Francesco Jodice. The Complete Works - Presentazione
Dal 26 Aprile 2022 al 26 Aprile 2022
Milano
Luogo: Triennale Milano
Indirizzo: Viale Alemagna 6
Orari: ore 19
Sito ufficiale: http://triennale.org
Martedì 26 aprile 2022, alle ore 19.00, Triennale Milano presenta il libro Francesco Jodice. The Complete Works, a cura di Marco Scotini, edito da SilvanaEditoriale.
Introduce: Lorenza Bravetta, curatore per la fotografia di Triennale Milano. Interverranno: Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Francesco Jodice, artista, Marco Scotini, curatore, Francesco Zanot, curatore.
The Complete Works raccoglie oltre 350 opere realizzate da Francesco Jodice in 25 anni di carriera.
L’intera produzione artistica è accompagnata da testi di 65 critici, curatori e artisti che hanno collaborato con Jodice nell’arco di questi anni.
Fotografie, film, mappe e installazioni restituiscono un caleidoscopico affresco del nostro tempo.
Il volume accoglie inoltre un testo critico di Marco Scotini, una mappa cronologica dei progetti realizzati, una conversazione con l’artista raccolta da Francesco Zanot e apparati biografici.
Contributi di: Francesca Alfano Miglietti, Cecilia Andersson, Gabriele Basilico, Marcella Beccaria, Stefano Boeri, Ilaria Bonacossa, Annelie Bortolotti, Silvia Camporesi, Raúl Cárdenas Osuna, Frida Carazzato, Luca Cerizza, Laura Cherubini, The Cool Couple, Antonella Crippa, Denis Curti, Catherine David, Anna Dethridge, Giacinto Di Pietrantonio, Rafael Doctor Roncero, Sergio Edelsztein, Horacio Fernández, Emiliano Gandolfi, Walter Guadagnini, Anna Maria Guash, Patrick Henry, Mimmo Jodice, Rem Koolhaas, Bruno Latour, Amparo Lozano, Filippo Maggia, Gianfranco Maraniello, Thomas Mayr, Massimo Melotti, Marco Meneguzzo, Juan José Millás, Luca Molinari, Roberto Murgia, Nobuo Nakamura, Franziska Nori, Rosa Olivares, Costanza Paissan, Cristiana Perrella, Saverio Pesapane, Sandro Petraglia, Christopher Phillips, Rafael Pinilla, Andrea Pinketts, Carlo Arturo Quintavalle, Letizia Ragaglia, Cathy Rémy, Eleonora Roaro, Carlo Sala, Francesco Sala, Gabriele Sassone, Gabi Scardi, Thomas Seelig, Marta Sesé, Angela Tecce, Roberta Valtorta, Lea Vergine, Eugenio Viola, Paul Virilio, Arianna Visani, Francesco Zanot, Miguel Zugaza.
I Partner Istituzionali Eni e Lavazza e il Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questo progetto.
Francesco Jodice (Napoli, 1967) vive e lavora a Milano. Nel 1995, dopo la laurea in architettura, si dedica alle prime ricerche artistiche utilizzando i media della fotografia e del video. Nel 1999 partecipa alla costituzione del collettivo Multiplicity. Tra il 1996 e il 2004, il rapporto tra i grandi paesaggi urbani e le comunità è al centro della sua ricerca, come testimoniano i progetti What We Want, The Secret Traces e The Morocco Affair. In seguito, l’attenzione di Jodice si rivolge alle diverse culture antropologiche in relazione ai nuovi fenomeni di megapolitismo. A questo periodo appartengono Hikikomori, Ritratti di classe e la trilogia di film Citytellers. Dal 2008 la geopolitica è al centro delle ricerche dell’artista. L’analisi della crisi del sistema Occidente porta alla realizzazione di film, installazioni e progetti fotografici quali Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e il più recente West. Jodice intende la pratica dell’arte come una poetica civile, i suoi processi artistici promuovono forme e modelli di partecipazione del pubblico. Esempi di questa attività sono presenti nei progetti La notte del drive-in. Milano spara, Babel e Scenario. Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Ha partecipato a esposizioni collettive quali documenta Kassel, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell’ICP di New York, la biennale di Liverpool, e la Biennale di Yinchuan. Ha esposto al Castello di Rivoli (Rivoli, Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid). Tra i suoi progetti principali l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo: Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e West – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente. Sue opere sono parte di numerose collezioni pubbliche italiane e internazionali.
Introduce: Lorenza Bravetta, curatore per la fotografia di Triennale Milano. Interverranno: Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Francesco Jodice, artista, Marco Scotini, curatore, Francesco Zanot, curatore.
The Complete Works raccoglie oltre 350 opere realizzate da Francesco Jodice in 25 anni di carriera.
L’intera produzione artistica è accompagnata da testi di 65 critici, curatori e artisti che hanno collaborato con Jodice nell’arco di questi anni.
Fotografie, film, mappe e installazioni restituiscono un caleidoscopico affresco del nostro tempo.
Il volume accoglie inoltre un testo critico di Marco Scotini, una mappa cronologica dei progetti realizzati, una conversazione con l’artista raccolta da Francesco Zanot e apparati biografici.
Contributi di: Francesca Alfano Miglietti, Cecilia Andersson, Gabriele Basilico, Marcella Beccaria, Stefano Boeri, Ilaria Bonacossa, Annelie Bortolotti, Silvia Camporesi, Raúl Cárdenas Osuna, Frida Carazzato, Luca Cerizza, Laura Cherubini, The Cool Couple, Antonella Crippa, Denis Curti, Catherine David, Anna Dethridge, Giacinto Di Pietrantonio, Rafael Doctor Roncero, Sergio Edelsztein, Horacio Fernández, Emiliano Gandolfi, Walter Guadagnini, Anna Maria Guash, Patrick Henry, Mimmo Jodice, Rem Koolhaas, Bruno Latour, Amparo Lozano, Filippo Maggia, Gianfranco Maraniello, Thomas Mayr, Massimo Melotti, Marco Meneguzzo, Juan José Millás, Luca Molinari, Roberto Murgia, Nobuo Nakamura, Franziska Nori, Rosa Olivares, Costanza Paissan, Cristiana Perrella, Saverio Pesapane, Sandro Petraglia, Christopher Phillips, Rafael Pinilla, Andrea Pinketts, Carlo Arturo Quintavalle, Letizia Ragaglia, Cathy Rémy, Eleonora Roaro, Carlo Sala, Francesco Sala, Gabriele Sassone, Gabi Scardi, Thomas Seelig, Marta Sesé, Angela Tecce, Roberta Valtorta, Lea Vergine, Eugenio Viola, Paul Virilio, Arianna Visani, Francesco Zanot, Miguel Zugaza.
I Partner Istituzionali Eni e Lavazza e il Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questo progetto.
Francesco Jodice (Napoli, 1967) vive e lavora a Milano. Nel 1995, dopo la laurea in architettura, si dedica alle prime ricerche artistiche utilizzando i media della fotografia e del video. Nel 1999 partecipa alla costituzione del collettivo Multiplicity. Tra il 1996 e il 2004, il rapporto tra i grandi paesaggi urbani e le comunità è al centro della sua ricerca, come testimoniano i progetti What We Want, The Secret Traces e The Morocco Affair. In seguito, l’attenzione di Jodice si rivolge alle diverse culture antropologiche in relazione ai nuovi fenomeni di megapolitismo. A questo periodo appartengono Hikikomori, Ritratti di classe e la trilogia di film Citytellers. Dal 2008 la geopolitica è al centro delle ricerche dell’artista. L’analisi della crisi del sistema Occidente porta alla realizzazione di film, installazioni e progetti fotografici quali Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e il più recente West. Jodice intende la pratica dell’arte come una poetica civile, i suoi processi artistici promuovono forme e modelli di partecipazione del pubblico. Esempi di questa attività sono presenti nei progetti La notte del drive-in. Milano spara, Babel e Scenario. Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Ha partecipato a esposizioni collettive quali documenta Kassel, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell’ICP di New York, la biennale di Liverpool, e la Biennale di Yinchuan. Ha esposto al Castello di Rivoli (Rivoli, Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid). Tra i suoi progetti principali l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo: Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e West – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente. Sue opere sono parte di numerose collezioni pubbliche italiane e internazionali.
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