Design Behind Design
Dal 02 Aprile 2016 al 12 Settembre 2016
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30. Dal 7 luglio al 27 agosto: martedì-sabato 15-23. Aperture speciali: lunedì 25 aprile e giovedì 2 giugno: 10.30-20.30. Chiuso: domenica 1° maggio e lunedì 15 agosto
Curatori: Marco Romanelli, Carlo Capponi, Natale Benazzi, Laura Lazzaroni, Andrea Sarto
Costo del biglietto: Mostra + Museo Diocesano intero € 8, martedì € 4, ridotto e convenzioni € 5, scolaresche € 2
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Design Behind Design, che si tiene in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo 21st Century. Design After Design, racconta, mediante 99 tra opere d’arte, fotografie, oggetti di arredo, progetti di architettura, composizioni musicali, la produzione artistica che si è confrontata, dal secondo dopoguerra ad oggi, con il campo del sacro.
Saranno proposti lavori di autori quali Lucio Fontana, Francesco Messina, Fausto Melotti, Mario Sironi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Gio Ponti, Figini e Pollini, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Luigi Caccia Dominioni, Afra e Tobia Scarpa, Nanni Strada, Giulio Iacchetti, Roberto Sambonet, William Xerra e molti altri.
Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non affondare
Paolo VI, 1965
Dal 2 aprile al 12 settembre, il Museo Diocesano di Milano (corso di Porta Ticinese 95) ospita la mostra DESIGN Behind DESIGN.
La rassegna, curata da Marco Romanelli e Carlo Capponi con Natale Benazzi, Laura Lazzaroni e Andrea Sarto, organizzata dall’Arcidiocesi di Milano per volontà dell’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, col sostegno del main sponsor Mapei, sponsor tecnico: Luceplan-Milano, Poltrona Frau- Tolentino; Apice-Milano, si tiene in occasione XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo 21st Century. Design After Design racconterà ciò che architetti, designer e artisti hanno pensato e disegnato per la committenza della Chiesa cattolica o comunque rappresentando il sacro, tra opere d’arte, fotografie, oggetti di arredo, esempi di architettura, composizioni musicali, di autori quali Lucio Fontana, Fausto Melotti, Francesco Messina, Mario Sironi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Gio Ponti, Figini e Pollini, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Luigi Caccia Dominioni, Roberto Sambonet, Nanni Strada, Giulio Iacchetti, Afra e Tobia Scarpa, William Xerra, Gabriele Basilico, Mario Carrieri, Francesco Radino, Mario Cresci, Luciano Migliavacca, Luigi Picchi, Francis Poulenc, Igor Stravinskij, e molti altri.
L’iniziativa invita il visitatore ad andare al di là dell’oggetto, artistico o di design, alla ricerca di un significato implicito contenuto in esso, ma che, non per questo, elude la funzione prima a cui l’oggetto è destinato. Raccontare la storia di alcuni di questi manufatti significa mostrare un ‘uomo creatore’, capace di guardare oltre la sua matita e di progettare l’oggetto in base a ‘regole’ che rimandano al senso, oltreché alle necessarie funzioni tecniche.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, si aprirà con la sezione dedicata all’architettura che, grazie agli inediti scatti appositamente effettuati da Giovanni Chiaramonte, si avvarrà della proiezione ambientale di alcune delle più importanti chiese milanesi del moderno, ovvero di quei “luoghi aggregativi di qualità” che il cardinale Angelo Scola ritiene di fondamentale importanza per accogliere le varie Comunità della diocesi, secondo la linea tracciata, alla metà degli anni ’50, da Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, allora arcivescovo di Milano che, per primo, ebbe l’intuizione di aprire la Chiesa al contemporaneo, chiamando a collaborare gli artisti e gli architetti più interessanti del tempo. Saranno quindi analizzate, tra le altre, le testimonianze di architetti quali Gio Ponti (San Francesco al Fopponino, 1964), Figini e Pollini (Madonna dei Poveri, 1952-1956), Vico Magistretti e Mario Tedeschi (Santa Maria Nascente al QT8, 1954-1955), Giovanni Muzio (San Giovanni Battista alla Creta, 1956-1958), Ignazio Gardella (san Francesco, Villaggio INA casa, Cesate, 1958), Luigi Caccia Dominioni (San Biagio, Monza, 1965-1967).
La mostra raccoglierà poi eccellenze create da artisti e designer che si sono confrontati con le tematiche del sacro e con le regole del rito, ovvero con la Liturgia. Saranno scelte alcune tipologie contemporanee di arredo sacro, dalle croci ai calici, dai paramenti agli Evangelari, che vivranno, grazie alle collezioni permanenti del Museo Diocesano, un’inedita e fattiva comparazione tra antico e moderno. A fianco dei capolavori di ‘arte suntuaria’, ospitati nelle sale del Museo e che coprono un arco temporale dal IV al XXI secolo, si troveranno dunque creazioni contemporanee come le croci di Giulio Iacchetti, Marta Laudani, Marco Ferreri, Emilio Nanni, Lorenzo Damiani, Studio Quattroassociati, la casula in tessuto laminato oro di Nanni Strada e i calici di Afra e Tobia Scarpa, Tito Amodei, Giuseppe Polvara o ancora il prezioso candeliere a tre fiamme e l’ostensorio ambrosiano su disegno di Giovanni Muzio.
Particolarmente importante è la sezione della mostra dedicata alla pittura e alla scultura, ove s’incontreranno due Crocifissioni di Lucio Fontana provenienti da collezioni private (da mettere a confronto con la celebre Via Crucis bianca del 1955, deposito della Regione Lombardia al Museo diocesano), le sculture di Francesco Messina (busto del Cardinal Schuster, dalla Raccolta arcivescovile), di Fausto Melotti (La Veronica, dalla Fondazione Melotti), di Emilio Greco (Testa di apostolo, nelle Raccolte della Fondazione Paolo VI di Varese), oltre a dipinti di Mario Sironi (Cristo porta Croce), William Congdon, Adolfo Wildt (Mater Misericordiae), Roberto Sambonet (Cupole del Santo a Padova) e William Xerra.
Non mancherà un’analisi delle più interessanti ricerche fotografiche a soggetto sacro, con gli scatti di Giovanni Chiaramonte St Elisabeth Kirche di Berlino, di Mario Cresci da La strage degli Innocenti di Guido Reni o ancora di Gabriele Basilico che visita le Guglie del Duomo di Milano, di Mario Carrieri che giunge a San Francisco per riprendere la luce di Pier Luigi Nervi in St Mary Cathedral o di Francesco Radino che si sofferma su esempi di sacro nel territorio Cappella Antona Traversi a Meda.
Chiude idealmente l’itinerario la sezione dedicata alla musica che permetterà di riscoprire figure di compositori lombardi quali Luciano Migliavacca e Luigi Picchi e di riascoltare, con un programma più volte variato nel corso della mostra, musica sacra contemporanea, non solo ad uso del rito propriamente detto.
Catalogo Silvana editoriale.
Vedi anche:
- Esposizione Internazionale della Triennale di Milano - 21st Century. Design After Design
- Giornate Europee dei Mestieri d'Arte 2016
- W. Women in Italian Design
- Guida d'arte di Milano
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