L'uomo nel paesaggio
![David LaChapelle, Angelina Jolie, Lusty Spring, 2001, C–Print, 127x152,4 cm David LaChapelle, Angelina Jolie, Lusty Spring, 2001, C–Print, 127x152,4 cm](http://www.arte.it/foto/600x450/d3/11594-noname.jpg)
David LaChapelle, Angelina Jolie, Lusty Spring, 2001, C–Print, 127x152,4 cm
David LaChapelle, Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
Dal 23 Ottobre 2015 al 22 Novembre 2015
Como
Luogo: Ex Chiesa di San Pietro in Atrio
Indirizzo: via Odescalchi 3
Orari: da martedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 031 252472
E-Mail info: cultura@comune.como.it
Sito ufficiale: http://www.comune.como.it
La mostra fotografica nasce dall'omonimo libro pubblicato da Carlo Pozzoni Fotoeditore nel luglio 2015. L'esposizione riprende e amplia i temi del volume: il rapporto tra la visione del paesaggio occidentale e quella orientale (specificatamente cinese); la trasformazione del paesaggio in era postindustriale; il senso di straniamento provato dall'uomo postmoderno all'interno della natura.
Dagli ultimi due decenni a questa parte, in un ambito trasversale alle diverse arti, sta imperversando una sorta di revival paesaggistico che è il riflesso di un mutamento epocale. In un’era post-industriale, riqualificazione degli spazi urbani, crescente mobilità turistica e nuovi insediamenti abitativi hanno messo in crisi la tradizionale opposizione tra naturale e artificiale. Il paesaggio nell’era postmoderna diviene così un ibrido tra natura e artificio.
Le opere presenti in questa mostra indagano con forme e sensibilità anche molto diverse la sensazione di spaesamento che deriva da questa mutazione storica.
Dal rifiuto quasi sacrale della rappresentazione paesaggistica all’enfasi sul rapporto dell’uomo con la città, ciascun artista affronta lo stesso tema, L’uomo nel paesaggio, con una prospettiva originale, spesso ironica e comunque sempre straniante.
Roberto Borghi
Dagli ultimi due decenni a questa parte, in un ambito trasversale alle diverse arti, sta imperversando una sorta di revival paesaggistico che è il riflesso di un mutamento epocale. In un’era post-industriale, riqualificazione degli spazi urbani, crescente mobilità turistica e nuovi insediamenti abitativi hanno messo in crisi la tradizionale opposizione tra naturale e artificiale. Il paesaggio nell’era postmoderna diviene così un ibrido tra natura e artificio.
Le opere presenti in questa mostra indagano con forme e sensibilità anche molto diverse la sensazione di spaesamento che deriva da questa mutazione storica.
Dal rifiuto quasi sacrale della rappresentazione paesaggistica all’enfasi sul rapporto dell’uomo con la città, ciascun artista affronta lo stesso tema, L’uomo nel paesaggio, con una prospettiva originale, spesso ironica e comunque sempre straniante.
Roberto Borghi
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