Yeast – Human Biodiversity
Dal 28 Giugno 2022 al 18 Settembre 2022
Lecce
Luogo: Museo Castromediano di Lecce / Castello di Accadia, Foggia
Indirizzo: Sedi varie
Sito ufficiale: http://www.yeastories.it
Un lungo viaggio nell’enogastronomia, intesa come pratica che trasforma i prodotti della terra in identità di geografie e visioni antropologiche, caratterizza il nuovo progetto dei fotografi Flavio & Frank, con il supporto del filmaker Gabriele Surdo per la parte legata all’audiovisivo. Sarà presentato al Museo Castromediano di Lecce questo nuovo progetto, sostenuto da Teatro Pubblico Pugliese e Banca Popolare Pugliese, che racconta una Puglia lontana dagli stereotipi modaioli e vacanzieri. È stato scelto il Castromediano come trampolino di lancio del progetto poiché nelle sue attitudini primarie ingloba proprio questo genere di ricerche, che guardano all’essenza del territorio ma con un approccio estremamente legato alla contemporaneità e ai suoi linguaggi, come il design e la fotografia. Yeast è, dunque, l’essenza della Puglia. È così che i tre creativi sono partiti dalle visioni delle persone, per passare alla biodiversità agricola e paesaggistica della nostra regione, per giungere alla biodiversità umana. Oltre cinquanta volti diversi, caratteri diversi, storie di vita diverse, che fanno parte di un tutto: la Puglia di oggi. E la rendono quel Sud del Sud in cui, quando tutto sembra già detto, ci si accorge che non si è scoperto ancora nulla.
Chi sono le persone ritratte protagoniste del libro fotografico omonimo? Protagonisti silenziosi dunque allevatori, panettieri, cuochi, albergatori, contadini: sono i guardiani della Puglia contemporanea, coloro che preservano la biodiversità e la sostenibilità, ricercatori impazienti, sperimentatori indefessi, pensatori sempre radicali che fanno del territorio uno spazio in cui preservare il passato e al contempo un trampolino verso il futuro e la multiculturalità, come Paolo Belloni, che a Cisternino ha ideato e cura i Giardini di Pomona, un enorme parco in cui coltiva centinaia di specie vegetali; o don Pasta, food performer, oppure il cuoco-contadino Peppe Zullo. 54 storie sono protagoniste di Yeast, mentre ci sarà un’installazione visitabile per due mesi dal 28 giugno al Museo Castromediano, successivamente sarà spostata ad Accadia, nel foggiano. Quest’ opera è stata ideata dagli architetti Valari ed è stata realizzata da Officine Tamborrino, azienda leader del design con sede in Puglia.
Se il concetto di biodiversità è il fulcro dell’iniziativa, si è scelto di rappresentarlo attraverso un elemento di design semplice, immediato, universale, e al contempo molto personale ed intimo come la sedia.
La collezione di sedie selezionate proviene dai luoghi di produzione dei protagonisti di Yeast Stories e racconta una moltitudine di diversità, che raccolte intorno ad un tavolo circolare, creano quello spazio di convivialità, come profonda espressione della tradizione locale.
Anche il tavolo circolare in metallo è su progetto di Valari ( Federica Russo e Nicolò Lewanski) attraverso un percorso di production design condiviso con i fondatori di Yeast, prodotto e allestito da Licio Tamborrino di Officine Tamborrino e direttore di Scaff System, insieme alle sorelle Giusy e Annamaria. “Abbiamo condiviso a pieno il progetto di Yeast Stories, consideriamo la biodiversità un concetto molto attuale ed estremamente importante – precisano i due architetti. Nel tradurlo nel nostro campo, lo spazio fisico, abbiamo cercato un dispositivo architettonico, The Chair-Biodiversity, e usato il tavolo circolare come scenario condiviso continuo e senza differenze, posto come limite a definire al suo centro un pezzo di territorio, un accumulo di terra rossa rappresentativo di un immaginario luogo in Puglia”.
Per tutta l’estate ci sarà un'istallazione video a tema "Yeast" che sarà proiettata in oltre cinquanta musei aderenti alle reti Alt Apulia e Salento della Regione Puglia e biblioteche del sistema bibliotecario nazionale.
Yeast Photo Festival è anche un progetto culturale che fonde la fotografia e le arti visive con il cibo, inaugurerà a Matino (LE) il 23 luglio e sarà attivo per tutta l’estate fino al 18 settembre.
Nasce dalla collaborazione tra Besafe e ONTHEMOVE (associazione culturale che dal 2011 organizza il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move, oggi punto di riferimento internazionale) con l'obiettivo di indagare e promuovere un rinnovato rapporto uomo-ambiente attraverso il linguaggio della fotografia e delle arti visive e un futuro in cui l'uomo ritrova la sua dimensione nel profondo rispetto dell'ambiente in cui vive ed opera.
L’evento ospiterà al suo interno il materiale (fotografico e video) già realizzato nell’ambito di Yeast Human Biodiversity (https://www.yeastories.it/) oltre che alle altre esposizioni selezionate dalla direzione artistica, la curatrice tedesca Edda Farhenorst, già direttrice artistica del prestigioso festival internazionale Horizonte Zingst.
Le mostre si comporranno di progetti che spaziano dalla fotografia ad altri multimedia per contribuire alle riflessioni contemporanee sullo stato dell’umanità e del nostro pianeta.
Chi sono le persone ritratte protagoniste del libro fotografico omonimo? Protagonisti silenziosi dunque allevatori, panettieri, cuochi, albergatori, contadini: sono i guardiani della Puglia contemporanea, coloro che preservano la biodiversità e la sostenibilità, ricercatori impazienti, sperimentatori indefessi, pensatori sempre radicali che fanno del territorio uno spazio in cui preservare il passato e al contempo un trampolino verso il futuro e la multiculturalità, come Paolo Belloni, che a Cisternino ha ideato e cura i Giardini di Pomona, un enorme parco in cui coltiva centinaia di specie vegetali; o don Pasta, food performer, oppure il cuoco-contadino Peppe Zullo. 54 storie sono protagoniste di Yeast, mentre ci sarà un’installazione visitabile per due mesi dal 28 giugno al Museo Castromediano, successivamente sarà spostata ad Accadia, nel foggiano. Quest’ opera è stata ideata dagli architetti Valari ed è stata realizzata da Officine Tamborrino, azienda leader del design con sede in Puglia.
Se il concetto di biodiversità è il fulcro dell’iniziativa, si è scelto di rappresentarlo attraverso un elemento di design semplice, immediato, universale, e al contempo molto personale ed intimo come la sedia.
La collezione di sedie selezionate proviene dai luoghi di produzione dei protagonisti di Yeast Stories e racconta una moltitudine di diversità, che raccolte intorno ad un tavolo circolare, creano quello spazio di convivialità, come profonda espressione della tradizione locale.
Anche il tavolo circolare in metallo è su progetto di Valari ( Federica Russo e Nicolò Lewanski) attraverso un percorso di production design condiviso con i fondatori di Yeast, prodotto e allestito da Licio Tamborrino di Officine Tamborrino e direttore di Scaff System, insieme alle sorelle Giusy e Annamaria. “Abbiamo condiviso a pieno il progetto di Yeast Stories, consideriamo la biodiversità un concetto molto attuale ed estremamente importante – precisano i due architetti. Nel tradurlo nel nostro campo, lo spazio fisico, abbiamo cercato un dispositivo architettonico, The Chair-Biodiversity, e usato il tavolo circolare come scenario condiviso continuo e senza differenze, posto come limite a definire al suo centro un pezzo di territorio, un accumulo di terra rossa rappresentativo di un immaginario luogo in Puglia”.
Per tutta l’estate ci sarà un'istallazione video a tema "Yeast" che sarà proiettata in oltre cinquanta musei aderenti alle reti Alt Apulia e Salento della Regione Puglia e biblioteche del sistema bibliotecario nazionale.
Yeast Photo Festival è anche un progetto culturale che fonde la fotografia e le arti visive con il cibo, inaugurerà a Matino (LE) il 23 luglio e sarà attivo per tutta l’estate fino al 18 settembre.
Nasce dalla collaborazione tra Besafe e ONTHEMOVE (associazione culturale che dal 2011 organizza il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move, oggi punto di riferimento internazionale) con l'obiettivo di indagare e promuovere un rinnovato rapporto uomo-ambiente attraverso il linguaggio della fotografia e delle arti visive e un futuro in cui l'uomo ritrova la sua dimensione nel profondo rispetto dell'ambiente in cui vive ed opera.
L’evento ospiterà al suo interno il materiale (fotografico e video) già realizzato nell’ambito di Yeast Human Biodiversity (https://www.yeastories.it/) oltre che alle altre esposizioni selezionate dalla direzione artistica, la curatrice tedesca Edda Farhenorst, già direttrice artistica del prestigioso festival internazionale Horizonte Zingst.
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