EPTA - SETTE
![<span>Federica Belli, </span><em>The Scar</em><span>, 2020</span> <span>Federica Belli, </span><em>The Scar</em><span>, 2020</span>](http://www.arte.it/foto/600x450/a7/136111-unnamed-2.jpg)
Federica Belli, The Scar, 2020
Dal 12 Gennaio 2023 al 03 Febbraio 2023
Milano
Luogo: Basilica di San Celso
Indirizzo: Corso Italia 37
Orari: mercoledì e sabato 16-19; domenica 11-13
Curatori: Isorropia Homegallery in collaborazione con Art Rights Prize
E-Mail info: info@isorropiahomegallery.org
La mostra, aperta al pubblico dal 12 gennaio al 3 febbraio 2023, presenta presso la Basilica di San Celso a Milano le opere degli artisti Federica Belli, Federica Cogo, Salma Eltoukhy, Alex Frost, Christine Kettaneh, Marjan Moghaddam e Paolo Treni - selezionati in occasione del premio d’arte Art Rights Prize– che interagiscono con i suggestivi ambienti di un luogo sacro.
ISORROPIA HOMEGALLERY presenta EPTA - SETTE, un progetto espositivo che indaga le forme dell’arte in relazione alla contemporaneità sempre più phygital, tra reale e digitale.
Le opere selezionate tra pittura, fotografia, videoarte e NFT - seppur differenti per medium artistico - sono accomunate dall’essenza stessa degli elementi che determinano la nascita di un’opera d’arte.
Il termine EPTA - da cui prende il titolo la mostra - dal greco “SETTE”, non solo rappresenta il numero degli artisti selezionati, ma è diretto riferimento agli elementi stessi dell’arte, anche quella digitale.
I sette elementi dell'arte sono Linea, Forma, Dimensione, Spazio, Consistenza, Valore e Colore. Ogni artista - a suo modo - ne fa uso.
Le opere in mostra di Federica Belli presentano una presenza femminile integrata nella natura, in costante tensione tra le proprie ombre e la propria brillante sensibilità. L'intensa cromia, in accordo con l'indagine sullo spazio privato e i suoi dettagli, rendono misteriose le opere di Federica Cogo, che conduce in spazi interiori, quasi metafisici, dove gli angoli diventano testimoni dell'incontro tra visibile ed invisibile.
Ci conducono nella dimensione più intima ed emozionale le “poesie visive” di Salma Eltoukhy, che nel suo diario visivo esplora l'universo del linguaggio scritto, un mondo dove le lettere assumono carattere d’identità dell’essere umano.
Nella serie di video opere ipnotiche di Alex Frost, il grottesco del consumismo contemporaneo si lega a forme e colori ammiccanti nei prodotti di uso comune, appositamente studiati per attrarre l’occhio umano.
Alla base delle opere di Christine Kettaneh linee, forme, dimensioni e spazio - verticale e orizzontale - vengono sincopati all’estremo, risultato di un’indagine sull’evoluzione del movimento del corpo umano alla luce dell’elettromagnetismo.
I corpi sinuosi di Marjan Moghaddam, pioniera della Net Art e degli NFT, prendono forma grazie al digitale, ridefinendo il concetto stesso di forma e democratizzando gli spazi espositivi che vengono hackerati dalle sue “Lady” animate in 3D.
Infine i diversi aspetti materici della Luce, Naturale o Artificiale, sono il tramite grazie al quale nelle opere bidimensionali di Paolo Treni si arriva alla pura forma tridimensionale contestualizzata nello spazio, dove tutti gli elementi dell’arte, coesistono in stretta simbiosi fra luce colore e forma.
La cornice suggestiva della Basilica di San Celso accoglie così linee definite che si trasformano in spazio e creano una nuova dimensione non definita.
ISORROPIA HOMEGALLERY presenta EPTA - SETTE, un progetto espositivo che indaga le forme dell’arte in relazione alla contemporaneità sempre più phygital, tra reale e digitale.
Le opere selezionate tra pittura, fotografia, videoarte e NFT - seppur differenti per medium artistico - sono accomunate dall’essenza stessa degli elementi che determinano la nascita di un’opera d’arte.
Il termine EPTA - da cui prende il titolo la mostra - dal greco “SETTE”, non solo rappresenta il numero degli artisti selezionati, ma è diretto riferimento agli elementi stessi dell’arte, anche quella digitale.
I sette elementi dell'arte sono Linea, Forma, Dimensione, Spazio, Consistenza, Valore e Colore. Ogni artista - a suo modo - ne fa uso.
Le opere in mostra di Federica Belli presentano una presenza femminile integrata nella natura, in costante tensione tra le proprie ombre e la propria brillante sensibilità. L'intensa cromia, in accordo con l'indagine sullo spazio privato e i suoi dettagli, rendono misteriose le opere di Federica Cogo, che conduce in spazi interiori, quasi metafisici, dove gli angoli diventano testimoni dell'incontro tra visibile ed invisibile.
Ci conducono nella dimensione più intima ed emozionale le “poesie visive” di Salma Eltoukhy, che nel suo diario visivo esplora l'universo del linguaggio scritto, un mondo dove le lettere assumono carattere d’identità dell’essere umano.
Nella serie di video opere ipnotiche di Alex Frost, il grottesco del consumismo contemporaneo si lega a forme e colori ammiccanti nei prodotti di uso comune, appositamente studiati per attrarre l’occhio umano.
Alla base delle opere di Christine Kettaneh linee, forme, dimensioni e spazio - verticale e orizzontale - vengono sincopati all’estremo, risultato di un’indagine sull’evoluzione del movimento del corpo umano alla luce dell’elettromagnetismo.
I corpi sinuosi di Marjan Moghaddam, pioniera della Net Art e degli NFT, prendono forma grazie al digitale, ridefinendo il concetto stesso di forma e democratizzando gli spazi espositivi che vengono hackerati dalle sue “Lady” animate in 3D.
Infine i diversi aspetti materici della Luce, Naturale o Artificiale, sono il tramite grazie al quale nelle opere bidimensionali di Paolo Treni si arriva alla pura forma tridimensionale contestualizzata nello spazio, dove tutti gli elementi dell’arte, coesistono in stretta simbiosi fra luce colore e forma.
La cornice suggestiva della Basilica di San Celso accoglie così linee definite che si trasformano in spazio e creano una nuova dimensione non definita.
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