Nidaa Badwan. Cento giorni di solitudine
![© Nidaa Badwan © Nidaa Badwan](http://www.arte.it/foto/600x450/b7/61079-Nidaa_Badwan_Villa_Bertelli.jpg)
© Nidaa Badwan
Dal 08 Marzo 2017 al 20 Aprile 2017
Forte dei Marmi | Lucca
Luogo: Villa Bertelli
Indirizzo: via Giuseppe Mazzini 200
Telefono per informazioni: +39 0584 787251
Sito ufficiale: http://www.villabertelli.it
«Perché metti il rossetto? Perchè porti quei pantaloni larghi? Devi indossare il velo non quel cappello colorato di lana. Sei strana, chi sei?».
«Un’artista».
«Che vuol dire? Che cos’è un’artista? E soprattutto: che cos’è un’artista donna?».
A Forte dei Marmi, nell'ottocentesca Villa Bertelli, l'Otto Marzo si tinge di solidarietà, ospitando la bellissima mostra fotografica di Nidaa Badwan icona ed artista palestinese che il 19 novembre del 2013 ho chiuso la porta della camera, della sua camera, e non è più uscita per 14 mesi.
Il giorno prima i miliziani di Hamas l'avevano fermata.
Da questi giorni di chiusura, di lotta pacifica, di dramma e di riflessione, è nata la mostra "Cento giorni di solitudine" che, allestita per la prima volta in esclusiva mondiale alla Galleria Civica Moca, l'8 marzo arriverà a Forte dei Marmi con le sue foto uniche: un racconto inedito di solitudine e "rivoluzione" al femminile.
Se è facile pensare che per il titolo si prenda spunto dal capolavoro di Gabriel Garcia Marquez, lo è altrettanto immaginare “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf dove per le donne, poiché all’interno della casa era loro precluso un spazio fisico dove potersi dedicare all’arte, la stanza assumeva metaforicamente un ambiente intimo, sinonimo di libertà, di indipendenza economica ed intellettuale, che è ciò che alla fine è richiesto per il concepimento e realizzazione di un’opera.
L’artista palestinese Nidaa Badwan si chiuse in una stanza, la sua camera, e ci rimase quattordici mesi, per protestare contro i miliziani di Hamas che l’avevano fermata apostrofando il suo abbigliamento troppo “colorato”. Nella stanza chiusa, solo all’apparenza, entrano un tripudio di colori e luci che aprono lo spaccato su una vita quotidiana, fatta di gesti, come fare un caffè, sbucciare cipolle, cucire, mai banali perché l’artista con suoi scatti riesce a svincolarli da una realtà temporale esterna e rimane forte l’invito allo spettatore a farne parte.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna