Accademia di Belle Arti. Pittura 1784-1915 - Presentazione
![Volta della Cappella della Crocetta, affrescata da Giovanni da San Giovanni nel 1621 e successivamente staccata dal Palazzo omonimo e ricollocata nei locali dell'Accademia di Belle Arti (1788) Volta della Cappella della Crocetta, affrescata da Giovanni da San Giovanni nel 1621 e successivamente staccata dal Palazzo omonimo e ricollocata nei locali dell'Accademia di Belle Arti (1788)](http://www.arte.it/foto/600x450/c1/74501-volta_cappella_della_Crocetta.jpg)
Volta della Cappella della Crocetta, affrescata da Giovanni da San Giovanni nel 1621 e successivamente staccata dal Palazzo omonimo e ricollocata nei locali dell'Accademia di Belle Arti (1788)
Dal 05 Febbraio 2018 al 05 Febbraio 2018
Firenze
Luogo: Accademia di Belle Arti
Indirizzo: via Ricasoli 66
Orari: h 17
Sito ufficiale: http://www.accademia.firenze.it/
Dal patrimonio artistico tutt'oggi custodito fra le mura dell'Accademia di Belle Arti, alle collezioni poi confluite nei musei fiorentini, fino ai capolavori ereditati nel 1944 da Adolfo Carmine. Dalla storia della Scuola di Pittura, nata proprio nel 1784, a quella dei suoi docenti e allievi illustri.
Questo e molto altro è racchiuso fra le pagine di Accademia di Belle Arti. Pittura 1784-1915, opera in due volumi curata da Sandro Bellesi, vicedirettore e curatore del patrimonio storico-artistico dell'Accademia. Edita da Mandragora, la pubblicazione segue per ordine di tempo il volume sulla Scultura e gli scultori dell'Accademia, presentato lo scorso anno e grazie ai contributi scientifici di venti studiosi aggiunge un nuovo e importante tassello alla storia artistica dell'Accademia di Belle Arti e in generale alla storia artistica della Toscana. Un'opera indispensabile per conoscere i tesori nascosti dell'Accademia, come la Fuga d'Egitto di Giovanni da San Giovanni, primo esempio di affresco staccato e ricollocato in altra sede, per conoscere l'attività didattico-artistica dei suoi personaggi illustri come Pietro Benvenuti, Giovanni Fattori e Adolfo De Carolis e meno noti come Pietro Pedroni, Francesco Luigi Levrier, Giuseppe Servolini e Francesco Nenci.
Un lavoro indispensabile anche per seguire le tracce di quelle opere e collezioni formatesi in Accademia e poi disperse fra i musei fiorentini. Un ingente patrimonio che, ricorda nel suo saggio introduttivo Sandro Bellesi, è stato ricostruito "sulla base degli inventari superstiti che testimoniano del contributo ambivalente (spoliazione/accrescimento) che nel corso dell'Ottocento l'Accademia offrì all'incremento di alcune raccolte museali cittadine neo-istituite, in particolare quelle della Galleria d'Arte Moderna prima e, dal 1882, della Reale Galleria dell'Accademia".
La presentazione dei due volumi che compongono l'opera si terrà lunedì 5 febbraio alle ore 17 presso l'Aula del Cenacolodell'Accademia di Belle Arti.
Presentazione a cura di:
Cristina Acidini, presidente Accademia delle Arti del Disegno
Carlo Sisi, storico dell'Arte
Giovanna Cassese, storica dell'Arte
Interverranno:
Claudio Rocca, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze
Sandro Bellesi, vicedirettore e Curatore del Patrimonio Artistico dell'Accademia di Belle Arti di Firenze Lunedì 5 febbraio, ore 17, presso l'Aula del Cenacolo
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