Color forest. Laurel Holloman e Susi Kramer

Color forest. Laurel Holloman e Susi Kramer
Dal 05 Aprile 2018 al 28 Aprile 2018
Milano
Luogo: Fondazione Luciana Matalon
Indirizzo: Foro Buonaparte 67
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 19
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 878781
E-Mail info: fineart@fondazionematalon.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionematalon.org
La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare la mostra Color Forest, bipersonale di Laurel Holloman e Susi Kramer (da venerdì 6 aprile a sabato 28 aprile 2018, inaugurazione giovedì 5 aprile dalle 18 alle 20). I grandi dipinti astratti di Holloman (USA, 1971) dialogheranno in una situazione del tutto inedita con le sculture in vetro acrilico di Kramer (Svizzera, 1947), raccontando così al pubblico dell’incontro tra due artiste che, pur appartenendo a mondi e generazioni diverse, hanno stabilito un dialogo ricco e di grande leggibilità.
Al centro del lavoro di entrambe c’è il colore: che sia dipinto in grandi campiture materiche e suggestive, come nei lavori di Holloman, o imprigionato in purezza di forme nel vetro acrilico che è la firma di Kramer, l’uso sapiente del colore condurrà il visitatore in un viaggio all’insegna della gioia di vivere, delle atmosfere mediterranee, della sensibilità femminile per la natura e i sentimenti unite a una costante sperimentazione e padronanza tecnica.
In mostra più di 30 opere, in gran parte pezzi realizzati appositamente per l’esposizione milanese o rappresentativi della produzione più recente di entrambe le artiste. Sia per Laurel Holloman che per Susi Kramer, quella alla Fondazione Matalon è la prima mostra a Milano, per Kramer in assoluto la prima in Italia. Holloman ha invece già esposto due volte a Venezia, nel 2012 in una personale curata da Lea Mattarella e nel 2013 invitata a una collettiva in occasione della Biennale d’Arte.
Laurel Holloman (www.laurelholloman.net) dopo 10 anni di carriera cinematografica, dal 2010 lavora come artista a tempo pieno a Los Angeles. È conosciuta per l’uso vibrante dei colori e per le opere di grandi dimensioni, capaci di catturare emozioni tumultuose con un movimento pittorico che crea quasi un’illusione tridimensionale. È stata protagonista di diverse mostre personali a Parigi e Londra e nel 2016 il Museo Jan van der Togt di Amsterdam l’ha invitata a realizzare la personale Everglow. Ha esposto due volte a Venezia, nel 2012 in un solo show e nel 2013 ha partecipato a un evento collaterale ufficiale della Biennale d’Arte. Ha avuto il privilegio, come lei stessa ricorda, di avere Lea Mattarella come curatrice di una sua personale a Berlino. “Con il suo incoraggiamento Lea mi ha aiutato ad andare più a fondo del mio lavoro e ad esplorarne il linguaggio simbolico. Ha saputo comprendere l’emozione e la spiritualità che stanno alla base e ha saputo consigliarmi e sostenermi”.
Susi Kramer (www.susikramer.ch) originaria della Svizzera tedesca, è un’artista internazionale e multimediale che lavora tra Obherof (Svizzera), Parigi e Cannes. Imprigiona colori nei suoi vetri acrilici da più di due decadi e i suoi lavori, sia in ambito artistico che architettonico, sono stati esposti in numerosi Paesi come Iran, Germania, Hong Kong, Francia e Germania. Recentemente a Basilea (Svizzera) le è stata dedicata una retrospettiva di tre mesi che ha celebrato i suoi oltre 40 anni di carriera con una selezione delle sue opere più significative, sia scultoree che pittoriche; per l’occasione è stato pubblicato il libro Artist Absolutely. La trasparenza del suo mezzo preferito, il vetro acrilico, riflette straordinariamente la stratificazione del suo lavoro e della sua poetica. Sotto il profilo visuale il medium crea un forte gioco tridimensionale con la complicità delle luci e delle ombre. I suoi famosi cubi, le steli e le altre figure in vetro acrilico danno vita così a un’atmosfera ariosa, fluttuante e sognante che vuole sospingere il visitatore verso un futuro visionario e di frontiera.
Al centro del lavoro di entrambe c’è il colore: che sia dipinto in grandi campiture materiche e suggestive, come nei lavori di Holloman, o imprigionato in purezza di forme nel vetro acrilico che è la firma di Kramer, l’uso sapiente del colore condurrà il visitatore in un viaggio all’insegna della gioia di vivere, delle atmosfere mediterranee, della sensibilità femminile per la natura e i sentimenti unite a una costante sperimentazione e padronanza tecnica.
In mostra più di 30 opere, in gran parte pezzi realizzati appositamente per l’esposizione milanese o rappresentativi della produzione più recente di entrambe le artiste. Sia per Laurel Holloman che per Susi Kramer, quella alla Fondazione Matalon è la prima mostra a Milano, per Kramer in assoluto la prima in Italia. Holloman ha invece già esposto due volte a Venezia, nel 2012 in una personale curata da Lea Mattarella e nel 2013 invitata a una collettiva in occasione della Biennale d’Arte.
Laurel Holloman (www.laurelholloman.net) dopo 10 anni di carriera cinematografica, dal 2010 lavora come artista a tempo pieno a Los Angeles. È conosciuta per l’uso vibrante dei colori e per le opere di grandi dimensioni, capaci di catturare emozioni tumultuose con un movimento pittorico che crea quasi un’illusione tridimensionale. È stata protagonista di diverse mostre personali a Parigi e Londra e nel 2016 il Museo Jan van der Togt di Amsterdam l’ha invitata a realizzare la personale Everglow. Ha esposto due volte a Venezia, nel 2012 in un solo show e nel 2013 ha partecipato a un evento collaterale ufficiale della Biennale d’Arte. Ha avuto il privilegio, come lei stessa ricorda, di avere Lea Mattarella come curatrice di una sua personale a Berlino. “Con il suo incoraggiamento Lea mi ha aiutato ad andare più a fondo del mio lavoro e ad esplorarne il linguaggio simbolico. Ha saputo comprendere l’emozione e la spiritualità che stanno alla base e ha saputo consigliarmi e sostenermi”.
Susi Kramer (www.susikramer.ch) originaria della Svizzera tedesca, è un’artista internazionale e multimediale che lavora tra Obherof (Svizzera), Parigi e Cannes. Imprigiona colori nei suoi vetri acrilici da più di due decadi e i suoi lavori, sia in ambito artistico che architettonico, sono stati esposti in numerosi Paesi come Iran, Germania, Hong Kong, Francia e Germania. Recentemente a Basilea (Svizzera) le è stata dedicata una retrospettiva di tre mesi che ha celebrato i suoi oltre 40 anni di carriera con una selezione delle sue opere più significative, sia scultoree che pittoriche; per l’occasione è stato pubblicato il libro Artist Absolutely. La trasparenza del suo mezzo preferito, il vetro acrilico, riflette straordinariamente la stratificazione del suo lavoro e della sua poetica. Sotto il profilo visuale il medium crea un forte gioco tridimensionale con la complicità delle luci e delle ombre. I suoi famosi cubi, le steli e le altre figure in vetro acrilico danno vita così a un’atmosfera ariosa, fluttuante e sognante che vuole sospingere il visitatore verso un futuro visionario e di frontiera.
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