tele) , nel 1983 Sala delle Grida alla Borsa Valori di Milano (installazione di tele ), nel 1989 a Piazzale Michelangelo a Firenze (installazione di tele), nello stesso anno al Centro Asteria di Milano (realizzazione di un affresco di grandi dimensioni ) nel 1993 una mostra antologica al Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, del 2004 l’installazione di tele e vetri che occupa i quattro piani di scale della Casa della Carità di Milano , nel 2005 la città di Livorno gli dedica una antologica ai Bottini dell’Olio e in questa occasione una grande opera di vetro viene acquisita dal Museo di arte contemporanea della città.
Nel 2012 ha realizzato, con lo studio canadese architectAllianc, l’Installazione Glass Memory (vetro inciso e affresco), commissionato dalla Municipalità di Toronto.
E' del 2015 la sua più recente mostra intitolata “Atuttosesto” presso la Casa del Mantegna a Mantova e presso la Galleria Centro Steccata a Parma.
Francesca Gagliardi nasce a Novara nel 1972.
Diplomata in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design di Milano e in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera è stata assistente di Sandro Martini. Vive e lavora ad Ameno (No).
Dal 2013 collabora con la Galerie Banier a Parigi con mostre collettive e nel 2015 è presente con un 'Solo Show' al Grand Palais per Art Paris. Nel 2013 grazie alla vincita del progetto Interreg Italia-Svizzera realizza una 'doppia personale'Il Linguaggio delle metamorfosi al Museo d'Arte Moderna di Ascona e Museo Tornielli di Ameno (NO) con acquisizione delle opere da parte dei due Musei.
Tra le esposizioni personali : 2009 Lapizlabioli, Palazzina Ciani, Lugano, 2007 Blues de mon rouge à lèvres, Galleria Alexandre Mottier, Ginevra e Je m’oublie oblie-moi, Galleria 41artecontemporanea, Torino.
Opere presenti nelle collezioni di: Museo Denice 2010, Museo Cantonale, Lugano 2004, Museo Villa dei Cedri, Bellinzona 2004, Museu National de Bellas Artes, Rio de Janeiro 2001 e Centro Cultural, Sao Paulo 1999.
Grazia Varisco nasce a Milano nel 1937.
Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva di Achille Funi. Dal 1960, attiva nella ricerca artistica come esponente del Gruppo T con Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, partecipa alle manifestazioni Miriorama, alle mostre di Arte Programmata e a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance, con occasioni di incontro e di scambio con artisti dei gruppi italiani e stranieri animati da interessi nel campo della percezione e della sperimentazione.
Conclusasi l’esperienza di gruppo, dalla metà degli anni ’60 continua la sperimentazione e l’attività espositiva in modo autonomo.
Dal 1961 al 1967 svolge attività di grafica per l’Ufficio Sviluppo della Rinascente, per la rivista “Abitare”, per la Kartell e per il Piano intercomunale milanese (1962-63).
Nel 1969 e nel 1973, in occasione di prolungati soggiorni negli Stati Uniti, incontra e frequenta artisti e docenti dei Departments of Fine Arts. Dal 1979-80 si impegna nell’attività didattica e dal 1981 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali.
Nel 2007, su segnalazione dell’Accademia di San Luca, riceve dal Presidente Giorgio
Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura.
Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, fra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museum of Modern Art di New York, il MAMbo di Bologna, il Museo di Ciudad Bolivar, il Museo di Würzburg, la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, il Museo di Villa Croce di Genova, il Museo del ’900 di Milano, il Museo Ritter di Waldenbuch e la Fondazione Prada di Milano.
Federico Casati nasce a Milano nel 1968, ma ha sempre vissuto a Merate e, dal 2008, a Mondonico di Olgiate Molgora.
Laureato in Lettere, è stato fotografo professionista lavorando soprattutto per l’editoria e attualmente insegna nelle scuole secondarie.
Da alcuni anni si dedica con impegno crescente all’attività artistica in una ricerca che è sintesi dei molti interessi e del vissuto personale.
La dialettica tra realtà e apparenza colta nella sua rappresentazione e nei suoi aspetti simbolici è il tema di una riflessione che si sviluppa attraverso l’osservazione del rapporto sempre mutevole tra luce e ombra, tra vuoto e pieno, tra presenza e assenza.
Nell’ultimo periodo ha esposto in alcune mostre personali a Treviso (2015), Milano, Merate e Costamasnaga (2014) e ha partecipato a diverse collettive.
Inaugurazione 14 dicembre 2015 ore 18.
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