DARIO FO A MILANO. Lazzi sberleffi dipinti
Dario Fo, Storia di un soldato, Lazzi, sberleffi, dipinti, Palazzo Reale, Milano
Dal 24 Marzo 2012 al 03 Giugno 2012
Milano
Luogo: Palazzo Reale
Indirizzo: piazza Duomo 12
Orari: lunedì 14.30-19.30; mart. merc. ven. e dom. 9.30-19.30; giov. e sab. 9.30-22.30
Curatori: Felice Cappa
Enti promotori:
- Comune di Milano – Cultura
- Palazzo Reale
- Compagnia FO-RAME
- Fondazione Antonio Mazzotta
Costo del biglietto: intero € 9 ridotto € 7,50; scuole € 4,50; fino a 5 anni gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 54913
E-Mail info: elena.conenna@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.mostradariofo.it
“Se non possedessi questa facilità naturale del raccontare attraverso le immagini,
sarei un mediocre scrittore di testi teatrali, ma anche di favole o di grotteschi satirici!”
Dario Fo
Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale, la Compagnia Teatrale Fo - Rame e la Fondazione Antonio Mazzotta celebrano Dario Fo con una grande mostra dei suoi lavori pittorici e con la ricostruzione live della sua “Bottega d’artista”. Un evento lungamente atteso per rendere omaggio a un grande artista.
Straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo è noto anche per il suo impegno sociale. Non tutti però lo conoscono come pittore, nonostante questo linguaggio abbia accompagnato da sempre la sua attività teatrale e l’abbia anzi preceduta.
Per mostrare il profondo legame tra Fo e la pittura, a Palazzo Reale verrà ricostruita la sua “Bottega d’artista”,un veroe proprio laboratorio creativo. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo, partendo da disegni e dipinti, elabora i suoi canovacci portati poi sulla scena. Dopo un’eccezionale anteprima dal 13 al 18 marzo (solo su prenotazione) che ha registrato il tutto esaurito con oltre 2000 partecipanti, la “Bottega d’artista” riaprirà all’interno dell’esposizione come parte integrante del percorso.
La mostra Dario Fo a Milano. lazzi sberleffi dipinti, a Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno, sarà un’importante occasione per comprendere come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo.A testimoniare l’inesauribile e imprevedibile creatività dell’artista saranno esposte oltre 400 opere con una grande varietà di stili e tecniche: dalle pitture dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti. In mostra anche oggetti di scena, maschere, marionette e burattini, tra cui quelli storici appartenuti alla famiglia Rame. Nutrita la presenza di disegni, schizzi, acquarelli, bozzetti di costumi, fondali, ampie scenografie, locandine e stampe che per osmosi sono diventati parte integrante della drammaturgia della Compagnia Teatrale Fo – Rame.
Il percorso espositivo si apre entrando nel vivo della satira politica e di costume da sempre praticata nell’arte di Dario Fo, in pittura e in teatro: questo discorso culmina nelle grandi tele “parlanti” realizzate appositamente per la mostra di Palazzo Reale.
Il curatore della mostra Felice Cappa commenta così questa sezione della mostra: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”.
La mostra accompagna poi il visitatore, in un lungoviaggio attraverso la “storia dell’arte”: dai lavori ispirati alle incisioni rupestri preistoriche ai nostri giorni, attraversando i linguaggi della classicità greca e romana sino alla preziosità dei mosaici ravennati e bizantini. L’interesse di Dario Fo per l’arte del Medioevo e del Rinascimento è testimoniato dai lavori che celebrano i rilievi scultorei del Duomo di Modena e la decorazione del Duomo di Parma, insieme agli studi e dalle lezioni-spettacolo su Giotto e Pietro Cavallini, su Mantegna, Giulio Romano, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Correggio e Caravaggio.
Con Tiepolo si interrompe il cammino nella “storia dell’arte” per proseguire con le regie delle opere rossiniane: Il Barbiere di Siviglia (1987), L’Italiana in Algeri (1994), La Gazzetta (2001) e IlViaggio a Reims (2002). Qui Dario Fo costruisce la più consistente documentazione visiva, elaborando un’impressionante serie di tavole e disegni, molti dei quali presenti in mostra accanto a quelli dedicati al teatro di Molière e all’Histoire du soldat di Stravinsky, capolavoro da lui rivisitato e allestito al Teatro alla Scala nel 1978.
La creativa stagione alla Palazzina Liberty del Collettivo Teatrale La Comune, fondato da Dario Fo e Franca Rame nel 1974, è ricordata in mostra attraverso la presenza di opere che Sebastian Matta realizzò per quello spazio.
Il percorso prosegue documentando l’incontro con Franca Rame avvenuto nel 1952. Appartenente a una famiglia di artisti girovaghi, che dal Seicento operò nel solco della tradizione della commedia dell’arte, Franca Rame fece scoprire a Dario Fo la satira come strumento fondamentale per la propria elaborazione artistica.
La mostra si conclude con una sezione dedicata alla formazione artistica di Fo, dai primi studi sul natio Lago Maggiore al trasferimento a Milano e alla frequentazione dell’Accademia di Brera, dove incontrò maestri come Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi.
Una straordinaria documentazione d’archivio ha consentito la realizzazione di inediti montaggi video, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate. Venti schermi documentano sala per sala la mostra, attraverso le lezioni spettacolo tenute da Dario Fo e Franca Rame. Inoltre, in una sala di proiezione, saranno visibili al pubblico le rappresentazioni teatrali e i film a partire da Lo Svitato del 1956. Data la gran quantità di materiali a disposizione, i programmi saranno rinnovati ogni 2 giorni.
Il catalogo, realizzato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta, è la testimonianza del lungo sodalizio tra la casa editrice e Dario Fo. Oltre ad aver pubblicato il recente catalogo della mostra Dario Fo. La pittura di un narratore al m.a.x.museo di Chiassoe aver ospitato nel 1999 la mostra Federico Fellini & Dario Fo. Disegni geniali negli spazi della propria Fondazione in Foro Buonaparte, Gabriele Mazzotta ha curato fin dal 1970 pubblicazioni sul teatro di Dario Fo e Franca Rame, compresa la loro opera più famosa in assoluto: Mistero buffo.
Sono inoltre previste visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e famiglie a cura della società Ad Artem.Spotlight srl, Azienda leader in Italia e nel mondo nell’illuminazione per l’entertainment ed il settore architetturale, è sponsor illuminotecnico, avendo fornito i corpi illuminanti professionali per la mostra. La mostra inoltre si avvale della collaborazione in qualità di media partner di Fondazione Corriere della Sera, Radio Lifegate e Televisionet.
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