Parigi nel '900'
Dal 22 Luglio 2022 al 31 Luglio 2022
Potenza Picena | Macerata
Luogo: Chiesa di Santa Caterina
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II
Telefono per informazioni: +39 339 5940781
Si terrà a Potenza Picena, dal 22 al 31 luglio, la mostra “Parigi nel '900'', la prima nelle Marche che racconta attraverso una raccolta storica fotografica la Parigi della “Belle Époque”.
Organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Montesanto di cui è Presidente Enzo Romagnoli, la Fondazione Anton Mario Filippetti, di cui ricorre il 70° anniversario dalla nascita, e da Map Communication, la mostra verrà inaugurata venerdì 22 luglio alle ore 20 presso l’ex chiesa di Santa Caterina, in Corso Vittorio Emanuele II.
Patrocinata dal Rotary di Civitanova Marche e dal Comune di Potenza Picena, grazie al lavoro e alla passione di Enzo Romagnoli, la mostra vedrà l’esposizione di macchine fotografiche d’epoca della Kodak, uniche testimonianze presenti oggi in sole due collezioni al mondo, di cui una al Museo di Toronto.
La mostra sarà aperta dal giovedì alla domenica, dalle ore 17 alle 20, e durante la visita sarà possibile ammirare anche il Trittico restaurato di Paolo Bontulli da Percanestro del 1507.
La mostra è inserita nelle celebrazioni del 70° anniversario della Fondazione Anton Mario Filippetti, che da Ex Opera Pia a Fondazione, grazie al suo Benefattore, si è contraddistinta per lo spirito e il sostegno al territorio, andando in aiuto anche dei soggetti meno abbienti nell’ambito scolastico.
IL RACCONTO DELLA MOSTRA “PARIGI NEL ‘900”
“Alla fine del XIX secolo Parigi si lanciò in una corsa verso la modernità che non avrebbe più avuto fine. L’elettricità, i moderni mezzi di trasporto e le nuove forme di intrattenimento fecero della capitale francese un emblema dell’epoca felice, che l’Europa visse prima del 1914. Nel 1900 aprì al pubblico la metropolitana, che rivoluzionò i trasporti pubblici. Nell’immagine, l’attuale ingresso della metro di pont Neuf, davanti al centro commerciale La Samaritaine, inaugurato nel 1869. A mano a mano che la città si ingrandiva e si popolava, cresceva la necessità di migliorare e intensificare i trasporti. Fu il progresso a permettere di venire incontro a un simile bisogno. L’elettricità che serviva per illuminare le strade venne impiegata per i mezzi di trasporto: il primo tram elettrico fu inaugurato nel 1898. I taxi cominciarono a girare per Parigi nel 1905, e dai 417 del 1906 si arrivò ai 7mila del 1914; la classe lavoratrice dovette accontentarsi degli omnibus a motore, che iniziarono a circolare nel 1906. Parte dei parigini accolse con trepidazione questi nuovi mezzi di trasporto e ciononostante, era pure preoccupata per gli effetti sulle persone dell’«alta velocità delle macchine», e temeva di essere investita o di fare incidenti. Al crepuscolo della Belle Époque, Parigi era comunque una città su ruote: l’omnibus a cavallo completò la sua ultima corsa nel 1913, lo stesso anno in cui il servizio di nettezza urbana cominciò a usare gli autofurgoni. Ma ci fu un mezzo, in particolare, che suscitò illusione, paura e perplessità: la metropolitana, le métro. Se molti parigini approfittavano dei momenti di ozio per uscire dalla città, sempre più stranieri giungevano a visitarla. Le esposizioni universali divennero la principale attrazione di Parigi: 23 milioni di persone parteciparono a quella del 1889, in cui venne aperta al pubblico la torre Eiffel, e 48 milioni a quella del 1900. Per far fronte a un turismo di tale mole, tra un’esposizione e l’altra furono ampliati hotel come il Ritz e le stazioni dei treni. Parigi allargava la sua fama come meta turistica. La mostra vuole essere una raccolta storica fotografica che ci presenta in modo inedito la Parigi della ''Belle Époque”.
Organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Montesanto di cui è Presidente Enzo Romagnoli, la Fondazione Anton Mario Filippetti, di cui ricorre il 70° anniversario dalla nascita, e da Map Communication, la mostra verrà inaugurata venerdì 22 luglio alle ore 20 presso l’ex chiesa di Santa Caterina, in Corso Vittorio Emanuele II.
Patrocinata dal Rotary di Civitanova Marche e dal Comune di Potenza Picena, grazie al lavoro e alla passione di Enzo Romagnoli, la mostra vedrà l’esposizione di macchine fotografiche d’epoca della Kodak, uniche testimonianze presenti oggi in sole due collezioni al mondo, di cui una al Museo di Toronto.
La mostra sarà aperta dal giovedì alla domenica, dalle ore 17 alle 20, e durante la visita sarà possibile ammirare anche il Trittico restaurato di Paolo Bontulli da Percanestro del 1507.
La mostra è inserita nelle celebrazioni del 70° anniversario della Fondazione Anton Mario Filippetti, che da Ex Opera Pia a Fondazione, grazie al suo Benefattore, si è contraddistinta per lo spirito e il sostegno al territorio, andando in aiuto anche dei soggetti meno abbienti nell’ambito scolastico.
IL RACCONTO DELLA MOSTRA “PARIGI NEL ‘900”
“Alla fine del XIX secolo Parigi si lanciò in una corsa verso la modernità che non avrebbe più avuto fine. L’elettricità, i moderni mezzi di trasporto e le nuove forme di intrattenimento fecero della capitale francese un emblema dell’epoca felice, che l’Europa visse prima del 1914. Nel 1900 aprì al pubblico la metropolitana, che rivoluzionò i trasporti pubblici. Nell’immagine, l’attuale ingresso della metro di pont Neuf, davanti al centro commerciale La Samaritaine, inaugurato nel 1869. A mano a mano che la città si ingrandiva e si popolava, cresceva la necessità di migliorare e intensificare i trasporti. Fu il progresso a permettere di venire incontro a un simile bisogno. L’elettricità che serviva per illuminare le strade venne impiegata per i mezzi di trasporto: il primo tram elettrico fu inaugurato nel 1898. I taxi cominciarono a girare per Parigi nel 1905, e dai 417 del 1906 si arrivò ai 7mila del 1914; la classe lavoratrice dovette accontentarsi degli omnibus a motore, che iniziarono a circolare nel 1906. Parte dei parigini accolse con trepidazione questi nuovi mezzi di trasporto e ciononostante, era pure preoccupata per gli effetti sulle persone dell’«alta velocità delle macchine», e temeva di essere investita o di fare incidenti. Al crepuscolo della Belle Époque, Parigi era comunque una città su ruote: l’omnibus a cavallo completò la sua ultima corsa nel 1913, lo stesso anno in cui il servizio di nettezza urbana cominciò a usare gli autofurgoni. Ma ci fu un mezzo, in particolare, che suscitò illusione, paura e perplessità: la metropolitana, le métro. Se molti parigini approfittavano dei momenti di ozio per uscire dalla città, sempre più stranieri giungevano a visitarla. Le esposizioni universali divennero la principale attrazione di Parigi: 23 milioni di persone parteciparono a quella del 1889, in cui venne aperta al pubblico la torre Eiffel, e 48 milioni a quella del 1900. Per far fronte a un turismo di tale mole, tra un’esposizione e l’altra furono ampliati hotel come il Ritz e le stazioni dei treni. Parigi allargava la sua fama come meta turistica. La mostra vuole essere una raccolta storica fotografica che ci presenta in modo inedito la Parigi della ''Belle Époque”.
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