Armodio. Itinerari in un mondo prossimo
Dal 10 Maggio 2013 al 08 Giugno 2013
Milano
Luogo: Fondazione Luciana Matalon
Indirizzo: Foro Buonaparte 67
Orari: da martedì a sabato 10-19
Curatori: Giovanni Faccenda
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 45470885
E-Mail info: fineart@fondazionematalon.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionematalon.org
Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di ospitare dal 9 maggio all’8 giugno 2013 la mostra Itinerari in un mondo prossimodi Armodio, uno dei più importanti e significativi pittori italiani viventi.
L’esposizione, a cura di Giovanni Faccenda, ordina una trentina di opere, tra tempere e tecniche miste, aventi come comune riferimento l’aura metafisica che da sempre caratterizza la pittura di Armodio. I lavori appartengono alla stagione espressiva più recente del Maestro e sono tutti inediti, eccezion fatta per i due dipinti di grandi dimensioni esposti all’ultima Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi. Sarà solo la prima tappa di un percorso che nel 2013 vedrà Armodio protagonista di mostre a livello internazionale, daFirenze a Los Angeles. Ce ne parla il direttore, Nello Taietti: «Visitare questa mostra sarà un’occasione unica per cogliere gli sviluppi di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea. I sogni metafisici, nell’essenzialità della pittura di Armodio, riusciranno a creare un ponte di passaggio trail suo mondo interiore e le opereesposte, con frammenti pittorici atti a ricostruire quella grande magia che anima tutta la produzionedell’artista.»
Come spiega il curatore Giovanni Faccenda, Armodio “è uno dei più grandi artisti viventi a livello internazionale. Autore dalle qualità impareggiabili, è stato definito da alcuni autorevolissimi critici «il Morandi del Duemila» o, anche, «il pittore senza errori», riprendendo la celebre definizione data da Giorgio Vasari ad Andrea del Sarto. […] Le stanze che Armodio ci dischiude sono quelle delle nostra mente. Arriviamo a riconoscervi persino oggetti che non esistono– ideati, viceversa, dalla fertile fantasia di questoimpareggiabile interprete –, che albeggiano e si chiariscono nella memoria con percezioni sempre meno evanescenti. […] In un simile mondo di imprevedibili esistenze sceglie di addentrarsi chiunque creda in un altrove possibile e abbia fede in un così illuminato veggente. Gli itinerari che Armodio ci suggerisce sono sospesi nel silenzio, necessitano di cuore e di intelletto, amore per la pittura. Regalano infine, ai più sensibili, il miracolo di una profonda partecipazione emotiva, la speranza, inattesa, che qualcosa di buono, di bello e di vero – nascosto chissà dove – ancora alberghi salutare in noi.”
Armodio (pseudonimo di Vilmore Schenardi) è nato a Piacenza nel 1938. La prima, importante mostra di Armodio è del 1964 presso la galleria L’Obelisco di Roma. Negli anni Sessanta, egli soggiorna per un breve periodo a Londra; comincia a collaborare con la mecenate americana Lily Shepley e, in seguito, anche con la galleria Forni di Bologna. Nel 1972 lo contatta il celebre mercante d’arte Philippe Guimiot, dando inizio a una collaborazione densa di successi reciproci: da quel momento, infatti, la maggior parte dei dipinti di Armodio entra a far parte di importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti d’America. Oggi la sua attività è trattata dalle maggiori gallerie a livello internazionale, e le sue opere sono presenti in alcune fra le più autorevoli raccolte – private e pubbliche – italianee mondiali. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011.
L’esposizione, a cura di Giovanni Faccenda, ordina una trentina di opere, tra tempere e tecniche miste, aventi come comune riferimento l’aura metafisica che da sempre caratterizza la pittura di Armodio. I lavori appartengono alla stagione espressiva più recente del Maestro e sono tutti inediti, eccezion fatta per i due dipinti di grandi dimensioni esposti all’ultima Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi. Sarà solo la prima tappa di un percorso che nel 2013 vedrà Armodio protagonista di mostre a livello internazionale, daFirenze a Los Angeles. Ce ne parla il direttore, Nello Taietti: «Visitare questa mostra sarà un’occasione unica per cogliere gli sviluppi di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea. I sogni metafisici, nell’essenzialità della pittura di Armodio, riusciranno a creare un ponte di passaggio trail suo mondo interiore e le opereesposte, con frammenti pittorici atti a ricostruire quella grande magia che anima tutta la produzionedell’artista.»
Come spiega il curatore Giovanni Faccenda, Armodio “è uno dei più grandi artisti viventi a livello internazionale. Autore dalle qualità impareggiabili, è stato definito da alcuni autorevolissimi critici «il Morandi del Duemila» o, anche, «il pittore senza errori», riprendendo la celebre definizione data da Giorgio Vasari ad Andrea del Sarto. […] Le stanze che Armodio ci dischiude sono quelle delle nostra mente. Arriviamo a riconoscervi persino oggetti che non esistono– ideati, viceversa, dalla fertile fantasia di questoimpareggiabile interprete –, che albeggiano e si chiariscono nella memoria con percezioni sempre meno evanescenti. […] In un simile mondo di imprevedibili esistenze sceglie di addentrarsi chiunque creda in un altrove possibile e abbia fede in un così illuminato veggente. Gli itinerari che Armodio ci suggerisce sono sospesi nel silenzio, necessitano di cuore e di intelletto, amore per la pittura. Regalano infine, ai più sensibili, il miracolo di una profonda partecipazione emotiva, la speranza, inattesa, che qualcosa di buono, di bello e di vero – nascosto chissà dove – ancora alberghi salutare in noi.”
Armodio (pseudonimo di Vilmore Schenardi) è nato a Piacenza nel 1938. La prima, importante mostra di Armodio è del 1964 presso la galleria L’Obelisco di Roma. Negli anni Sessanta, egli soggiorna per un breve periodo a Londra; comincia a collaborare con la mecenate americana Lily Shepley e, in seguito, anche con la galleria Forni di Bologna. Nel 1972 lo contatta il celebre mercante d’arte Philippe Guimiot, dando inizio a una collaborazione densa di successi reciproci: da quel momento, infatti, la maggior parte dei dipinti di Armodio entra a far parte di importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti d’America. Oggi la sua attività è trattata dalle maggiori gallerie a livello internazionale, e le sue opere sono presenti in alcune fra le più autorevoli raccolte – private e pubbliche – italianee mondiali. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011.
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