Apologia
Dal 15 Dicembre 2013 al 15 Febbraio 2014
Carrara | Massa-Carrara
Luogo: Museo Civico del Marmo
Indirizzo: viale XX Settembre 85
Orari: da lunedì a sabato 9.30-13.30/ 14.30-17
Curatori: Federica Forti
Enti promotori:
- Comune di Carrara
- Ars Gratia Artis
Telefono per informazioni: +39 0585 845746/ 349 7252647
E-Mail info: info@database-carrara.com
Sito ufficiale: http://www.database-carrara.com/
DATABASE 2013, progetto ideato e realizzato da Ars Gratia Artis in collaborazione con il Comune di Carrara invita l’arte contemporanea a rileggere il territorio di Carrara. Il suo programma continua (www.database-carrara.com) inaugurando, sabato 14 dicembre, presso il Museo Civico del Marmo di Carrara, la mostra collettiva Apologia a cura di Federica Forti, con cui termina DATABASE 2013.
Si tratta di tre progetti che concludono la residenza degli artisti invitati quest’anno: Greta Alfaro, Juan Pablo Macìas, Fabrizio Prevedello. Progetti differenti ma accomunati da una riflessione che abbraccia, da più punti di vista, il rapporto tra l’uomo e l’elemento naturale all’interno di un equilibrio cosmico del quale entrambi fanno parte.
Greta Alfaro, artista spagnola affascinata dai meccanismi che regolano il rapporto tra umanità e trascendenza, all’interno di confini delimitati da religiosità, superstizione e misticismo, porta avanti una ricerca che rielabora tracce reali reperite sul territorio ed interpretazioni immaginarie degli stessi materiali. L’artista ha lavorato ricostruendo tracce che riconducono ad una setta di fedeli raccolti sulle montagne e uniti sotto un culto animista legato al marmo di Carrara, venerato come elemento naturale sacro e inviolabile. In mostra oggetti sacri e relativa documentazione fotografica.
Juan Pablo Macìas, artista messicano che da anni porta avanti il progetto “Tiempo Muerto” nato a partire dalla chiusura nel 2009 della biblioteca anarchica di Città del Messico (Biblioteca Social Reconstruir). A Carrara Macìas ha accumulando materiali per la realizzazione di Tiempo Muerto #3 che sarà dedicato al dialogo tra l’impronta dell’uomo sulla Terra e alla risposta del Pianeta a questo, presentato per la prima volta in questa mostra insieme a fotografie incise ed un video girato nella suggestiva zona di Campocecina che domina dall’alto le cave di marmo.
Fabrizio Prevedello, scultore italiano, ha scelto di ubicare la sua residenza a Carrara nei pressi di alcuni rifugi delle Alpi Apuane per continuare la sua ricerca sugli “Innesti” iniziata sul Monte Corchia e proseguita nelle zone comprese tra il Corchia e le Marmitte dei Giganti e da queste alle Cervaiole. L’innesto è un omaggio, un dono che l’uomo rende alla montagna. In mostra l’artista presenta tre video, alcune sculture ed una grande installazione realizzata ad hoc con il supporto della galleria Cardelli&Fontana che lo rappresenta.
Un progetto di residenze innovativo: il programma di residenze DATABASE prevede la produzione di progetti concepiti e realizzati ad hoc per la città di Carrara. Non c’è una sede specifica ma ogni artista concorda con la curatrice la location di residenza più adatta a sviluppare il proprio progetto.
Si tratta di tre progetti che concludono la residenza degli artisti invitati quest’anno: Greta Alfaro, Juan Pablo Macìas, Fabrizio Prevedello. Progetti differenti ma accomunati da una riflessione che abbraccia, da più punti di vista, il rapporto tra l’uomo e l’elemento naturale all’interno di un equilibrio cosmico del quale entrambi fanno parte.
Greta Alfaro, artista spagnola affascinata dai meccanismi che regolano il rapporto tra umanità e trascendenza, all’interno di confini delimitati da religiosità, superstizione e misticismo, porta avanti una ricerca che rielabora tracce reali reperite sul territorio ed interpretazioni immaginarie degli stessi materiali. L’artista ha lavorato ricostruendo tracce che riconducono ad una setta di fedeli raccolti sulle montagne e uniti sotto un culto animista legato al marmo di Carrara, venerato come elemento naturale sacro e inviolabile. In mostra oggetti sacri e relativa documentazione fotografica.
Juan Pablo Macìas, artista messicano che da anni porta avanti il progetto “Tiempo Muerto” nato a partire dalla chiusura nel 2009 della biblioteca anarchica di Città del Messico (Biblioteca Social Reconstruir). A Carrara Macìas ha accumulando materiali per la realizzazione di Tiempo Muerto #3 che sarà dedicato al dialogo tra l’impronta dell’uomo sulla Terra e alla risposta del Pianeta a questo, presentato per la prima volta in questa mostra insieme a fotografie incise ed un video girato nella suggestiva zona di Campocecina che domina dall’alto le cave di marmo.
Fabrizio Prevedello, scultore italiano, ha scelto di ubicare la sua residenza a Carrara nei pressi di alcuni rifugi delle Alpi Apuane per continuare la sua ricerca sugli “Innesti” iniziata sul Monte Corchia e proseguita nelle zone comprese tra il Corchia e le Marmitte dei Giganti e da queste alle Cervaiole. L’innesto è un omaggio, un dono che l’uomo rende alla montagna. In mostra l’artista presenta tre video, alcune sculture ed una grande installazione realizzata ad hoc con il supporto della galleria Cardelli&Fontana che lo rappresenta.
Un progetto di residenze innovativo: il programma di residenze DATABASE prevede la produzione di progetti concepiti e realizzati ad hoc per la città di Carrara. Non c’è una sede specifica ma ogni artista concorda con la curatrice la location di residenza più adatta a sviluppare il proprio progetto.
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