Worldview: Antropologia dell’eco-visione
Dal 26 Febbraio 2021 al 18 Marzo 2021
Lecce
Luogo: Fondazione Palmieri
Indirizzo: Vico Dei Sotterranei
Orari: Dal Lunedì al Venerdì: 16:00-20:00. Mattina: 11:00-13:00 solo su appuntamento
Curatori: Rose e Dores Sacquegna
Enti promotori:
- Patrocinio del Comune di Lecce - Assessorato alla Cultura
Telefono per informazioni: +39 349 37 20 659
E-Mail info: primopianogallery@gmail.com
Si inaugura venerdì 26 FEBBRAIO ore 18,00 alla presenza del Sindaco di Lecce, On. Carlo Salvemini e dell’Assessore alla Cultura, On. Fabiana Cicirillo, il progetto di ricerca e mostra d’arte contemporanea
“Worldview: Antropologia dell’eco-visione”, con la cura di Dores e Rose Sacquegna e organizzato da Primo Piano LivinGallery | Progetti & Servizi per l’Arte Contemporanea , in partnership con la Fondazione Ionion Center For Arts And Culture di Kefalonia, presso la Fondazione Palmieri a Lecce.
Worldview è una visione globale che unisce in maniera corale, istituzioni, artisti, curatori, attivisti, registi, dall’Europa all’America, dall’Asia all’Australia, dal Brasile al Medio Oriente, con la mission, di testimoniare – attraverso il filtro dell’arte - l'interferenza che l'attività umana ha prodotto sui cicli naturali del pianeta, proponendo una riflessione sull'impatto della nostra specie sulla Terra, più che mai attuale nel momento di una pandemia globale e che mette fortemente in discussione l'equilibrio instabile tra uomo e natura.
Nature-Naturans, Sostenibilità-Adattamento, Cambiamento-Coesistenza, sono solo alcuni dei concetti sviscerati nell’evento programmato. Educare allo sviluppo eco-sostenibile, alla riduzione del consumo di materiale plastico, proporre processi di cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita è l’intento che muove il progetto che mobilita cittadini, artisti, attivisti, curatori, figure professionali ad un impegno sociale condiviso in favore della tutela ambientale, partendo da una isola alla volta. In anteprima nazionale, un esempio virtuoso è quello di KEFALONIA PLASTIC FREE, iniziato in Grecia nel 2013, dall’artistaeco-femminista americana PAM LONGOBARDI (New Jersey, 1958), e dalla sua squadra Drifters Project - che si occupa di esaminare, documentare, raccogliere e identificare le prove del crimine di inquinamento da plastica – e supportato tra gli altri dall’organizzazione mondiale di Plastic Pollution Coalition.
Pam Longobardi vive ad Atlanta dal 1970. Figlia di un bagnino biochimico oceanico della Union Carbide e della campionessa di immersioni dello Stato del Delaware, Pam è collegata all’acqua sin dalla tenera età. Con Drifters Project, entità collaborativa globale, si centralizza la figura dell’artista come operatore culturale-attivista-ricercatore. Tra i vari progetti ha partecipato alla spedizione GYRE nel 2013 nelle remote aree costiere dell'Alaska ed è stata protagonista di un film della National Geographic.
Vincitrice del Premio Hudgens - il più prestigioso premio assegnato ad un artista in Nord America – la Longobardi è presente nelle pubblicazioni della National Geographic, Sierra Magazine, Weather Channel e in mostre e collezioni museali internazionali. È parte del “Oceanic Society’s Artist In Nature” e Professoressa distinta e Onoraria presso la Georgia State University.
Oltre alla Longobardi, si sono mobilitati in terra greca, la curatrice francese Sarina Basta, la direttrice della Fondazione Ionion Center di Kefalonia, Sophie Giannakis-Kagadis la performer e attivista americana Susan Knippenberg e Dores Sacquegna (co-curatrice della mostra in corso).
Tra installazioni, fotografia, pittura e tecniche multimediali le opere dell’artista Cileno e residente a Milano, Hérnan Pitto Bellocchio (di cui si ricorda la presenza per il suo intervento alla stazione di benzina a Gagliano del Capo durante la sua residenza artistica nel 2020) e qui presente con nuove opere, di cui una di esse rende omaggio alla città di Lecce, l’artista Cipriota AristiHadjisavva, gli artisti francesi Yann Jettain e Timothée Peignier, l’artista svizzera Brigitte Müller Hunziker, il brasiliano Luciano Fonseca Pinheiro, il venezuelano Alberto Riera, la giapponese Tomomi Sato, l’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, l’artista olandese e residente in Australia Nel Ten Wolde e gli artisti italiani Luca Bray, bresciano residente a Lecce, Luisa Elia, salentina che vive ed opera tra Milano e il Salento e Raffaele Quida, leccese, presente anche con una opera video.
Completa la mostra la rassegna di video arte e short films di: Nathaniel Cas Ancheta curatore-artista americano, del duo francese Nancy & Philip Barwell, della filmaker turca Irem Coban, del trio performativo italiano Gruppo Sinestetico, della regista americana Kacie Lees, della filmaker croata Tanja Ravlic.
In performance, Massimiliano Manieri in collaborazione con Mafalda Greco per “WAP II ovvero World After Plastics / il mondo dopo la plastica: Il respiro di un uomo libero”, al suo secondo atto ( il primo è stato presso Castel Dell’Ovo a Napoli nel 2020). L’azione evidenzia il patimento dell’essere umano nei confronti di una civiltà inquinata dalla plastica. Manieri è nato nel 1968 a Copertino (Lecce), poeta, performer e artista visuale, espone a livello nazionale e internazionale. Opera con la Primo Piano LivinGallery dal 2008.
Inaugurazione Venerdì 26 Febbraio ore: 18:00
“Worldview: Antropologia dell’eco-visione”, con la cura di Dores e Rose Sacquegna e organizzato da Primo Piano LivinGallery | Progetti & Servizi per l’Arte Contemporanea , in partnership con la Fondazione Ionion Center For Arts And Culture di Kefalonia, presso la Fondazione Palmieri a Lecce.
Worldview è una visione globale che unisce in maniera corale, istituzioni, artisti, curatori, attivisti, registi, dall’Europa all’America, dall’Asia all’Australia, dal Brasile al Medio Oriente, con la mission, di testimoniare – attraverso il filtro dell’arte - l'interferenza che l'attività umana ha prodotto sui cicli naturali del pianeta, proponendo una riflessione sull'impatto della nostra specie sulla Terra, più che mai attuale nel momento di una pandemia globale e che mette fortemente in discussione l'equilibrio instabile tra uomo e natura.
Nature-Naturans, Sostenibilità-Adattamento, Cambiamento-Coesistenza, sono solo alcuni dei concetti sviscerati nell’evento programmato. Educare allo sviluppo eco-sostenibile, alla riduzione del consumo di materiale plastico, proporre processi di cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita è l’intento che muove il progetto che mobilita cittadini, artisti, attivisti, curatori, figure professionali ad un impegno sociale condiviso in favore della tutela ambientale, partendo da una isola alla volta. In anteprima nazionale, un esempio virtuoso è quello di KEFALONIA PLASTIC FREE, iniziato in Grecia nel 2013, dall’artistaeco-femminista americana PAM LONGOBARDI (New Jersey, 1958), e dalla sua squadra Drifters Project - che si occupa di esaminare, documentare, raccogliere e identificare le prove del crimine di inquinamento da plastica – e supportato tra gli altri dall’organizzazione mondiale di Plastic Pollution Coalition.
Pam Longobardi vive ad Atlanta dal 1970. Figlia di un bagnino biochimico oceanico della Union Carbide e della campionessa di immersioni dello Stato del Delaware, Pam è collegata all’acqua sin dalla tenera età. Con Drifters Project, entità collaborativa globale, si centralizza la figura dell’artista come operatore culturale-attivista-ricercatore. Tra i vari progetti ha partecipato alla spedizione GYRE nel 2013 nelle remote aree costiere dell'Alaska ed è stata protagonista di un film della National Geographic.
Vincitrice del Premio Hudgens - il più prestigioso premio assegnato ad un artista in Nord America – la Longobardi è presente nelle pubblicazioni della National Geographic, Sierra Magazine, Weather Channel e in mostre e collezioni museali internazionali. È parte del “Oceanic Society’s Artist In Nature” e Professoressa distinta e Onoraria presso la Georgia State University.
Oltre alla Longobardi, si sono mobilitati in terra greca, la curatrice francese Sarina Basta, la direttrice della Fondazione Ionion Center di Kefalonia, Sophie Giannakis-Kagadis la performer e attivista americana Susan Knippenberg e Dores Sacquegna (co-curatrice della mostra in corso).
Tra installazioni, fotografia, pittura e tecniche multimediali le opere dell’artista Cileno e residente a Milano, Hérnan Pitto Bellocchio (di cui si ricorda la presenza per il suo intervento alla stazione di benzina a Gagliano del Capo durante la sua residenza artistica nel 2020) e qui presente con nuove opere, di cui una di esse rende omaggio alla città di Lecce, l’artista Cipriota AristiHadjisavva, gli artisti francesi Yann Jettain e Timothée Peignier, l’artista svizzera Brigitte Müller Hunziker, il brasiliano Luciano Fonseca Pinheiro, il venezuelano Alberto Riera, la giapponese Tomomi Sato, l’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, l’artista olandese e residente in Australia Nel Ten Wolde e gli artisti italiani Luca Bray, bresciano residente a Lecce, Luisa Elia, salentina che vive ed opera tra Milano e il Salento e Raffaele Quida, leccese, presente anche con una opera video.
Completa la mostra la rassegna di video arte e short films di: Nathaniel Cas Ancheta curatore-artista americano, del duo francese Nancy & Philip Barwell, della filmaker turca Irem Coban, del trio performativo italiano Gruppo Sinestetico, della regista americana Kacie Lees, della filmaker croata Tanja Ravlic.
In performance, Massimiliano Manieri in collaborazione con Mafalda Greco per “WAP II ovvero World After Plastics / il mondo dopo la plastica: Il respiro di un uomo libero”, al suo secondo atto ( il primo è stato presso Castel Dell’Ovo a Napoli nel 2020). L’azione evidenzia il patimento dell’essere umano nei confronti di una civiltà inquinata dalla plastica. Manieri è nato nel 1968 a Copertino (Lecce), poeta, performer e artista visuale, espone a livello nazionale e internazionale. Opera con la Primo Piano LivinGallery dal 2008.
Inaugurazione Venerdì 26 Febbraio ore: 18:00
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