Oscar Piovosi. Ground – I madonnari

Oscar Piovosi, Ground 12.02, 2017, acrilico su tela

 

Dal 19 Maggio 2018 al 31 Maggio 2018

Mantova

Luogo: Galleria Arianna Sartori

Indirizzo: via Ippolito Nievo 10

Orari: da lunedì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.30-19.30, chiuso domenica e festivi

Curatori: Arianna Sartori

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0376 324260

E-Mail info: info@ariannasartori.191.it



Dal 19 maggio al 31 maggio 2018 la Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sede di Via Ippolito Nievo 10, ospiterà la mostra dell’artista reggiano Oscar Piovosi “Ground – I madonnari”.

L’esposizione, che gode dei patrocini del Comune di Mantova e della Città di Curtatone, sarà inaugurata sabato 19 maggio, alle ore 18.00, alla presenza dell’artista.

La mostra, curata da Arianna Sartori, raccoglie una ventina di opere ad acrilico su tela, tratte dall’ultima serie di Oscar Piovosi, denominata “Ground” (2016-2018). Dipinti attraverso i quali il pittore racconta la vita e il lavoro degli artisti di strada, i cosiddetti madonnari, che ritrae intenti nella realizzazione delle proprie creazioni. 

Come si legge nel testo critico di Roberta Filippi, «Ground significa terra, suolo, pavimento, e si contrappone alla serie precedente, Up, in cui Piovosi ritrae gente comune che guarda in alto, che indica il cielo. Due termini opposti, ma proprio per questo legati da una continuità di significato. Se con Up il guardare verso l’alto indica l’andare oltre, immaginare qualcosa di diverso e lontano da noi, con Ground lo sguardo rivolto in basso è invece uno scavare dentro, il voler analizzare la figura umana attraverso qualcuno che si racconta, racconta il suo modo di vivere, tutti quei momenti e quegli aspetti della quotidianità sui quali molto spesso non ci soffermiamo. Un punto di vista diverso, una delle tante sfaccettature della nostra esistenza. L’attenzione in questa serie si concentra su un luogo, la strada. È nel luogo che si inseriscono i personaggi, intenti nel loro lavoro e quasi estraniati da ciò che li circonda. Una continuità cromatica lega il soggetto in primo piano e lo sfondo, la città che osserva silenziosa senza disturbare o che va avanti nella sua frenesia quotidiana. Una dimensione quasi metafisica si percepisce nelle sfumature azzurre e violacee, interrotte da dettagli in tonalità più decise e calde, come il rosso o il giallo che rimandano alla realtà. Un segno scuro e continuo contorna le figure, dà forza all’immagine e lascia cadere l’attenzione sul soggetto: sempre a testa bassa l’artista di strada non mostra il suo volto ma la sua anima. Con la solita curiosità ed attenzione Oscar Piovosi porta avanti il tema del viaggio in noi stessi, fissando sulla tela istanti insoliti della nostra esistenza. Realizza opere dinamiche e fresche, entrando con semplicità ed umiltà nella personalità del personaggio che raffigura, andando a cercare la sua essenza, raccontandolo in maniera figurativamente oggettiva ma con una personale e coinvolgente emotività».

La Galleria Arianna Sartori è aperta al pubblico da lunedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 15.30-19.30, chiuso domenica e festivi.

Oscar Piovosi nasce nel 1944 a San Polo d’Enza (Re). Apprendista in uno studio fotografico, acquisisce il gusto e il piacere dell’immagine. Dal 1960 al 1975 lavora creta e gessi in un laboratorio di ceramica artistica. Autodidatta, inizia a dipingere nel 1974, trovando la sua espressione ideale nella figura umana. Partecipa a concorsi e mostre fino al 1982, anno in cui intraprende una nuova attività professionale che lo porta a viaggiare, costringendolo ad interrompere la sua ricerca in ambito artistico. Riprende a dipingere nel 2007. Nel 2009 tiene la prima personale proprio a San Polo d’Enza (Re), nella Torre dell’Orologio, iniziando ad esporre i nuovi lavori. Prende parte a mostre personali e collettive. Dice si sé: «Nei miei tanti spostamenti, fatti per lavoro o per piacere, ho imparato a cogliere le immagini di chi viaggia e di chi mi circonda. Spesso le immortalo per poi avvalermene successivamente nei miei lavori».

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