Turcherie. Suggestioni dell’arte ottomana a Genova

Turcherie. Suggestioni dell’arte ottomana a Genova, Palazzo Bianco, Genova
Dal 03 Ottobre 2014 al 18 Gennaio 2015
Genova
Luogo: Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
Indirizzo: via Garibaldi 11
Orari: da martedì a venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19
Costo del biglietto: intero € 9, ridotto € 7. Biglietto Cumulativo Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco e Palazzo Lomellino € 10
Telefono per informazioni: +39 010 2759185
E-Mail info: webmastermusei@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.palazzobianco.museidigenova.it
La mostra presenta un nutrito gruppo di ceramiche liguri del XVI, XVII e XVIII secolo, di collezioni pubbliche e private, che costituiscono una testimonianza importante dei rapporti che continuano a intercorrere tra la Repubblica di Genova e l’Impero Ottomano in epoca moderna.
Malgrado la perdita delle colonie e una certa contrazione delle attività commerciali intorno alla fine del XV secolo, in Liguria i prodotti dell’arte ottomana sono ben conosciuti ed esercitano un fascino indiscutibile, come rivelano i decori della maiolica di produzione locale.
Oltre ai molteplici motivi mutuati dalla splendida ceramica ottomana di Iznik, innumerevoli figure di Turchi popolano il vasellame destinato alle dimore aristocratiche genovesi, alludendo ad una realtà in cui Genova e Istanbul erano unite da un filo continuo di commerci, ambascerie, rapporti politici e diplomatici.
Un flusso ininterrotto di merci, ma anche e soprattutto di cultura, di opere d’arte, di linguaggi, di immagini che hanno contribuito in modo determinante a costruire la realtà odierna.
Malgrado la perdita delle colonie e una certa contrazione delle attività commerciali intorno alla fine del XV secolo, in Liguria i prodotti dell’arte ottomana sono ben conosciuti ed esercitano un fascino indiscutibile, come rivelano i decori della maiolica di produzione locale.
Oltre ai molteplici motivi mutuati dalla splendida ceramica ottomana di Iznik, innumerevoli figure di Turchi popolano il vasellame destinato alle dimore aristocratiche genovesi, alludendo ad una realtà in cui Genova e Istanbul erano unite da un filo continuo di commerci, ambascerie, rapporti politici e diplomatici.
Un flusso ininterrotto di merci, ma anche e soprattutto di cultura, di opere d’arte, di linguaggi, di immagini che hanno contribuito in modo determinante a costruire la realtà odierna.
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