Federica Scoppa. WORLDS – After Covid-19
Dal 05 Luglio 2020 al 05 Agosto 2020
Cremona
Luogo: Galleria Immagini Spazio Arte
Indirizzo: via Beltrami 9b
E-Mail info: artef19@yahoo.it
Sito ufficiale: http://www.artef19.com
Nei dipinti di Federica Scoppa si combina il senso di fragilità dell'umano, reso dal vetro scelto come supporto, e la potenza visionaria dell'ingrandimento permesso dalle lenti dei moderni microscopi scientifici, per restituire attraverso la pittura la tensione emotiva che ha segnato e continua a permeare questo periodo.
I piccoli Worlds - After Covid-19 si conbinano per creare nuove orbite di senso, permettendo a ciascuno di trovare la propria ancora emotiva e variopinta, per guardare al domani con occhi nuovi senza dimenticare l'energia resiliente della natura.
In esposizioni 110 vetri, dalle dimensioni di 20 x 20 cm, sulla cui superficie è stata dipinta con smalti specifici per vetro un'immagine tonda, dal diametro di 15 cm. Completano le opere le cornici bianche dalle dimensioni 23x3x23,3 cm.
Il Professore Gianluigi Guarneri, critico d'arte cremonese, dopo attenta analisi dei 110 vetri dipinti di forma circolare (diametro 15 cm) e con smalti specifici, che l'artista Federica Scoppa ha creato pensando alla Madre Terra, ai pianeti, all'Universo ma anche al Microcosmo, ci regala con le sue parole una profonda analisi dell'opera in esposizione.
Codici cibernetici, muti testimoni di profondità simboliche fluttuano in una luce rarefatta divenendo irrevocabili sensori delle opere di Federica Scoppa. Forme circolari, strutture inquiete di un’idilliaca dimensione, veleggiano come spazialità essenziali nelle effimere e nascoste frammentazioni dell’impercettibilità. Queste forme di rara bellezza assumono una continua metamorfosi generando sinuose spirali, sintetici fili fluidi di colore, estroflessioni parallele, di un trasognato flusso organico. Sussurrate immaterialità trasmigrano sul substrato diffondendosi tra ignote vertigini e siderali impulsi spazio-temporali. Diafani vaporosi riverberi sublimano verso profondità interstellari ai confini lontani della memoria. Turbini cosmiche di inesplorati abissi, oscuri vortici del nulla percettivo, trasfigurano l’inconscio, oltre gli armonici equilibri della figurazione nelle indefinite e vibratili sequenzialità tonali delle composizioni. Le opere di Federica Scoppa vivono in una dimensione arcana e misteriosa dialogando nel sotteso silenzio della figurazione tramite un'alchemica sintesi delle tonalità. Una silente linfa vitale fluttua nell’oscura atmosfera come un’irrevocabile danza plasmando lo spazio attorno oltre i confini trasfigurati dell'essere. La luce pervade nell’atmosfera astratta e irripetibile, rarefatta e misteriosa nella pura iridescenza della luminosità. Vitree trasparenze, dai riflessi simultanei, evocano nuove e delicate trasmutazioni di materia, ora fragile e in via di evaporazione, ora travolgente e impetuosa. La natura, nelle opere dell’artista, rivela un nuovo mondo ai confini dell’idillio sotteso tra indefiniti dinamismi e vaporosa stratificazione. Inquiete sintesi tonali fluiscono nello spazio creando onirici vortici dalla sacrale luminosità, riflessi concreti, diffusi e animati da un raffinatissimo desiderio vitale, tra riverberi avvolgenti e ritmiche sospensioni di un tempo indefinito. Nel sotteso silenzio delle forme i colori trovano, nell'essenzialità dello spazio, una forza sorprendente evocando un’onirica dimensione al di fuori del visibile. Cangianti declinazioni cromatiche vibrano nel vuoto in attesa di un effimero attimo tra arcani labirinti e inconsce emotività. Un gorgo di oblio pervade le opere, divenendo sentiero e porta percettiva dell’essere, dove diafane ombre suggellano inquieti istanti, nell’apparente tranquillità d’infiniti universi. Riflessi di luce vibrano sul substrato generando un armonico equilibrio di sovrapposizioni e intrecci di materia pittorica, dilatata nell’atmosfera, tramite un amorevole ed inebriante fluido sensoriale. L’energia, estesa e prevalente, si diffonde nel cosmo, sublima a pura luce alla ricerca dell’anima viaggiatrice di assolate solitudini.
Artista di nazionalità italo-tedesca nasce e cresce a Roma. Sin da bambina mostra una spiccata predisposizione per il disegno. A 30 anni si trasferisce all’estero e si dedica alla pittura. Dopo circa un decennio, di ricerca tecnica e artistica, rientra in Italia, inizialmente a Roma dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti che frequenterà e nella parte conclusiva a Venezia dove consegue il diploma magistrale. Nel 2019 sostiene con successo gli esami di antropologia e psicologia. Vive e opera a Venezia.
Ha esposto in Italia e all’estero in mostre collettive e personali.
Inaugurazione domenica 5 luglio, ore 17.30
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