3x3. Chiara Dynys. Sergio Lombardo. Michelangelo Pistoletto

3x3. Chiara Dynys. Sergio Lombardo. Michelangelo Pistoletto
Dal 09 Agosto 2014 al 30 Settembre 2014
Pietrasanta | Lucca
Luogo: Eduardo Secci Contemporary
Indirizzo: via Stagio Stagi 38
Orari: da martedì a domenica 10:30-13 / 17-00
Telefono per informazioni: +39 339 5361117
E-Mail info: pietrasanta@eduardosecci.com
Sito ufficiale: http://www.eduardosecci.com
Il terzo appuntamento della rassegna 3x3 mette in mostra tre artisti che lavorano sul concetto di visione del reale partendo da istanze diverse e raggiungendo esiti molto personali e caratterizzanti.
Un reale storicizzato e cristallizzato nel gesto, un reale del quotidiano costantemente riattualizzato tramite la partecipazione attiva dello spettatore, e un reale costantemente duplicato, sono le diverse strade percorse da Sergio Lombardo, Michelangelo Pistoletto, Chiara Dynys e che trovano in mostra un territorio comune di scambio e riflessione.
SERGIO LOMBARDO (Roma, 1939)
Artista romano del gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, nei primi anni ’60 realizzò i famosi ‘Gesti tipici’, ciclo di opere in cui egli ha dipinto i più importanti personaggi politici dell’epoca: J. F. Kennedy, M. L. King, C. De Gaulle, E. Mattei e molti altri. La storia che si fa segno e viene innalzata al livello di icona ed allo stesso tempo ridotta a solo gesto. La politica mondiale contenuta in una silhouette nera su fondo bianco. Sagome eloquenti, visioni estremamente semplificate e riconoscibili di un reale storico, di un passato di cui siamo eredi.
MICHELANGELO PISTOLETTO (Biella, 1933)
Protagonista negli anni ’60 dell’Arte Povera; molte le innovazioni artistiche che ha sperimentato negli anni. A partire dai celebri ‘Quadri Specchianti’ egli ha ribaltato la concezione tradizionale di prospettiva finendo per includere lo spettatore nell’opera e rendendo costantemente reale e presente ciò che essa rappresenta. L’azione conclusa nella visione, un tempo chiusa in sé, si apre quindi ad infinite possibilità mettendosi in relazione con il suo pubblico che diventa esso stesso protagonista dell’opera.
CHIARA DYNYS (Mantova, 1958)
Artista poliedrica, ha incentrato la propria ricerca artistica sui processi cognitivi e le relazioni molteplici fra l’opera, l’ambiente e lo spettatore. Porta in mostra la serie di lavori dal titolo ‘Duale’ con i quali indaga il rapporto ‘a due’ tra lo spettatore e l’opera, tra il soggetto e l’oggetto, innescato attraverso il tema del doppio. Due, infatti, sono sempre i soggetti fotografati dall’artista ed inseriti nella cornice aggettante in plexiglass ed essi si sfaccettano continuamente dietro ad una superficie lenticolare. Chiara Dynys ci presenta sempre una visione duplicata del reale, che scompare e ricompare a seconda del nostro sguardo, oppure che include in se’ due concetti opposti, o ancora con superfici lucide che ci offrono il nostro alter ego.
Un reale storicizzato e cristallizzato nel gesto, un reale del quotidiano costantemente riattualizzato tramite la partecipazione attiva dello spettatore, e un reale costantemente duplicato, sono le diverse strade percorse da Sergio Lombardo, Michelangelo Pistoletto, Chiara Dynys e che trovano in mostra un territorio comune di scambio e riflessione.
SERGIO LOMBARDO (Roma, 1939)
Artista romano del gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, nei primi anni ’60 realizzò i famosi ‘Gesti tipici’, ciclo di opere in cui egli ha dipinto i più importanti personaggi politici dell’epoca: J. F. Kennedy, M. L. King, C. De Gaulle, E. Mattei e molti altri. La storia che si fa segno e viene innalzata al livello di icona ed allo stesso tempo ridotta a solo gesto. La politica mondiale contenuta in una silhouette nera su fondo bianco. Sagome eloquenti, visioni estremamente semplificate e riconoscibili di un reale storico, di un passato di cui siamo eredi.
MICHELANGELO PISTOLETTO (Biella, 1933)
Protagonista negli anni ’60 dell’Arte Povera; molte le innovazioni artistiche che ha sperimentato negli anni. A partire dai celebri ‘Quadri Specchianti’ egli ha ribaltato la concezione tradizionale di prospettiva finendo per includere lo spettatore nell’opera e rendendo costantemente reale e presente ciò che essa rappresenta. L’azione conclusa nella visione, un tempo chiusa in sé, si apre quindi ad infinite possibilità mettendosi in relazione con il suo pubblico che diventa esso stesso protagonista dell’opera.
CHIARA DYNYS (Mantova, 1958)
Artista poliedrica, ha incentrato la propria ricerca artistica sui processi cognitivi e le relazioni molteplici fra l’opera, l’ambiente e lo spettatore. Porta in mostra la serie di lavori dal titolo ‘Duale’ con i quali indaga il rapporto ‘a due’ tra lo spettatore e l’opera, tra il soggetto e l’oggetto, innescato attraverso il tema del doppio. Due, infatti, sono sempre i soggetti fotografati dall’artista ed inseriti nella cornice aggettante in plexiglass ed essi si sfaccettano continuamente dietro ad una superficie lenticolare. Chiara Dynys ci presenta sempre una visione duplicata del reale, che scompare e ricompare a seconda del nostro sguardo, oppure che include in se’ due concetti opposti, o ancora con superfici lucide che ci offrono il nostro alter ego.
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