Ali Hassoun. Specchio di Venere

Alì Hassoun, Lo specchio di Venere, 2018, Olio su tela, 50 x 50 cm
Dal 23 Ottobre 2018 al 27 Ottobre 2018
Milano
Luogo: M.A.C - Milano Arte Cultura
Indirizzo: Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Orari: 10 - 19
Curatori: Angelo Crespi, in collaborazione con Silvia Basta e Francesca Martire
Enti promotori:
- Patrocinio del Comune di Milano
- In collaborazione con Studio Guastalla – Arte moderna e contemporanea
- ARTE.it media partner
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 347 7162530
Sito ufficiale: http://www.alihassoun.it/?lang=it
LA PERSONALE DI
ALI HASSOUN
LO SPECCHIO DI VENERE
La sera dell’inaugurazione - 23 ottobre, ore 19.00 – interverrà il Console Generale del Libano WALID HAIDAR. Partecipazione straordinaria di RAJAE BEZZAZ.
A cura di Angelo Crespi
In collaborazione con Studio Guastalla – Arte moderna e contemporanea
La mostra proseguirà presso lo Studio Guastalla, Via Senato 24, 20121
Milano, dal 30 ottobre al 17 novembre 2018
Orari dal martedì al sabato 10-13 e 15-19
Festivi esclusi
A Milano, dal 23 al 27 ottobre 2018, la Fondazione Maimeri presenta, negli spazi del M.A.C. (Piazza Tito Lucrezio Caro 1), la personale di Ali Hassoun, Lo Specchio di Venere, a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con Silvia Basta e Francesca Martire.
Secondo il curatore Angelo Crespi fuori da ogni consunta allegoria, più pregnante è cogliere la riflessione sull’arte stessa che fa Ali Hassoun, un pittore spavaldamente dedito alla figurazione, convinto che la sua modalità predomini sulle altre avanguardie (il pop, la pittura segnica, il fauves, la metafisica…), che il suo stile possa ricomprendere ogni altra divagazione della storia, anzi che non si possa leggere nulla se non sub specie di sé stesso, così che Michelangelo e pure Ambrogio Lorenzetti ridipinti alla fine siano sì riconoscibili, ma come epifenomeni del proprio stile.
Nell’ultima produzione, questa sensazione si sedimenta, a partire dal tema scelto, riconoscibile nel titolo della mostra “Lo specchio di Venere”, quello appunto delle muse venerate, cioè donne che ispirano il suo lavoro e che vengono venerate nel duplice senso di trasformate nella dea dell’amore e fatte oggetto di devozione. Alì però sa perfettamente che, sebbene sia necessario inginocchiarsi davanti alla bellezza assoluta di un modello, bisogna conquistarsi perfino il diritto di prostrarsi, perché la divinità, di solito ascosa, si lascia adorare solo dal fedele che lo merita, la cui tenacia e fedeltà sono provati. Così c’è giusto metus reverentialis di fronte ai grandi con cui si misura e nello stesso tempo fiducia nei propri mezzi espressivi che permettano di ripetere il miracolo della trasposizione della donna dalla mitologia alla realtà e viceversa.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri.
Note biografiche
Ali Hassoun è nato a Sidone (Libano) nel 1964. Nel 1982 si trasferisce in Italia per proseguire gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1992 si laurea in architettura presso l’università della stessa città. Oggi vive e lavora a Milano.
Il tema più evidente fra quelli che emergono nella sua ricerca pittorica è relativo al viaggio, strumento per esplorare esperienze e visioni eterogenee.
Così l’artista si fa interprete di culture diverse ma confrontabili, che convivono nello spazio perfettamente orchestrato delle sue tele coloratissime, nelle sue composizioni sono tutti catturati in un gioco di citazioni colte e di rimandi indiretti tra figura e sfondo.
Hanno parlato di lui, Elias Shaker, Fayasal Sultan, Omar Calabrese, Mauro Civai, Gianni Giacopelli, Fabrizio Mezzedimi, Letizia Franchina, Luigi Zangheri, Jean Noel Schifanò, Alberto Fiz, Silvia Guastalla, Luca Beatrice, Alessandro Riva, Luca Pietro Vasta, Aldo Mondino, Chiara Guidi, Maurizio Sciaccaluga, Manuela Brevi, Ivan Quaroni, Gabriel Mandel Khan, Marina Moiana, Gianluca Marziani, Beatrice Buscaroli, Antonio d’Avossa, Murteza Fedan, Melih Gorgun, Chiara Canali, Mimmo di Marzio, Saleh Barakat, Gregory Buchakjian, Vittorio Sgarbi, Martina Corgnati e Angelo Crespi.
Milano, ottobre 2018
ALI HASSOUN. Lo Specchio di Venere
Milano, MAC (Piazza Tito Lucrezio Caro 1)
23-27 ottobre 2018
Orari: 10 - 19
Ingresso libero
Informazioni: +39 347 7162530
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