Gio Ponti. Creatività senza tempo

Gio Ponti, La Pontesca, 1930
Dal 18 Giugno 2016 al 23 Giugno 2016
Firenze
Luogo: Pandolfini Casa d'aste
Indirizzo: Borgo degli Albizi 26
Orari: Asta - 23 giugno, ore 17.30 | Esposizione - 18-21 giugno ore 10/13 e 14/19
Curatori: Alberto Vianello
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2340888
E-Mail info: info@pandolfini.it
Sito ufficiale: http://www.pandolfini.it
Di Gio Ponti (Milano 1891-1979), poliedrico architetto milanese protagonista del design italiano, si è detto e scritto tanto, forse quasi tutto, ma questa volta la Casa d’Aste Pandolfini ha deciso di far parlare le sue opere, con un catalogo e una vendita monografica a lui dedicati.
GIO PONTI – CREATIVITÀ SENZA TEMPO è il titolo pensato per questa raccolta, che ripercorre le tappe del periodo in cui Ponti fu direttore artistico della manifattura Richard-Ginori di Doccia, un decennio tra il 1920 e il 1930 circa in cui si realizzò il primo caso italiano di produzione artistica industriale.
La collezione, costituita da 21 esemplari disegnati e realizzati tra il 1923 e il 1930, permette di ammirare la grande vena creativa di Ponti, capace di ideare oggetti funzionali e al tempo stesso di alta decorazione ancora oggi moderni. Interessante, in questa raccolta, anche il confronto tra opere realizzate in porcellana e opere realizzate in maiolica, che offre la possibilità di cogliere le differenze stilistiche e tecniche nell’esecuzione su supporti completamente diversi, anche se accomunati nella categoria ceramica.
Il catalogo, realizzato con grande cura e approfondimenti storico-artistici su quasi tutti i lotti, unisce alcuni rari piatti e vasi in maiolica, delle porcellane di altissima qualità, oltre a qualche testimonianza della produzione più “abituale”, con un calamaio, basi per lampade, un servizio da macedonia, vasi e piatti decorati con il motivo degli “sport”.
Su tutti particolare nota merita il bolo intitolato “II pellegrino di Montesanto” realizzato nel 1925, presentato al lotto 10 con una stima di 6.000/9.000 euro.
Ugualmente bisogna ricordare i due grandi piatti in maiolica “La pontesca” e “La grottesca”, che sono due opere rare e fondamentali nella produzione di Ponti, e in qualche modo riassumono e compendiano i decori e i motivi generati dalla sua creatività. Entrambi databili al 1930 sono presentati ai lotti 11 e 12 con stime rispettivamente di 8.000/12.000 e 7.000/10.000 euro.
A sottolineare l’importanza di questo catalogo anche la scelta da parte di Pandolfini di portare tutta la collezione in esposizione a Milano dal 9 al 13 giugno, in concomitanza con l’asta di Arte Moderna e Contemporanea, ripercorrendo idealmente in senso inverso il percorso di Ponti da Milano a Firenze per dirigere la Richard-Ginori.
La collezione rientrerà poi a Firenze per essere presentata al pubblico, come di consueto, nei giorni precedenti l’asta.
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