Elia Festa. ATMEN Il respiro
![Opera di Elia Festa Opera di Elia Festa](http://www.arte.it/foto/600x450/9d/117949-unnamed_2_.png)
Opera di Elia Festa
Dal 11 Giugno 2021 al 27 Luglio 2021
Milano
Luogo: Spazio BIG Santa Marta
Indirizzo: Via Santa Marta 10
Orari: dalle ore 10 alle ore 19
Curatori: Giancarlo Lacchin
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Torna l’arte di Elia Festa con la mostra personale “ATMEN Il respiro” ospitata allo Spazio BIG Santa Maria di Milano dall'11 giugno al 27 luglio con la curatela di Giancarlo Lacchin.
Conosciuto e apprezzato come fotografo già alla fine degli anni settanta, oggi Elia Festa è un artista visivo che cattura con il suo obiettivo dettagli di oggetti comuni, di architetture, di fenomeni, di luci che spesso sfuggono allo sguardo comune. Li rimaneggia, ne coglie l’essenzialità, me scruta l’animo svelandone la parte più profonda e nascosta.
La ricerca artistica di Elia Festa, attraverso l’utilizzo di linguaggi diversi e mutevoli, si fonda sul tentativo di ricostruire le trame più nascoste della realtà che lo circonda e che egli riesce a intuire sempre in trasformazione e nelle sue forme più innovative: dalla fotografia, al disegno, dalla pittura alla grafica digitale, tutto il suo sforzo creativo è sempre volto a ricostruire le connessioni, oggi spesso perdute, fra le cose, che la sua visione ha la capacità di cogliere nella loro irriducibile singolarità, e quel tutto a cui esse si trovano inestricabilmente legate.
È un sottile lavoro di tessitura e di ricucitura quello cui la sua creatività ci abitua, sempre capace però di far emergere la domanda, lo stupore, l’incanto del colore e delle forme. È un momento in cui la mente riprende a respirare, a ossigenarsi: forse una necessità che oggi quanto mai emerge per tutti nella sua urgenza, per evitare l’irrigidimento e la stasi. Il suo sguardo nella multiformità dei fenomeni è sempre cangiante, le sue immagini sempre caleidoscopiche e “ATMEN. Il respiro", con 40 opere esposte, intende ripercorrere la mutevolezza del disegno di Festa, dalla quale emerge la dimensione poetica di un artista e nella quale possiamo riconoscere il bisogno di noi tutti di leggere la progressiva trasformazione della nostra società e del nostro mondo.
Elia Festa, nel 1969 conosce Ibrahim Kodra.
A 14 anni lavora presso l’agenzia pubblicitaria Young & Rubicam.
Con Pierre Restany le prime mostre “L’Età del pensiero” (1989) e “Riflessioni” (1993).
Collabora con Photology a Milano e Londra a partire dal 1993.
Nel 1995 “La Habana” a Cura di Davide Faccioli per Photology Gallery.
Nel 1996 ARTBASEL e nel 1996 ’97 ’98 ’99 AIPAD New York.
Nel 2000 “Bla Bla & Co” Studiogalerie di Amburgo, con Karl Heinz Steck.
Nel 2000 a Bologna in ”100 al 2000” e “Ho vissuto qui” per Photology.
Con Salvino Raco nel 2006 Performance “La corsa di Sizwe Kondhile” alla Triennale di Milano, il progetto “It’s about blood”, dedicato a Nelson Mandela.
Nel 2010 “Microbi” allo “Studio Visconti” di Milano.
Nel 2012 “Astri in Azione” a cura di Photology Gallery con C. Makos, S.Shore, J. Puranen, M.Cresci, G.Gorgoni e P.Kekarainen.
Industrial Art “Photosophy” con EGE, del 2011alla Torre Cesar Pelli di Milano.
Nel 2015 “SI.C.( )L.A.” Photology Noto con E. Sottsass, M. Cresci, A. Jemolo, A. Leppala.
“Black Lights” ha per tema la violenza, su testo di Lars Noren, con il regista Salvino Raco, l’Università Bicocca di Milano e l’Ambasciata di Svezia, nel 2013 alle Officine Creative Ansaldo di Milano.
“Nato soprattutto a Milano” è la mostra antologica, nel 2017 al Palazzo delle Stelline di Milano, curata da Fortunato D’Amico, che dice di lui: “La Luce è per Elia Festa il materiale protagonista assoluto dell’arte”.
Nel 2018 ‘’Meditteraneo, lo specchio dell’Arte’’ con CIPMO e Arturo Schwarz collettiva a Palazzo Reale.
Nel 2019 ‘’Meditteraneo, oltre i muri della mente’’ con CIPMO e Gloria Gatti collettiva a Palazzo Reale.
BLAU è il Progetto che nel 2019 presenta all’Acquario di Milano, prodotto dal Comune di Milano, curato da Giancarlo Lacchin, Fortunato D’Amico e Vittorio Erlindo, BLAU segue l’Agenda 2030 dell’ONU.
“Building Light” Biennale Light Mantova 2020 curata da Vittorio Erlindo a Casa Mantegna.
“Last Supper” al Palazzo delle Stelline, Galleria Creval, con Andy Warhol, Daniel Spoerri, Filippo Avalle e Bruno Bordoli.
Conosciuto e apprezzato come fotografo già alla fine degli anni settanta, oggi Elia Festa è un artista visivo che cattura con il suo obiettivo dettagli di oggetti comuni, di architetture, di fenomeni, di luci che spesso sfuggono allo sguardo comune. Li rimaneggia, ne coglie l’essenzialità, me scruta l’animo svelandone la parte più profonda e nascosta.
La ricerca artistica di Elia Festa, attraverso l’utilizzo di linguaggi diversi e mutevoli, si fonda sul tentativo di ricostruire le trame più nascoste della realtà che lo circonda e che egli riesce a intuire sempre in trasformazione e nelle sue forme più innovative: dalla fotografia, al disegno, dalla pittura alla grafica digitale, tutto il suo sforzo creativo è sempre volto a ricostruire le connessioni, oggi spesso perdute, fra le cose, che la sua visione ha la capacità di cogliere nella loro irriducibile singolarità, e quel tutto a cui esse si trovano inestricabilmente legate.
È un sottile lavoro di tessitura e di ricucitura quello cui la sua creatività ci abitua, sempre capace però di far emergere la domanda, lo stupore, l’incanto del colore e delle forme. È un momento in cui la mente riprende a respirare, a ossigenarsi: forse una necessità che oggi quanto mai emerge per tutti nella sua urgenza, per evitare l’irrigidimento e la stasi. Il suo sguardo nella multiformità dei fenomeni è sempre cangiante, le sue immagini sempre caleidoscopiche e “ATMEN. Il respiro", con 40 opere esposte, intende ripercorrere la mutevolezza del disegno di Festa, dalla quale emerge la dimensione poetica di un artista e nella quale possiamo riconoscere il bisogno di noi tutti di leggere la progressiva trasformazione della nostra società e del nostro mondo.
Elia Festa, nel 1969 conosce Ibrahim Kodra.
A 14 anni lavora presso l’agenzia pubblicitaria Young & Rubicam.
Con Pierre Restany le prime mostre “L’Età del pensiero” (1989) e “Riflessioni” (1993).
Collabora con Photology a Milano e Londra a partire dal 1993.
Nel 1995 “La Habana” a Cura di Davide Faccioli per Photology Gallery.
Nel 1996 ARTBASEL e nel 1996 ’97 ’98 ’99 AIPAD New York.
Nel 2000 “Bla Bla & Co” Studiogalerie di Amburgo, con Karl Heinz Steck.
Nel 2000 a Bologna in ”100 al 2000” e “Ho vissuto qui” per Photology.
Con Salvino Raco nel 2006 Performance “La corsa di Sizwe Kondhile” alla Triennale di Milano, il progetto “It’s about blood”, dedicato a Nelson Mandela.
Nel 2010 “Microbi” allo “Studio Visconti” di Milano.
Nel 2012 “Astri in Azione” a cura di Photology Gallery con C. Makos, S.Shore, J. Puranen, M.Cresci, G.Gorgoni e P.Kekarainen.
Industrial Art “Photosophy” con EGE, del 2011alla Torre Cesar Pelli di Milano.
Nel 2015 “SI.C.( )L.A.” Photology Noto con E. Sottsass, M. Cresci, A. Jemolo, A. Leppala.
“Black Lights” ha per tema la violenza, su testo di Lars Noren, con il regista Salvino Raco, l’Università Bicocca di Milano e l’Ambasciata di Svezia, nel 2013 alle Officine Creative Ansaldo di Milano.
“Nato soprattutto a Milano” è la mostra antologica, nel 2017 al Palazzo delle Stelline di Milano, curata da Fortunato D’Amico, che dice di lui: “La Luce è per Elia Festa il materiale protagonista assoluto dell’arte”.
Nel 2018 ‘’Meditteraneo, lo specchio dell’Arte’’ con CIPMO e Arturo Schwarz collettiva a Palazzo Reale.
Nel 2019 ‘’Meditteraneo, oltre i muri della mente’’ con CIPMO e Gloria Gatti collettiva a Palazzo Reale.
BLAU è il Progetto che nel 2019 presenta all’Acquario di Milano, prodotto dal Comune di Milano, curato da Giancarlo Lacchin, Fortunato D’Amico e Vittorio Erlindo, BLAU segue l’Agenda 2030 dell’ONU.
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