Agostino Bonalumi. Small Gems
![Agostino Bonalumi, <em>Bianco e nero</em>, 1968, Cirè estroflesso, 33 x 48 cm Agostino Bonalumi, <em>Bianco e nero</em>, 1968, Cirè estroflesso, 33 x 48 cm](http://www.arte.it/foto/600x450/d4/116389-unnamed_11_.jpg)
© Archivio Bonalumi | Agostino Bonalumi, Bianco e nero, 1968, Cirè estroflesso, 33 x 48 cm
Dal 27 Maggio 2021 al 06 Agosto 2021
Milano
Luogo: Cardi Gallery
Indirizzo: Corso di Porta Nuova 38
Telefono per informazioni: +39 0245478189
E-Mail info: mail@cardigallery.com
Sito ufficiale: http://www.cardigallery.com
Cardi Gallery annuncia a Milano l’apertura della mostra di Agostino Bonalumi “Small Gems”, dedicata a una speciale selezione di lavori di piccole dimensioni che l’artista ha realizzato durante tutto l’arco della sua carriera.
Si tratta di una mostra ufficiale, realizzata in collaborazione con Archivio Bonalumi, che rappresenta un’occasione davvero unica per vedere un insieme di opere raramente esposte.
Bonalumi è stato una delle figure che maggiormente hanno segnato la scena artistica italiana a partire dagli anni Sessanta. Ha preso parte al dibattito culturale sviluppatosi intorno a quegli anni contribuendo in modo determinante, insieme con Enrico Baj, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, al superamento del linguaggio informale in nome di una nuova oggettualizzazione dell’opera d’arte. A partire dal 1959 Agostino Bonalumi ha cominciato a realizzare opere sagomate utilizzando la tela estroflessa ottenuta tramite l’uso di elementi in legno o acciaio posti dietro la tela. Una caratteristica stilistica che rimarrà invariata negli anni e che porterà l’artista a cimentarsi sia in ambito scultoreo sia in quello ambientale/architettonico.
Attraverso le opere in mostra si potrà ripercorrere il percorso concettuale e progettuale di Bonalumi, dalle tele estroflesse fino alla produzione scultorea. Gli esiti raffinati della ricerca dell’artista sono qui raggiunti anche grazie a una dimensione più intima, in cui egli riversa il proprio approccio metodologico. Una produzione, quella delle opere di piccolo formato, che ha sempre avuto una sua propria individualità e che ha visto l’artista sperimentare con diversi materiali: oltre che la tela estroflessa, per esempio anche con la ceramica e il bronzo. I lavori in mostra non sono né modelli preparatori né bozzetti di opere di maggiori dimensioni: al contrario, nascono dalla stessa prassi e, talvolta, ne condividono la conformazione. Spesso, le opere di piccolo formato sono realizzate successivamente a quelle più grandi, come se le dimensioni ridotte permettessero all’artista di delineare meglio l’idea progettuale alla base di queste ultime.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 maggio al 6 agosto 2021 ed accompagnata da una pubblicazione di oltre trecento pagine a colori, a cura di Antonella Soldaini con Veronica Locatelli.
“È per me un grande piacere aver collaborato con Fabrizio Bonalumi e lo stesso Archivio Bonalumi nell’organizzazione di questa mostra che verrà accompagnata da un importante libro, il quale analizzerà il lavoro delle piccole gemme dell’artista: un’ulteriore dovuta celebrazione ad una delle figure chiave del Dopoguerra italiano” spiega Nicolò Cardi, Group CEO & President di Cardi Gallery.
“Questa mostra fotografa un aspetto particolare dell’artista, mai presentato e analizzato prima in una forma così analitica. Si tratta di una grande occasione che sono felice di condividere con Cardi Gallery, di cui ho tanta stima” aggiunge Fabrizio Bonalumi, Presidente dell'Archivio Bonalumi.
Si tratta di una mostra ufficiale, realizzata in collaborazione con Archivio Bonalumi, che rappresenta un’occasione davvero unica per vedere un insieme di opere raramente esposte.
Bonalumi è stato una delle figure che maggiormente hanno segnato la scena artistica italiana a partire dagli anni Sessanta. Ha preso parte al dibattito culturale sviluppatosi intorno a quegli anni contribuendo in modo determinante, insieme con Enrico Baj, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, al superamento del linguaggio informale in nome di una nuova oggettualizzazione dell’opera d’arte. A partire dal 1959 Agostino Bonalumi ha cominciato a realizzare opere sagomate utilizzando la tela estroflessa ottenuta tramite l’uso di elementi in legno o acciaio posti dietro la tela. Una caratteristica stilistica che rimarrà invariata negli anni e che porterà l’artista a cimentarsi sia in ambito scultoreo sia in quello ambientale/architettonico.
Attraverso le opere in mostra si potrà ripercorrere il percorso concettuale e progettuale di Bonalumi, dalle tele estroflesse fino alla produzione scultorea. Gli esiti raffinati della ricerca dell’artista sono qui raggiunti anche grazie a una dimensione più intima, in cui egli riversa il proprio approccio metodologico. Una produzione, quella delle opere di piccolo formato, che ha sempre avuto una sua propria individualità e che ha visto l’artista sperimentare con diversi materiali: oltre che la tela estroflessa, per esempio anche con la ceramica e il bronzo. I lavori in mostra non sono né modelli preparatori né bozzetti di opere di maggiori dimensioni: al contrario, nascono dalla stessa prassi e, talvolta, ne condividono la conformazione. Spesso, le opere di piccolo formato sono realizzate successivamente a quelle più grandi, come se le dimensioni ridotte permettessero all’artista di delineare meglio l’idea progettuale alla base di queste ultime.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 maggio al 6 agosto 2021 ed accompagnata da una pubblicazione di oltre trecento pagine a colori, a cura di Antonella Soldaini con Veronica Locatelli.
“È per me un grande piacere aver collaborato con Fabrizio Bonalumi e lo stesso Archivio Bonalumi nell’organizzazione di questa mostra che verrà accompagnata da un importante libro, il quale analizzerà il lavoro delle piccole gemme dell’artista: un’ulteriore dovuta celebrazione ad una delle figure chiave del Dopoguerra italiano” spiega Nicolò Cardi, Group CEO & President di Cardi Gallery.
“Questa mostra fotografa un aspetto particolare dell’artista, mai presentato e analizzato prima in una forma così analitica. Si tratta di una grande occasione che sono felice di condividere con Cardi Gallery, di cui ho tanta stima” aggiunge Fabrizio Bonalumi, Presidente dell'Archivio Bonalumi.
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