Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della Modernità
Dal 27 Marzo 2015 al 30 Maggio 2015
Milano
Luogo: Galleria Bottegantica
Indirizzo: via Manzoni 45
Orari: da martedì a sabato 10-13 / 15-19
Curatori: Enzo Savoia, Stefano Bosi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 62695489
E-Mail info: milano@bottegantica.net
Sito ufficiale: http://www.bottegantica.com/
Trenta opere ripercorrono la straordinaria stagione artistica lombarda di secondo Ottocento nata con la Scapigliatura e culminata con il Divisionismo.
Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Emilio Longoni, Angelo Morbelli sono alcuni dei protagonisti della mostra Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della Modernità, il nuovo appuntamento espositivo della Galleria Bottegantica di Milano (via Manzoni 45), in programma dal 27 marzo al 30 maggio 2015.
Curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi, la rassegna ripercorre il periodo compreso tra i primi anni Settanta e la fine dell’Ottocento attraverso una selezione di 30 opere dei principali artisti attivi a Milano fautori di un linguaggio pittorico innovativo, svincolato dai modelli accademici, capace di esprimere i cambiamenti sociali e culturali dell’epoca.
Questo itinerario nella pittura lombarda dalla Scapigliatura al Divisionismo si apre con alcuni capolavori di Tranquillo Cremona (La lettera e Il ritratto di Vittore Grubicy), di Daniele Ranzoni (La Maddalena e Ritratto della signora Giovanna Schlosser in Schonenberg), Mosè Bianchi (Neve a Milano e La dama col pappagallo) e di Luigi Conconi (Gelosia): autori che in un clima ancora dominato dall’accademismo e dai temi magniloquenti della pittura di storia dettero vita nelle loro tele a una stesura vaporosa, fatta di pennellate sfatte, che prelude alle ricerche sulla luce messe in atto da lì a poco dal Divisionismo.
Nato in piena autonomia rispetto al Neoimpressionismo francese, il movimento divisionista si distingue dalle coeve esperienze europee per una maggiore attenzione ai contenuti e alla resa del vero, che accoglie al suo interno sia le istanze simboliste sia quelle socio-politiche.
Da Bottegantica si possono trovare opere dei principali esponenti di questa corrente, quali Giuseppe Pellizza da Volpedo, Carlo Fornara, Angelo Morbelli, Vittore Grubicy De Dragon, Giovanni Sottocornola e Emilio Longoni.
In mostra figurerà il pannello sinistro del pentittico L’Amore nella vita (1901-1902) di Pellizza da Volpedo. Realizzata nel periodo successivo al compimento e alla prima esposizione pubblica de Il Quarto Stato, l’opera costituisce uno dei punti di arrivo delle ricerche del pittore sulla luce e sulla scomposizione dei colori ed esprime l’attenzione di Pellizza per la compenetrazione tra uomo e natura.
Di Emilio Longoni sarà invece esposta, dopo decenni di assenza, la seconda versione de La voce del ruscello, straordinaria impressione di luce, di immensità, di solitudine e di serenità in cui la natura d’alta quota dispiega le sue meraviglie fatte di acqua e di ghiaccio.
Aspetti che troviamo anche in Alta montagna di Angelo Morbelli, che è rivolta a penetrare il segreto senso delle cose, e a scoprire in esse messaggi reconditi, più che a descrivere la natura in un particolare momento,. La dimensione umana è qui volutamente bandita, in forza di una esaltazione del valore rigenerativo della natura.
I valori formali divisionisti rappresentano un contributo fondamentale per l’arte italiana, poiché da questi muoveranno giovani artisti come Balla, Boccioni, Carrà, Severini che daranno poi origine al Futurismo, adottando la separazione del colore come mezzo per esprimere la dinamica del movimento.
Il Divisionismo costituirà un passaggio obbligato non solo per i futuristi, ma per molti altri pionieri della pittura che agli inizi del XX secolo saranno impegnati in diverse esperienze d’avanguardia.
Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della Modernità offre ai visitatori l’opportunità di ammirare il secondo, nuovo spazio espositivo di Bottegantica, ubicato sempre in via Manzoni 45.
Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Emilio Longoni, Angelo Morbelli sono alcuni dei protagonisti della mostra Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della Modernità, il nuovo appuntamento espositivo della Galleria Bottegantica di Milano (via Manzoni 45), in programma dal 27 marzo al 30 maggio 2015.
Curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi, la rassegna ripercorre il periodo compreso tra i primi anni Settanta e la fine dell’Ottocento attraverso una selezione di 30 opere dei principali artisti attivi a Milano fautori di un linguaggio pittorico innovativo, svincolato dai modelli accademici, capace di esprimere i cambiamenti sociali e culturali dell’epoca.
Questo itinerario nella pittura lombarda dalla Scapigliatura al Divisionismo si apre con alcuni capolavori di Tranquillo Cremona (La lettera e Il ritratto di Vittore Grubicy), di Daniele Ranzoni (La Maddalena e Ritratto della signora Giovanna Schlosser in Schonenberg), Mosè Bianchi (Neve a Milano e La dama col pappagallo) e di Luigi Conconi (Gelosia): autori che in un clima ancora dominato dall’accademismo e dai temi magniloquenti della pittura di storia dettero vita nelle loro tele a una stesura vaporosa, fatta di pennellate sfatte, che prelude alle ricerche sulla luce messe in atto da lì a poco dal Divisionismo.
Nato in piena autonomia rispetto al Neoimpressionismo francese, il movimento divisionista si distingue dalle coeve esperienze europee per una maggiore attenzione ai contenuti e alla resa del vero, che accoglie al suo interno sia le istanze simboliste sia quelle socio-politiche.
Da Bottegantica si possono trovare opere dei principali esponenti di questa corrente, quali Giuseppe Pellizza da Volpedo, Carlo Fornara, Angelo Morbelli, Vittore Grubicy De Dragon, Giovanni Sottocornola e Emilio Longoni.
In mostra figurerà il pannello sinistro del pentittico L’Amore nella vita (1901-1902) di Pellizza da Volpedo. Realizzata nel periodo successivo al compimento e alla prima esposizione pubblica de Il Quarto Stato, l’opera costituisce uno dei punti di arrivo delle ricerche del pittore sulla luce e sulla scomposizione dei colori ed esprime l’attenzione di Pellizza per la compenetrazione tra uomo e natura.
Di Emilio Longoni sarà invece esposta, dopo decenni di assenza, la seconda versione de La voce del ruscello, straordinaria impressione di luce, di immensità, di solitudine e di serenità in cui la natura d’alta quota dispiega le sue meraviglie fatte di acqua e di ghiaccio.
Aspetti che troviamo anche in Alta montagna di Angelo Morbelli, che è rivolta a penetrare il segreto senso delle cose, e a scoprire in esse messaggi reconditi, più che a descrivere la natura in un particolare momento,. La dimensione umana è qui volutamente bandita, in forza di una esaltazione del valore rigenerativo della natura.
I valori formali divisionisti rappresentano un contributo fondamentale per l’arte italiana, poiché da questi muoveranno giovani artisti come Balla, Boccioni, Carrà, Severini che daranno poi origine al Futurismo, adottando la separazione del colore come mezzo per esprimere la dinamica del movimento.
Il Divisionismo costituirà un passaggio obbligato non solo per i futuristi, ma per molti altri pionieri della pittura che agli inizi del XX secolo saranno impegnati in diverse esperienze d’avanguardia.
Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della Modernità offre ai visitatori l’opportunità di ammirare il secondo, nuovo spazio espositivo di Bottegantica, ubicato sempre in via Manzoni 45.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
gaetano previati ·
emilio longoni ·
angelo morbelli ·
galleria bottegantica ·
mos bianchi ·
giuseppe pellizza da volpedo ·
tranquillo cremona ·
daniele ranzoni ·
angelo morbelli e al ·
luigi conconi e al
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna