The beginning and the light
Dal 29 Novembre 2024 al 25 Febbraio 2025
Daugavpils |
Luogo: Rothko Museum
Indirizzo: Mihaila iela 3
Orari: Mar. e Dom 11 - 17 | Merc, Giov, Ven, Sab 11 - 19 | Lunedì chiuso
Curatori: Maris Cacka
Enti promotori:
- con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Lettonia
Costo del biglietto: 16 € | 8 €
Telefono per informazioni: +371 22 471 925
E-Mail info: rotkomuzejs@daugavpils.lv
Sito ufficiale: http://rothkomuseum.com
Oggi, 29 novembre 2024, l’artista argentino Ernesto Morales ha inaugurato una mostra personale presso il Rothko Museum di Daugavpils in Lettonia, Paese natale di Mark Rothko, con oltre trenta opere inedite incentrate suli temi della luce e dello spazio, e sulla metafora della trasformazione, indagati attraverso la pittura.
Invitato dal Rothko Museum a presentare gli esiti della sua nuova ricerca, Ernesto Morales ha concepito questo nuovo progetto come un percorso unitario volto a rielaborare con un rinnovato vigore espressivo i temi della luce e dello spazio, già precedentemente affrontati attraverso il confronto con una selezione di opere di Lucio Fontana, protagonista del movimento Spazialista, in occasione della mostra “Come fosse Luce - Ernesto Morales in dialogo con Lucio Fontana” presso la Fondazione “La Crescentina” (Piemonte).
In occasione del progetto espositivo previsto per il prossimo autunno al Museo Rothko la ricerca di Morales sarà dedicata al tema della creazione della luce attraverso la pittura con pigmenti minerali e alla sua interazione con lo sguardo del pubblico che, muovendosi nello spazio espositivo, potrà dare vita a nuove dinamiche nella lettura e nella percezione emozionale dell’opera.
Anche in questa occasione la riflessione sulla ricerca condotta dall’artista Mark Rothko - che in una dimensione interiore e spirituale intendeva ricreare “un’esperienza completa fra dipinto e osservatore” - consentirà a Ernesto Morales di misurarsi con tematiche e concetti di fondamentale importanza per l’indagine sulle possibilità espressivo della pittura e sull’interazione fra luce, colore e percezione emozionale dell’opera.
Testo critico a cura di Māris Čačka , Curatore e Direttore del Rothko Museum
La pratica artistica di Ernesto Morales, profondamente radicata nella letteratura, nella filosofia e nella scienza, si occupa dei temi della trasformazione e del cambiamento nel mondo naturale. Il suo fascino risiede nelle sfumature della percezione visiva della natura recepite dell'occhio umano, in particolare sotto l’effetto della mutevolezza della luce.
Negli ultimi anni, Morales ha concentrato la sua pratica creativa sulla percezione della luce. Il suo lavoro esplora come lo spazio, in dialogo con il movimento dell'osservatore e a seconda della sua posizione e della sua visuale prospettica, possa far apparire l'opera d'arte luminosa e brillante o silenziosamente opaca, con l'effetto interamente dipendente dall'interazione del dipinto con la luce ambientale.
Per Morales, i concetti di inizio e luce trascendono il regno puramente metafisico. Sa che il loro impatto è letterale e fisico, plasmando la percezione visiva dell’osservatore, pur mantenendo tutte le connotazioni del sacro, dell'enigmatico e del profondo. Pertanto, entrambi questi concetti rimangono potenti simboli di risveglio e trionfo, una fonte di forza che alimenta crescita, rinnovamento, miglioramento e nuova creazione. Un aspetto sorprendente e distintivo della produzione creativa di Morales risiede nella semiotica del suo trattamento delle nuvole.
Con il suo tocco artistico, le nuvole diventano portatrici di luce e annunciatrici di un nuovo inizio. In un suo testo critico, il filosofo Nicola Davide Angerame ci invita a interpretare l'opera di Morales nei termini di una metafisica delle nuvole mostrata attraverso la trascrizione pittorica e rivolta alla concentrazione, all'interno di un campo visivo, di una pratica il cui senso inonda il solco della rappresentazione per occupare l'immensa e sconfinata pianura di un ulteriore paesaggio: quello dello spirito, della mente, della psiche e di quella verità di cui tutto è parte. Viste attraverso questa lente, le nuvole rappresentano l'essenza delle origini dell'universo, assorbendo e riflettendo la luce in un ciclo eterno: riversandosi in laghi, fiumi e mari prima di tornare e sollevarsi di nuovo, riflesse nello specchio oceanico, per formare nuove nuvole e quindi segnalare una rinascita perpetua e un nuovo inizio interminabile.
La pratica pittorica di Morales si distingue inoltre per l'uso di pigmenti naturali, che gli consentono di catturare le sottigliezze della luce mentre interagisce con lo sguardo dell'osservatore che muovendosi nello spazio espositivo, viene coinvolto nel processo di lettura e di manifestazione delle opere d'arte esposte.
Il Rothko Museum
Riconosciuto come uno dei progetti culturali più ambiziosi del 21° secolo nell'Europa orientale, il Rothko Museum della città di Daugavpils è un centro multifunzionale per l'arte contemporanea, la cultura e l'istruzione, situato nello storico arsenale di artiglieria della fortezza di Daugavpils. Il Rothko Museum è l’unica istituzione nell'Europa orientale in cui i visitatori possono esplorare l'opera di Mark Rothko (1903 - 1970), l'artista americano di fama mondiale nato a Daugavpils, maestro dell'espressionismo astratto e della pittura a colori.
Ernesto Morales
Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia il suo percorso artistico a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi, stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino.
La sua ricerca artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie internazionali tra Europa, America e Sud-Est asiatico. Tra il 2009 e il 2024 ha rappresentato istituzionalmente Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali. Nel 2019 è stata inaugurata la sua retrospettiva “Mindscapes” a New York presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina. Nel 2023 ha realizzato la mostra “Come fosse luce” in dialogo con l’opera di Lucio Fontana presso la Fondazione La Crescentina, e da novembre 2024 a febbraio 2025 si terrà la sua mostra “The beginning and the light” presso il Rothko Museum in Lettonia.
Invitato dal Rothko Museum a presentare gli esiti della sua nuova ricerca, Ernesto Morales ha concepito questo nuovo progetto come un percorso unitario volto a rielaborare con un rinnovato vigore espressivo i temi della luce e dello spazio, già precedentemente affrontati attraverso il confronto con una selezione di opere di Lucio Fontana, protagonista del movimento Spazialista, in occasione della mostra “Come fosse Luce - Ernesto Morales in dialogo con Lucio Fontana” presso la Fondazione “La Crescentina” (Piemonte).
In occasione del progetto espositivo previsto per il prossimo autunno al Museo Rothko la ricerca di Morales sarà dedicata al tema della creazione della luce attraverso la pittura con pigmenti minerali e alla sua interazione con lo sguardo del pubblico che, muovendosi nello spazio espositivo, potrà dare vita a nuove dinamiche nella lettura e nella percezione emozionale dell’opera.
Anche in questa occasione la riflessione sulla ricerca condotta dall’artista Mark Rothko - che in una dimensione interiore e spirituale intendeva ricreare “un’esperienza completa fra dipinto e osservatore” - consentirà a Ernesto Morales di misurarsi con tematiche e concetti di fondamentale importanza per l’indagine sulle possibilità espressivo della pittura e sull’interazione fra luce, colore e percezione emozionale dell’opera.
Testo critico a cura di Māris Čačka , Curatore e Direttore del Rothko Museum
La pratica artistica di Ernesto Morales, profondamente radicata nella letteratura, nella filosofia e nella scienza, si occupa dei temi della trasformazione e del cambiamento nel mondo naturale. Il suo fascino risiede nelle sfumature della percezione visiva della natura recepite dell'occhio umano, in particolare sotto l’effetto della mutevolezza della luce.
Negli ultimi anni, Morales ha concentrato la sua pratica creativa sulla percezione della luce. Il suo lavoro esplora come lo spazio, in dialogo con il movimento dell'osservatore e a seconda della sua posizione e della sua visuale prospettica, possa far apparire l'opera d'arte luminosa e brillante o silenziosamente opaca, con l'effetto interamente dipendente dall'interazione del dipinto con la luce ambientale.
Per Morales, i concetti di inizio e luce trascendono il regno puramente metafisico. Sa che il loro impatto è letterale e fisico, plasmando la percezione visiva dell’osservatore, pur mantenendo tutte le connotazioni del sacro, dell'enigmatico e del profondo. Pertanto, entrambi questi concetti rimangono potenti simboli di risveglio e trionfo, una fonte di forza che alimenta crescita, rinnovamento, miglioramento e nuova creazione. Un aspetto sorprendente e distintivo della produzione creativa di Morales risiede nella semiotica del suo trattamento delle nuvole.
Con il suo tocco artistico, le nuvole diventano portatrici di luce e annunciatrici di un nuovo inizio. In un suo testo critico, il filosofo Nicola Davide Angerame ci invita a interpretare l'opera di Morales nei termini di una metafisica delle nuvole mostrata attraverso la trascrizione pittorica e rivolta alla concentrazione, all'interno di un campo visivo, di una pratica il cui senso inonda il solco della rappresentazione per occupare l'immensa e sconfinata pianura di un ulteriore paesaggio: quello dello spirito, della mente, della psiche e di quella verità di cui tutto è parte. Viste attraverso questa lente, le nuvole rappresentano l'essenza delle origini dell'universo, assorbendo e riflettendo la luce in un ciclo eterno: riversandosi in laghi, fiumi e mari prima di tornare e sollevarsi di nuovo, riflesse nello specchio oceanico, per formare nuove nuvole e quindi segnalare una rinascita perpetua e un nuovo inizio interminabile.
La pratica pittorica di Morales si distingue inoltre per l'uso di pigmenti naturali, che gli consentono di catturare le sottigliezze della luce mentre interagisce con lo sguardo dell'osservatore che muovendosi nello spazio espositivo, viene coinvolto nel processo di lettura e di manifestazione delle opere d'arte esposte.
Il Rothko Museum
Riconosciuto come uno dei progetti culturali più ambiziosi del 21° secolo nell'Europa orientale, il Rothko Museum della città di Daugavpils è un centro multifunzionale per l'arte contemporanea, la cultura e l'istruzione, situato nello storico arsenale di artiglieria della fortezza di Daugavpils. Il Rothko Museum è l’unica istituzione nell'Europa orientale in cui i visitatori possono esplorare l'opera di Mark Rothko (1903 - 1970), l'artista americano di fama mondiale nato a Daugavpils, maestro dell'espressionismo astratto e della pittura a colori.
Ernesto Morales
Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia il suo percorso artistico a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi, stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino.
La sua ricerca artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie internazionali tra Europa, America e Sud-Est asiatico. Tra il 2009 e il 2024 ha rappresentato istituzionalmente Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali. Nel 2019 è stata inaugurata la sua retrospettiva “Mindscapes” a New York presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina. Nel 2023 ha realizzato la mostra “Come fosse luce” in dialogo con l’opera di Lucio Fontana presso la Fondazione La Crescentina, e da novembre 2024 a febbraio 2025 si terrà la sua mostra “The beginning and the light” presso il Rothko Museum in Lettonia.
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