Salvatore Alessi. Geometrie senza tempo / Vito Carta. Divertissement / Geometrie dell'anima / Finalisti del Premio 'Il segno' 2015
![](http://www.arte.it/foto/600x450/f5/36139-fe.jpg)
Dal 18 Luglio 2015 al 02 Agosto 2015
Ferrara
Luogo: Palazzo della Racchetta
Indirizzo: via Vaspergolo 9
Orari: da martedì a domenica 16-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 58109843
E-Mail info: galleria.zamenhof@gmail.com
Sito ufficiale: http://ferraraartfestival.jimdo.com
Quattro mostre spettacolari al Ferrara Art Festival.
Due mostre personali e due collettive di arte contemporanea a Palazzo della Racchetta a Ferrara in Via Vaspergolo 4,6
Salvatore Alessi. Geometrie senza tempo
Nota critica
Tra sciabolate di luce e scansioni geometriche dello spazio Salvatore Alessi costruisce mondi in bilico costantemente tra immaginazione e realtà, tra ragione e sentimento. Il colore e il gesto sprigionano forze oscure e inconsce che gli assi cartesiani delle composizioni solo in parte contengono: è una danza, a tratti una lotta tra Apollo e Dioniso, senza che mai nessuno dei due abbia il sopravvento... (V.P.) --
Vito Carta. Divertissement
Nota critica
Quelle che affiorano nella luce cangiante della memoria di Vito Carta sono immagini inquiete: volti, corpi, scenari… fotogrammi che galleggiano in una luce che cambia, a tratti morbida, tenue, soffusa, a tratti abbacinante e tagliente. La memoria è il flusso, la corrente che le trasporta, le sparpaglia, le accosta, le mischia, le sovrappone, le allontana, le deforma: scompone e ricompone i contesti in cui le immagini stesse trovano nuove combinazioni, nuova luce, nuovi colori, nuovi significati. Perché Vito Carta sa bene che la memoria è una compagna infedele che mente con abilità, ma spesso nei suoi inganni, nelle sue bugie si nascondono rivelazioni spiazzanti e realtà insospettabili. E l’artista, come un giocoliere, usa l’inganno e la menzogna per raccontarci la verità.
Virgilio Patarini --
GEOMETRIE DELL'ANIMA
Opere di Mariano Dal Forno, Bruno De Santi, Saverio Magno, Beatrice Palazzetti, Giorgio Pica, Ezio Ranaldi, Patrizio Serra, Rita Vitaloni
Ogni artista di questa collettiva possiede un suo mondo particolare, ma ciascuno di questi mondi utilizza un segno e un linguaggio ben determinato per indicare una via interpretativa della realtà, che sebbene non sia uguale per tutti possiede la stessa origine decostruttivista. Le geometrie a cui allude il titolo sono quelle linee che si sovrappongono, s’intersecano e danzano, lato evidente del gesto delle mani modellanti la materia a mettere ordine nel caotico bagno sensoriale a cui quotidianamente l’uomo è soggetto.
Le forme geometriche potrebbero suggerire un approccio artistico razionale, ma quando ci si trova di fronte alle opere di questa mostra si comprende come le linee siano meno la rappresentazione di un ideale e più un suggerimento per far vibrare l’anima dello spettatore secondo una determinata nota. E in questo modo la grafica, la pittura e la scultura si manifestano per quello che sono, cioè un incredibile strumento per ampliare le possibilità d’analisi se non addirittura di autoanalisi.
Il ricordo di Kandinskij e Malevich, tanto forte in alcuni di questi artisti, è solo una suggestione, perché se proprio si vuole trovare un’origine per il tipo di lavoro qui proposto si può solo fare riferimento a Derrida e al decostruttivismo architettonico. Lontani dall’atomismo avanguardistico per una crisi d’identità personale e umanitaria, questi artisti evidenziano semplicemente alcuni elementi, alcune emozioni della materia per poter afferrarne il pieno senso. (a.b.) --
FINALISTI DEL PREMIO "IL SEGNO" 2015
Appuntamento annuale con il premio internazionale Il Segno arrivato alla sua 7° edizione, in mostra le opere degli artisti selezionati. La premiazione si svolgerà il giorno 1 agosto alle ore 17.00
La mostra sarà visitabile dal 18 al 2 agosto.
I vincitori verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione del 1 agosto
Giuria:
Enrico Ravegnani – Curatore e direttore di Palazzo Racchetta a Ferrara;
Michele Govoni – Giornalista e critico de “La Nuova Ferrara”;
Daniele Gozzi – Fotografo e direttore dell'Associazione Xart di Modena;
Virgilio Patarini - Artista, critico e curatore, presidente di Zamenhof Art, autore di cataloghi dell’Editoriale Giorgio Mondadori, direttore artistico del Ferrara Art Festival;
Valentina Carrera - Artista e curatrice, direttrice dello Spazio E di Milano.
Due mostre personali e due collettive di arte contemporanea a Palazzo della Racchetta a Ferrara in Via Vaspergolo 4,6
Salvatore Alessi. Geometrie senza tempo
Nota critica
Tra sciabolate di luce e scansioni geometriche dello spazio Salvatore Alessi costruisce mondi in bilico costantemente tra immaginazione e realtà, tra ragione e sentimento. Il colore e il gesto sprigionano forze oscure e inconsce che gli assi cartesiani delle composizioni solo in parte contengono: è una danza, a tratti una lotta tra Apollo e Dioniso, senza che mai nessuno dei due abbia il sopravvento... (V.P.) --
Vito Carta. Divertissement
Nota critica
Quelle che affiorano nella luce cangiante della memoria di Vito Carta sono immagini inquiete: volti, corpi, scenari… fotogrammi che galleggiano in una luce che cambia, a tratti morbida, tenue, soffusa, a tratti abbacinante e tagliente. La memoria è il flusso, la corrente che le trasporta, le sparpaglia, le accosta, le mischia, le sovrappone, le allontana, le deforma: scompone e ricompone i contesti in cui le immagini stesse trovano nuove combinazioni, nuova luce, nuovi colori, nuovi significati. Perché Vito Carta sa bene che la memoria è una compagna infedele che mente con abilità, ma spesso nei suoi inganni, nelle sue bugie si nascondono rivelazioni spiazzanti e realtà insospettabili. E l’artista, come un giocoliere, usa l’inganno e la menzogna per raccontarci la verità.
Virgilio Patarini --
GEOMETRIE DELL'ANIMA
Opere di Mariano Dal Forno, Bruno De Santi, Saverio Magno, Beatrice Palazzetti, Giorgio Pica, Ezio Ranaldi, Patrizio Serra, Rita Vitaloni
Ogni artista di questa collettiva possiede un suo mondo particolare, ma ciascuno di questi mondi utilizza un segno e un linguaggio ben determinato per indicare una via interpretativa della realtà, che sebbene non sia uguale per tutti possiede la stessa origine decostruttivista. Le geometrie a cui allude il titolo sono quelle linee che si sovrappongono, s’intersecano e danzano, lato evidente del gesto delle mani modellanti la materia a mettere ordine nel caotico bagno sensoriale a cui quotidianamente l’uomo è soggetto.
Le forme geometriche potrebbero suggerire un approccio artistico razionale, ma quando ci si trova di fronte alle opere di questa mostra si comprende come le linee siano meno la rappresentazione di un ideale e più un suggerimento per far vibrare l’anima dello spettatore secondo una determinata nota. E in questo modo la grafica, la pittura e la scultura si manifestano per quello che sono, cioè un incredibile strumento per ampliare le possibilità d’analisi se non addirittura di autoanalisi.
Il ricordo di Kandinskij e Malevich, tanto forte in alcuni di questi artisti, è solo una suggestione, perché se proprio si vuole trovare un’origine per il tipo di lavoro qui proposto si può solo fare riferimento a Derrida e al decostruttivismo architettonico. Lontani dall’atomismo avanguardistico per una crisi d’identità personale e umanitaria, questi artisti evidenziano semplicemente alcuni elementi, alcune emozioni della materia per poter afferrarne il pieno senso. (a.b.) --
FINALISTI DEL PREMIO "IL SEGNO" 2015
Appuntamento annuale con il premio internazionale Il Segno arrivato alla sua 7° edizione, in mostra le opere degli artisti selezionati. La premiazione si svolgerà il giorno 1 agosto alle ore 17.00
La mostra sarà visitabile dal 18 al 2 agosto.
I vincitori verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione del 1 agosto
Giuria:
Enrico Ravegnani – Curatore e direttore di Palazzo Racchetta a Ferrara;
Michele Govoni – Giornalista e critico de “La Nuova Ferrara”;
Daniele Gozzi – Fotografo e direttore dell'Associazione Xart di Modena;
Virgilio Patarini - Artista, critico e curatore, presidente di Zamenhof Art, autore di cataloghi dell’Editoriale Giorgio Mondadori, direttore artistico del Ferrara Art Festival;
Valentina Carrera - Artista e curatrice, direttrice dello Spazio E di Milano.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
saverio magno ·
palazzo della racchetta ·
bruno de santi ·
vito carta ·
salvatore alessi ·
finalisti del premio il segno 2015 ·
mariano dal forno ·
beatrice palazzetti ·
giorgio pica ·
ezio ranaldi ·
patrizio serra ·
rita vitaloni
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna