S. Anna e Maria con bambino. Ritorna in Cattedrale la grande tela di Francesco da Martina
![Francesco da Martina, S. Anna e Maria con bambino, 1633, cm. 265 x 376 Francesco da Martina, S. Anna e Maria con bambino, 1633, cm. 265 x 376](http://www.arte.it/foto/600x450/e4/72649-1_Tela_Cattedrale_Matera.jpg)
Francesco da Martina, S. Anna e Maria con bambino, 1633, cm. 265 x 376
Dal 13 Dicembre 2017 al 13 Dicembre 2017
Matera
Luogo: Cattedrale di Matera
Indirizzo: piazza Duomo
Il 13 dicembre la tela “S. Anna e Maria con bambino” torna al suo splendore nella Cattedrale di Matera, restaurata grazie a “Opera tua” il progetto di Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori del Paese – che unisce l’arte e i sapori del territorio.
Per riammirare la prestigiosa tela dopo il restauro iniziato a luglio e conclusosi a novembre appuntamento in cattedrale alle 17.30 con il Sindaco Avv. Raffaello Giulio De Ruggieri, l’arcivescovo Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, una rappresentanza dei soci della Cooperativa, guidata dal presidente del consiglio di Zona, Lorenzo Marzulli, ed Enrico Bressan Presidente di Fondaco Italia.
Il capolavoro locale è risultato vincitore della tappa dell’iniziativa che a maggio ha riguardato Puglia e Basilicata: è stato infatti votato dal 56% dei soci della Cooperativa che hanno scelto tra questo dipinto e il “Ciclo di affreschi” sito all’ex Ospedale di San Rocco, scegliendo l’opera da restaurare sul sito della Cooperativa (www.coopalleanza3-0.it), nella propria area personale – visibile anche da smartphone e raggiungibile ancora più velocemente con la short url all.coop/operatua.
L’opera e il restauro
Il dipinto olio su tela “S. Anna e Maria con bambino” è posizionato sull’altare di sinistra; è stato realizzato da Francesco da Martina nel 1633 (dimensioni cm 265 x 376). L'altare e la tela confermano la particolare diffusione in Basilicata del culto di Sant'Anna una donna sterile e anziana. La sterilità era considerata una maledizione ma, secondo le Scritture, Dio mandò un angelo per annunziare ad Anna che presto sarebbe sbocciata dalla radice inaridita un giglio candido e che in quella casa squallida si sarebbe aperta la rosa mistica e presto sarebbe venuta una fanciulla piena di sole. L’intervento, realizzato in collaborazione con Fondaco Italia – società attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali, che ha lavorato a sua volta con le istituzioni territoriali – ha previsto l’asporto dell’opera dal suo alloggiamento e il rilievo fotografico anche a luce infrarossa per la localizzazione delle zone maggiormente degradate della tela, al fine di procedere al suo consolidamento. In seguito è stata anche realizzata la pulizia per la rimozione di detriti accumulatisi nel tempo e l’asporto dell’ossidazione. Si è intervenuti per rendere omogenea la cromatura dei colori e per l’applicazione di un protettivo neutro. Infine è stata realizzata una nuova struttura distanziatrice a muro per ancorare l’opera al fine di garantire un adeguato fissaggio e la corretta aerazione retrostante contro l’umidità. I soci hanno potuto vedere sul sito della Cooperativa l’andamento dei lavori di restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento dell’intervento di recupero.
Il restauro è stato realizzato dalla Ditta Pantone Restauri di Roma.
Il progetto “Opera tua”
Contribuire al restauro di opere d’arte del territorio e, al tempo stesso, gustare le migliori specialità enogastronomiche delle diverse regioni italiane: questo l’obiettivo di “Opera tua”. Il progetto si è snodato in parallelo con l’iniziativa “Sapori, si parte!”, che in 7 tappe fino a novembre ha portato a rotazione in tutti i 52 ipercoop, per un periodo di circa tre settimane, le eccellenze del gusto delle regioni italiane: dai vini del Veneto ai tarallini della Puglia, dai formaggi e i salumi delle Marche al pesto di pistacchi e i cannoli della Sicilia. In abbinamento con ciascuna tappa, i soci di Coop Alleanza 3.0 hanno potuto promuovere il restauro di un’opera d’arte della stessa regione interessata dall’iniziativa, votando tra due proposte espressione della cultura e dei talenti delle diverse aree. Gli interventi di restauro hanno riguardato diverse tipologie – dal quadro alla statua lignea, dal mosaico ai reperti archeologici, fino ad antichi tessuti – in un percorso alla scoperta di opere ritenute talvolta “minori”, anche in piccole città di provincia.
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