Della bellezza e di altri demoni
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Ozmo, Apoxyomenos pixelated
Dal 11 Dicembre 2021 al 30 Gennaio 2022
Pietrasanta | Lucca
Luogo: The Project Space – ex Marmi
Indirizzo: Via Nazario Sauro 54
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 fino alle 19.30
Curatori: Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini
Costo del biglietto: Ingresso libero con obbligo di Green pass
Telefono per informazioni: +39 3334191734
E-Mail info: info@theprojectspace.it
Si apre a Pietrasanta (Lu) sabato 11 dicembre – vernissage ore 17 – presso lo spazio espositivo The Project Space – ex Marmi via Nazario Sauro 52, la mostra “Della bellezza e di altri demoni” con le fotografie di Giovanni Ricci-Novara e i dipinti di Ozmo, alias Gionata Gesi che in occasione del vernissage si cimenterà in una performance pittorica su marmo nero. La mostra, a cura di Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini mette a confronto due artisti, un fotografo affermato e un'artista acclamato di street art, che indagano l'arte da due prospettive molto differenti ma con un punto di contatto: la rappresentazione dei capolavori artistici del passato e del presente. Sei fotografie e cinque dipinti costituiscono un percorso espositivo affascinante e concettualmente spiazzante dove gli artisti si confrontano con il passato e lo piegano nei loro rispettivi linguaggi. Basti pensare all'immagine di Ricci-Novara dal titolo “Senza pietà” che rivisita il capolavoro di Michelangelo.
“La scelta della Pietà – suggerisce il fotografo -, un’icona della cultura cristiano-cattolica, non va quindi intesa come premeditato intento provocatorio e blasfemo, ma come il tentativo di dimostrare che il significato delle cose è sempre in bilico. L’inserimento o la soppressione di un dettaglio può stravolgerne radicalmente il senso”. Sempre di Ricci-Novara non potevano mancare i riferimenti ai volti bendati di Mitoraj con il quale il fotografo ha avuto una importante e proficua collaborazione. Con Ozmo il classico si decompone, prende altre strade, si inerpica nella sperimentazione cromatica, sintesi di un artista che è nato con la street art ma che ha saputo mantenere salde radici stilistiche maturate all'Accademia di Belle Arti di Firenze.“Due artisti colti - spiegano i curatori Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini - riuniti con le loro opere a Pietrasanta, patria dell’homo faber e fucina di bellezza in forma solida, che fanno della pittura e della fotografia strumenti di indagine dell’esistente e dell’atto di guardare e di riflessione metalinguistica, scandagliando con i rispettivi media, le declinazioni della bellezza. Ricci-Novara e Ozmo, testimoniano in maniera evidente – proseguono - come anche il medium tecnologico, che “scrive con la luce”, diventi un agile pennello per illustrare aspetti della bellezza insondabili dal semplice sguardo e come anche le dinamiche espressive originariamente più militanti e iconoclaste della pittura (la street art), sappiano dialogare in maniera peculiare, con l’armonia della composizione e della forma. La bellezza e il concetto di classico, continuano ad alimentare il nostro sguardo e la nostra mente e fungono da baluardo difensivo contro la pervasiva pioggia di immagini destituite di fondamento, caratteristica della nostra epoca; in questo preciso snodo concettuale, come dimostrano gli artisti con le loro opere, la dimensione estetica, diventa etica”, concludono i due curatori.
La mostra “Della bellezza e di altri demoni”, di Giovanni Ricci-Novara e Ozmo, curata da Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini, è organizzata da The Project Space Pietrasanta in collaborazione con Etra Galleria Tommasi ed Enoteca Marcucci, Fucina d'Arte.
“La scelta della Pietà – suggerisce il fotografo -, un’icona della cultura cristiano-cattolica, non va quindi intesa come premeditato intento provocatorio e blasfemo, ma come il tentativo di dimostrare che il significato delle cose è sempre in bilico. L’inserimento o la soppressione di un dettaglio può stravolgerne radicalmente il senso”. Sempre di Ricci-Novara non potevano mancare i riferimenti ai volti bendati di Mitoraj con il quale il fotografo ha avuto una importante e proficua collaborazione. Con Ozmo il classico si decompone, prende altre strade, si inerpica nella sperimentazione cromatica, sintesi di un artista che è nato con la street art ma che ha saputo mantenere salde radici stilistiche maturate all'Accademia di Belle Arti di Firenze.“Due artisti colti - spiegano i curatori Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini - riuniti con le loro opere a Pietrasanta, patria dell’homo faber e fucina di bellezza in forma solida, che fanno della pittura e della fotografia strumenti di indagine dell’esistente e dell’atto di guardare e di riflessione metalinguistica, scandagliando con i rispettivi media, le declinazioni della bellezza. Ricci-Novara e Ozmo, testimoniano in maniera evidente – proseguono - come anche il medium tecnologico, che “scrive con la luce”, diventi un agile pennello per illustrare aspetti della bellezza insondabili dal semplice sguardo e come anche le dinamiche espressive originariamente più militanti e iconoclaste della pittura (la street art), sappiano dialogare in maniera peculiare, con l’armonia della composizione e della forma. La bellezza e il concetto di classico, continuano ad alimentare il nostro sguardo e la nostra mente e fungono da baluardo difensivo contro la pervasiva pioggia di immagini destituite di fondamento, caratteristica della nostra epoca; in questo preciso snodo concettuale, come dimostrano gli artisti con le loro opere, la dimensione estetica, diventa etica”, concludono i due curatori.
La mostra “Della bellezza e di altri demoni”, di Giovanni Ricci-Novara e Ozmo, curata da Annalisa Bugliani e Alessandro Romanini, è organizzata da The Project Space Pietrasanta in collaborazione con Etra Galleria Tommasi ed Enoteca Marcucci, Fucina d'Arte.
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