aMuse: Francesca Pepe by Maurizio Galimberti
Dal 09 Febbraio 2019 al 23 Febbraio 2019
Genova
Luogo: Palazzo Stella
Indirizzo: piazza Stella 5/1
Orari: dal martedì al venerdì ore 9:30-13 / 15-19; sabato ore 15-19
Curatori: Flavia Motolese
Telefono per informazioni: +39 010 246 8284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
S’inaugura sabato 9 febbraio 2019 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Maurizio Galimberti “aMuse: Francesca Pepe by Maurizio Galimberti” a cura di Flavia Motolese.
Mai come attraverso le opere di Maurizio Galimberti si può comprendere il titolo pirandelliano “Uno, nessuno, centomila”: diventato celebre per i suoi mosaici – composizione di una serie di Polaroid che come tanti tasselli, incollati in una precisa sequenza, restituiscono il soggetto fotografato – l’artista ha trasformato la frammentazione visiva in un’allusione alle sfaccettature della realtà. La perfetta orchestrazione delle singole parti rispecchia l’armonia e il ritmo che l’artista persegue, dotando l’immagine di una profondità di visione che non è data solo dall’esperienza ottica, ma soprattutto dai significati che questa molteplicità di visione innesca. Partendo da questa riflessione sulla complessità di interpretazione di ciò che vediamo, la modella Francesca Pepe ha voluto indagare che cosa si cela oggi dietro l’immagine della donna, offrendosi all’obiettivo fotografico non come semplice soggetto, ma, in uno scambio di ruolo, come loro coautrice, lasciando trapelare fragilità e turbamenti dell’animo femminile.
La scelta di Galimberti di ritrarla spesso vicino alla statua di un angelo rimanda allo stereotipo di una bellezza statica e vuota, e alla tendenza nella società di imporre, tradizionalmente, alla donna l’aspirazione a modelli angelicati. Anche il titolo della mostra aMuse, oltre a indicare come la modella sia la musa ispiratrice del fotografo, allude all’attitudine di un compiacimento ammiccante a cui viene educata la donna.
La figura che si sdoppia diventa, metaforicamente, simbolo della discrepanza che esiste tra l’essere e l’apparire o che costruiamo tra un’esteriorità socialmente accettabile ed irreprensibile e le insicurezze della nostra intimità.
Galimberti fa vibrare l’immagine, creando un’estensione dialettica che suggerisce l’idea del movimento, della mutevolezza e della pluralità di caratteristiche che confluiscono in ognuno. La Polaroid è un modo di vedere, percepire e restituire la realtà nell’unicità irripetibile dell’istante.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002