Sebastiano Sofia
![Exhibition view, Sebastiano Sofia – Residency, 2023, Secci Gallery, Florence. Courtesy the artist and Eduardo Secci, Milan, Florence Exhibition view, Sebastiano Sofia – Residency, 2023, Secci Gallery, Florence. Courtesy the artist and Eduardo Secci, Milan, Florence](http://www.arte.it/foto/600x450/55/137813-Sebastiano_Sofia-2.jpg)
Exhibition view, Sebastiano Sofia – Residency, 2023, Secci Gallery, Florence. Courtesy the artist and Eduardo Secci, Milan, Florence
Dal 02 Marzo 2023 al 22 Aprile 2023
Firenze
Luogo: Galleria Secci Firenze
Indirizzo: Piazza Carlo Goldoni 2
Orari: da martedì a sabato 10 - 13:30 / 14:30 - 19
Telefono per informazioni: +39 055 661356
E-Mail info: firenze@seccigallery.com
Sito ufficiale: http://www.seccigallery.com
La Galleria Secci è lieta di annunciare l’apertura della sua residenza per artisti, presentando un corpus inziale di lavori inediti del primo artista in residenza, Sebastiano Sofia, il 2 marzo 2023, nelle sale della galleria in Piazza Carlo Goldoni 2, a Firenze. I lavori, realizzati durante il periodo di residenza in galleria a partire da gennaio 2023, saranno in mostra sino al 22 aprile 2023.
Le opere di Sebastiano Sofia danno vita al suo personale universo iconografico, dove il corpo umano, il mondo animale e il dominio delle cose trovano dimora e dialogano tra loro. Il suo linguaggio umano e malinconico, che si genera da gesti assurdi e violenti, intende indagare le dicotomie e i contrasti tra femminile e maschile, tra umano e animale, tra corpo come luogo del controllo e al tempo stesso come spazio di irrazionalità. L’immaginario non è tanto riproduzione di una memoria visiva ma piuttosto di una memoria sensoriale che si attiva in relazione all’altro e con ciò che lo circonda. Da questo ne scaturisce una estetica antropomorfica senza una precisa identità.
Le opere di Sebastiano Sofia danno vita al suo personale universo iconografico, dove il corpo umano, il mondo animale e il dominio delle cose trovano dimora e dialogano tra loro. Il suo linguaggio umano e malinconico, che si genera da gesti assurdi e violenti, intende indagare le dicotomie e i contrasti tra femminile e maschile, tra umano e animale, tra corpo come luogo del controllo e al tempo stesso come spazio di irrazionalità. L’immaginario non è tanto riproduzione di una memoria visiva ma piuttosto di una memoria sensoriale che si attiva in relazione all’altro e con ciò che lo circonda. Da questo ne scaturisce una estetica antropomorfica senza una precisa identità.
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