Festival della Comunicazione 2016 - Mostre
Dal 08 Settembre 2016 al 11 Dicembre 2016
Camogli | Genova
Luogo: Sala Consiliare del Comune di Camogli
Indirizzo: via XX Settembre 1
Enti promotori:
- Comune di Camogli
- Regione Liguria
Sito ufficiale: http://www.festivalcomunicazione.it/
Il Festival della Comunicazione rende omaggio al suo ispiratore con una mostra appositamente ideata per la manifestazione dall’artista Tullio Pericoli: “Quanti ritratti, caro Umberto”, realizzata grazie anche al contributo di Costa Crociere e Lottomatica. L’esposizione, che sarà inaugurata giovedì 8 settembre durante la prima giornata del festival e proseguirà fino all’11 dicembre nella Sala Consiliare del Comune di Camogli, permetterà al pubblico di vedere – in molti casi, per la prima volta – disegni, schizzi, giochi (di entrambi) e lettere in cui, nel corso degli anni, Tullio Pericoli ha raffigurato Umberto Eco. In mostra, quasi un centinaio di ritratti, da quelli ufficiali, apparsi sulle copertine e sui giornali, a quelli fatti per gioco e per scherzo, nei momenti privati di un lungo rapporto di stima e affetto.
«La nostra amicizia ha quasi una data di nascita, che ho ritrovato in una lettera del 14 giugno 1977» ricorda Tullio Pericoli, cui Umberto Eco scriveva per chiedere l’originale di una vignetta apparsa nell’allora rubrica a fumetti del Corriere della Sera Tutti da Fulvia sabato sera. Dopo quella vignetta, che ritraeva il grande semiologo nel salotto colto di un’immaginaria padrona di casa chiamata Fulvia, l’artista ha riprodotto le sembianze di Eco moltissime altre volte. «La sua faccia era, per me, un esperimento continuo e lui lo sapeva, infatti quando si tagliava la barba mi chiedeva quasi scusa. Mi ricordo addirittura che in una sera di Capodanno gli ho rifatto la barba – se l’era tagliata – con un tappo di champagne carbonizzato, perché senza barba, non riuscivo neanche a guardarlo. Poi se l’è fatta ricrescere».
Tullio Pericoli: Pittore, grafico e disegnatore, è maestro del paesaggio e del ritratto. Ha collaborato al quotidiano Il Giorno con disegni che hanno accompagnato racconti di Calvino, Primo Levi, Gadda, Soldati. I suoi disegni sono comparsi sui più importanti giornali italiani e stranieri, dal New Yorker alla Frankfurter Allgemeine, dalla New York Review of Books, al Guardian e all’El Pais. Dal 1984 collabora con La Repubblica. Le sue opere sono state oggetto di numerosi volumi e di mostre tenute in Italia e all’estero. Tra i suoi libri Il tavolo del re (Prestel, 1993), Dreamscapes (Rizzoli, 2001), L’anima del volto (Bompiani, 2005), I Ritratti (Adelphi, 2002 e 2009), I Paesaggi (Adelphi, 2013), Pensieri della mano (Adelphi, 2014), Storie della mia matita, (Henry Beyle, 2015), Piccolo teatro (Adelphi, 2016).
La mostra è a ingresso libero.
Date: 8 settembre – 11 dicembre 2016
Luogo: Sala Consiliare del Comune di Camogli
La Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti partecipa alla terza edizione del Festival della Comunicazione di Camogli (8-9-10-11settembre 2016)con la mostra La rete dell’arte nella rete della vita, a cura di Francesca Pasini.
Quest’annoil Festival punta l’attenzione sulla rete: un tema nevralgico nella vita quotidiana e culturale di oggi. L’arte contemporanea si vede, nelle gallerie, nei musei, nelle Biennali e in rete. Che cosa avviene in chi decide di accoglierla a casa propria?
La rete dell’arte nella rete della vita
Per la prima volta dalla sua apertura (2006) la Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, ospita una mostra totalmente collegata alla collezione privata.
In tutte le case, foto-ricordo, mobili, oggetti contribuiscono al ritratto di chi le abita. Inserire tra gli eventi domestici opere d’arte contemporanea modifica esteticamente e storicamente questo ritratto, perché mette in risalto un percorso che tiene insieme scelte artistiche ed eventi personali.
Studi di artisti, mostre, collezioni private, costituiscono una rete. Bisogna conoscere il punto da “cliccare” per sapere dove si trova quell’opera. La casa del collezionista è uno dei punti. Il cosiddetto “sistema dell’arte contemporanea” si articola nella rete di musei, gallerie, collezioni, riviste specializzate, biennali, fiere, aste. L’insieme di questi elementi guida e influenza il riconoscimento critico e, quindi, il mercato. La visione diretta è essenziale, la rete è invece il contatto diretto per diffondere informazioni e immagini.
La mostra si prefigge di disegnare un ritratto della collezione attraverso opere d’arte e oggetti simbolici della vita di Pier Luigi e Natalina Remotti.
Artisti in mostra: Carlo Alfano, Paola Anziché, Elizabeth Aro, Nobuyoshi Araki, Stefano Arienti, Charles Avery, Trisha Baga, Olivo Barbieri, Mathew Barney, Monica Bonvicini, Sergio Breviario, André Cadere, Maurizio Cattelan, Sophie Calle, Marta Dell’Angelo, Gu Dexin, Jim Dine, William Eggleston, Olafur Eliasson, Fischli e Weiss, Nan Goldin, Lucio Fontana, Florence Henry, Shadi Ghadarian, Gary Hill, Naoua Hatakeyama, Hans op de Beeck, Alfredo Jaar, Donald Judd, Alex Katz, Urs Luthi, Pascale Martine Tayou, Jonathan Monk, Takashi Murakami, Anatoly Osmolowsky, Jhon Pilson, Gio' Ponti, Man Ray, Luca Pancrazzi, Vittorio Santoro, Tomas Saraceno, Michael Schmidt, Jonathan Seliger, Haim Steinbach, Thomas Strüth, Hiroshi Sugimoto, Padraig Timoney, Luca Trevisani, Atelier Van Lieshout, Yan Van Ost, Vedova Mazzei, Francesco Vezzoli, Takis Zérdevas,
Apertura della Fondazione durante il Festival 8-11 settembre 2016 dalle 12 alle 21
La rete dell’arte nella rete della vita
Inaugurazione sabato 10 settembre 2016 ore 18
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino a dicembre 2016
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