Salvator Rosa e la tradizione incisoria contemporanea

Salvator Rosa, Democrito in meditazione, 1662, Acuaforte e puntasecca. Firenze, collezione privata

 

Dal 17 Dicembre 2015 al 15 Gennaio 2016

Firenze

Luogo: Galleria Il Bisonte

Indirizzo: via San Niccolò 24/r

Orari: dal Lunedì al sabato 9 - 13 / 15 - 19

Curatori: Alessandra Frosini, Rodolfo Ceccotti

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 055 2342585

E-Mail info: gallery@ilbisonte.it

Sito ufficiale: http://www.ilbisonte.it



A 400 anni dalla nascita del pittore, incisore e poeta Salvator Rosa (Napoli, 1615 – Roma, 1673) – uno dei massimi esponenti del Barocco partenopeo – la Fondazione Il Bisonte lo celebra con la mostra “Salvator Rosa e la tradizione incisoria contemporanea”, in programma alla Galleria Il Bisonte, dal 17 Dicembre 2015 al 15 Gennaio 2016.
Genio stravagante, personaggio polemico, scomodo e controcorrente, Salvator Rosa fu apprezzato soprattutto come pittore di paesaggi dalla selvaggia bellezza e di battaglie, e grazie alla circolazione delle sue stampe e delle sue celebri Satire in terzine, oltreché in Italia ebbe una notevole fortuna anche in Germania e in Inghilterra. Artista eclettico e maestro precursore di quella dimensione che caratterizzò la temperie culturale preromantica, trascorse la sua vita fra la natia Napoli, e Roma e Firenze, le due città in cui più attivamente operò. In virtù del suo forte spirito critico, della sua libertà di pensiero e della sua arte – spesso in contrasto con il conformismo del suo tempo – molti artisti si sono a lui ispirati ed hanno contributo ad alimentare il mito di Salvator Rosa, le cui opere risultano essere ancor oggi di grande modernità. Il Bisonte con questa mostra, che vede affiancate a dodici incisioni di Salvator Rosa – di grande formato – le opere di alcuni dei più importanti incisori contemporanei: Rodolfo Ceccotti, Jakob Demus, Paolo Ciampini, Roberto Stelluti, Èrik Desmaziéres, Livio Ceschin, Claudio Olivotto, Toni Pecoraro, Mario Scarpati, Patrizio Di Sciullo, Franco Anichini, Lanfranco Quadrio, Agostino Arrivabene, Safet Zec, Giorgio Roggino, Andreina Bertelli e Vincenzo Gatti, mette in risalto la contemporaneità di questo grande artista.

Inaugurazione Giovedì 17 Dicembre ore 18.

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