Nessuna nota a margine. Donne per i diritti umani

Nessuna nota a margine. Donne per i diritti umani, Ferrara

 

Dal 16 Febbraio 2013 al 02 Marzo 2013

Ferrara

Luogo: Palazzo Municipale

Indirizzo: p.zza Municipale 2

Orari: da lunedì a venerdì 8.30-18; sabato 8.30-12.30

Curatori: Monica Emmanuelli, Anna Romanzin

Telefono per informazioni: +39 0532 209370

E-Mail info: info@nuovecarte.net

Sito ufficiale: http://www.comune.fe.it


Sabato 16 Febbraio alle ore 11.30 inaugura, nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale di Ferrara, la mostra “Nessuna nota a margine. Donne per i diritti umani”, a cura di Monica Emmanuelli ed Anna Romanzin. Il progetto nasce dall’attività dell’A.N.P.I. di Sacile ed è presentato nella città estense dall’Associazione ST.ART.47, con l’organizzazione e cura generale di A.N.P.I. - Comitato Provinciale di Ferrara, e la collaborazione di U.D.I. - Ferrara, le cui volontarie e volontari spesso sono impegnati a livello cittadino, ma non solo, nella promozione di iniziative per i diritti dell’umanità, dei deboli, dei marginali. L’iniziativa, per il valore intrinseco dei contenuti e dei temi trattati, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Ferrara e si avvale altresì della collaborazione dell’Assessorato alla Cultura - Politiche per la Pace. La mostra nasce dall’edizione 2013 dell’ormai tradizionale calendario, che ogni anno la sezione mandamentale di Sacile dell'Associazione partigiani d'Italia pubblica, per ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del movimento di liberazione del nostro territorio, con la finalità di sensibilizzare l'opinione pubblica alle tematiche della convivenza civile democratica. L’operazione del gruppo friulano entra perfettamente in relazione con gli obiettivi primari del gruppo A.N.P.I. ferrarese, concentrato particolarmente sui temi della difesa delle donne e della lotta e condanna del femminicidio in ogni sua manifestazione.

L’ente morale, che dal 1945 persegue iniziative volte al ricordo e alla trasmissione dei valori di pace, di libertà e di uguaglianza, principi fondativi della Resistenza ed elementi fondamentali della Repubblica italiana, si rinnova nei temi e nei propositi cavalcando un’attualità che necessita sempre più della nostra attenzione, del nostro sdegno e del nostro impegno di cittadini. L'idea che ha animato il progetto per il 2013 è la valorizzazione di alcune figure femminili, simboli della lotta per la conquista di diritti umani. "Siamo partite – dicono le curatici – dalla considerazione che troppo spesso il contributo delle donne viene ritenuto marginale, talvolta dimenticato o volontariamente nascosto e abbiamo ritenuto necessario dedicare loro un riconoscimento sincero, privo di ridondanze celebrative, lontano da dinamiche agiografiche. Nonostante l'Onu nel 1979 abbia redatto una convenzio-ne sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, continuano ad esserci gravi disparità che impediscono una reale crescita della società ed ostacolano la piena realizzazione dell'universo femminile in ambito familiare, lavorativo e politico. Il nostro vuole essere un omaggio, un ringraziamento a tutte le donne che con determinazione, intelligenza e spirito di sacrificio hanno combattuto e continuano a lottare per la conquista di diritti umani". Nel progetto sono state coinvolte tredici giovani professioniste che hanno interpretato con spiccata vena creativa la forza rivoluzionaria e sociale di queste figure, senza limitarsi al sem-plice riadattamento artistico di fotografie, ma trasponendo su carta anche sentimenti ed emozioni e, in alcuni casi, contattando direttamente le protagoniste dei ritratti. Un ringraziamento speciale alle artiste e a chi ci ha accompagnato in questa lunga avventura. 

Hanno collaborato Nedda Bonini, Elisa Di Lullo, Marina Ferretti, Giada Florindi, Giulia Sagra-mola, Sara Mognol, Marika Tamiazzo, Marinella Dalla Colletta, Sara Pavan, Loretta Cappane-ra, Marta Muschietti, Iride Moro, Vanessa Marcuzzi per ricordare Tina Merlin, Alva Myrdal, Leymah Gbowee, Tawakkol Karman, Vera Vigevani Jarach, Fanny Edelman, Rigoberta Men-chù, Betty Friedan, Aung San Suu Kyi, Shirin Ebadi, Linda Matar, Anna Politkovskaya. 

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