Anton Giulio Onofri. Non mi troverai. Due appuntamenti mancati con Gian Maria Tosatti
Dal 17 Febbraio 2023 al 31 Marzo 2023
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: Via Tadino 26
Orari: dal lunedì al venerdì 11:00-13:00 / 14:00-17:30
Curatori: Davide Di Maggio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.29409633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
Dopo la mostra alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma, venerdì 17 febbraio 2023 alle ore 18 la Fondazione Mudima di Milano presenta Non mi troverai, a cura di Davide Di Maggio, un racconto fotografico di Anton Giulio Onofri, accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti e dal video Il mio cuore è vuoto come uno specchio - Episodio di Odessa, del 2020, un progetto articolato che assorbe completamente l’attuale ricerca artistica di Tosatti.
La mostra propone le 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli, (2020) che abbinata a una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista, traccia un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un’esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.
Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti, cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. Ma in quei mesi l’artista andava e veniva senza preavviso dall’Ucraina, dove, a Odessa, stava allestendo un episodio del suo progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio, perciò i due non sono riusciti a incontrarsi. Onofri ha così approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico. Opere in lavorazione nello studio o appese alle pareti, una fitta libreria, apparecchiature obsolete, fiori e piante, attrezzi, le stoviglie in cucina, gli amati gatti: il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio per individuare le inquietudini di Gian Maria Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente “nell’aria”. Dalle foto è poi scaturito tra i due amici un dialogo intimo, quasi una confessione, che ha trovato voce in uno scambio epistolare dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.
In occasione dell’opening della mostra, sarà presentato un numero speciale monografico della rivista “La scuola delle cose”, edito da Associazione Lyceum – Scuola delle cose, dedicato a Gian Maria Tosatti, con interviste, scritti ed interventi di: Claudia Serantoni, Gian Maria Tosatti, Lóránd Hegyi, Davide Di Maggio e Nicolas Martino.
Gian Maria Tosatti inaugurerà la sua mostra personale, Now/here, all’Hangar Bicocca di Milano il prossimo 23 febbraio 2023, a cura di Vicente Todolì.
Gian Maria Tosatti, (Roma, 1980, vive e lavora a Napoli)
Ha eletto Napoli a propria città d’azione: tra il 2013 e il 2016 l’artista ha realiz- zato, proprio nel capoluogo campano, uno dei suoi progetti più significativi, Sette Stagioni dello Spirito, in sette grandi edifici storici e monumentali di Napoli in stato di abbandono. Recentemente è stata riaperta al pubblico, a Castel Sant’Elmo, storica fortezza carceraria partenopea, l’opera permanente My dreams, they’ll never surrender.
I suoi progetti sono lunghe indagini su precisi argomenti relativi al concetto di identità, dal punto di vista politico e spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni site-specific, concepite per interi edifci o aree ur- bane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità dei luoghi per cui le opere vengono sviluppate.
All’ultima Biennale di Venezia è stato per la prima volta l’unico artista del Padiglione Italia, dove ha presentato l’opera Storia della notte e Destino delle Comete, a cura di Eugenio Viola. Dal 2021 è direttore artistico della Quadriennale di Roma. Il prossimo 23 febbraio 2023, inaugurerà la sua mostra personale, Now/here, all’Hangar Bicocca di Milano, a cura di Vicente Todolì.
Anton Giulio Onofri, (Roma, 1959, vive e lavora a Roma).
Culturalmente onnivoro, è un boomer di quelli che il lavoro lo hanno imparato sul campo, senza frequentare scuole, corsi o seminari. Coltiva fin da ragazzo la sua passione per la fotografia, da quando il padre gli regalò una Voigtländer Vito B permettendogli di usare di tanto in tanto la sua Rolleiflex. Durante il lockdown del 2020, grazie ad un permesso speciale, ha realizzato per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il progetto fotografico Roma città chiusa. Fotografo, scrittore, videasta e autore di programmi televisivi. culturali degli anni ‘90 su RAI e Mediaset, ha collaborato come fotografo e videasta con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: su Sky Classica HD conduce La Classica Domanda, scrive di cinema e scatta fotografie con la sua Leica M10. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Lo splendore e la scimmia (edito da Lantana). Nel 2019 La prima estate e altri racconti (Corrimano), nel 2021 Roma città chiusa (Timia), racconto fotografico della Roma deserta durante il lockdown del marzo-maggio 2020 e a Casa di Hans (Timia), un volume che raccoglie le sue foto della Villa nei Castelli Romani del compositore Hans Werner Henze. Nel 2022 ha pubblicato, di nuovo con Corrimano, il pamphlet Io e Pasolini.
Tra le mostre: PU.Ra Pesaro-Urbino Razionalista, Pesaro, Musei Civici, giugno 2022-gennaio 2023, Roma città chiusa, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, marzo-maggio 2021; Ritratto di famiglia (collettiva), Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, giugno-settembre 2019; In ascolto, Palermo, Magneti Cowork, giugno 2018.
All'inaugurazione saranno presenti gli artisti
La mostra propone le 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli, (2020) che abbinata a una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista, traccia un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un’esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.
Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti, cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. Ma in quei mesi l’artista andava e veniva senza preavviso dall’Ucraina, dove, a Odessa, stava allestendo un episodio del suo progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio, perciò i due non sono riusciti a incontrarsi. Onofri ha così approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico. Opere in lavorazione nello studio o appese alle pareti, una fitta libreria, apparecchiature obsolete, fiori e piante, attrezzi, le stoviglie in cucina, gli amati gatti: il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio per individuare le inquietudini di Gian Maria Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente “nell’aria”. Dalle foto è poi scaturito tra i due amici un dialogo intimo, quasi una confessione, che ha trovato voce in uno scambio epistolare dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.
In occasione dell’opening della mostra, sarà presentato un numero speciale monografico della rivista “La scuola delle cose”, edito da Associazione Lyceum – Scuola delle cose, dedicato a Gian Maria Tosatti, con interviste, scritti ed interventi di: Claudia Serantoni, Gian Maria Tosatti, Lóránd Hegyi, Davide Di Maggio e Nicolas Martino.
Gian Maria Tosatti inaugurerà la sua mostra personale, Now/here, all’Hangar Bicocca di Milano il prossimo 23 febbraio 2023, a cura di Vicente Todolì.
Gian Maria Tosatti, (Roma, 1980, vive e lavora a Napoli)
Ha eletto Napoli a propria città d’azione: tra il 2013 e il 2016 l’artista ha realiz- zato, proprio nel capoluogo campano, uno dei suoi progetti più significativi, Sette Stagioni dello Spirito, in sette grandi edifici storici e monumentali di Napoli in stato di abbandono. Recentemente è stata riaperta al pubblico, a Castel Sant’Elmo, storica fortezza carceraria partenopea, l’opera permanente My dreams, they’ll never surrender.
I suoi progetti sono lunghe indagini su precisi argomenti relativi al concetto di identità, dal punto di vista politico e spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni site-specific, concepite per interi edifci o aree ur- bane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità dei luoghi per cui le opere vengono sviluppate.
All’ultima Biennale di Venezia è stato per la prima volta l’unico artista del Padiglione Italia, dove ha presentato l’opera Storia della notte e Destino delle Comete, a cura di Eugenio Viola. Dal 2021 è direttore artistico della Quadriennale di Roma. Il prossimo 23 febbraio 2023, inaugurerà la sua mostra personale, Now/here, all’Hangar Bicocca di Milano, a cura di Vicente Todolì.
Anton Giulio Onofri, (Roma, 1959, vive e lavora a Roma).
Culturalmente onnivoro, è un boomer di quelli che il lavoro lo hanno imparato sul campo, senza frequentare scuole, corsi o seminari. Coltiva fin da ragazzo la sua passione per la fotografia, da quando il padre gli regalò una Voigtländer Vito B permettendogli di usare di tanto in tanto la sua Rolleiflex. Durante il lockdown del 2020, grazie ad un permesso speciale, ha realizzato per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il progetto fotografico Roma città chiusa. Fotografo, scrittore, videasta e autore di programmi televisivi. culturali degli anni ‘90 su RAI e Mediaset, ha collaborato come fotografo e videasta con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: su Sky Classica HD conduce La Classica Domanda, scrive di cinema e scatta fotografie con la sua Leica M10. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Lo splendore e la scimmia (edito da Lantana). Nel 2019 La prima estate e altri racconti (Corrimano), nel 2021 Roma città chiusa (Timia), racconto fotografico della Roma deserta durante il lockdown del marzo-maggio 2020 e a Casa di Hans (Timia), un volume che raccoglie le sue foto della Villa nei Castelli Romani del compositore Hans Werner Henze. Nel 2022 ha pubblicato, di nuovo con Corrimano, il pamphlet Io e Pasolini.
Tra le mostre: PU.Ra Pesaro-Urbino Razionalista, Pesaro, Musei Civici, giugno 2022-gennaio 2023, Roma città chiusa, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, marzo-maggio 2021; Ritratto di famiglia (collettiva), Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, giugno-settembre 2019; In ascolto, Palermo, Magneti Cowork, giugno 2018.
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