RI EVOLUTION – I grandi rivoluzionari dell’Arte italiana, dal Futurismo alla Street Art
Dal 07 Settembre 2023 al 07 Gennaio 2024
Catania
Luogo: Palazzo della Cultura
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II
Curatori: Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta
Costo del biglietto: OPEN € 15, INTERO € 12, WEEKEND € 13, STUDENTI € 8 (11-26 ANNI), JUNIOR € 5 (5-10 ANNI)
Telefono per informazioni: +39 331 2040295
E-Mail info: info@rievolution.eu
Sito ufficiale: http://www.rievolution.eu
Nelle prestigiose sale del Palazzo della Cultura di Catania si terrà – dal 7 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 – la mostra “RI EVOLUTION – I grandi rivoluzionari dell’Arte italiana, dal Futurismo alla Street Art”, prodotta da Dietro Le Quinte arte contemporanea e da Emergence Festival, con il patrocinio della Regione Sicilia, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania e con la collaborazione scientifica e organizzativa di Edieuropa QUI arte contemporanea, Emergence Festival e di Dietro le Quinte arte contemporanea.
Curatori della mostra sono Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, che
nel 2021 ha curato e prodotto al Palazzo della Cultura la mostra “Warhol
Bansky, confronto tra le due superstar della comunicazione”, uno degli
eventi espositivi di maggior successo degli ultimi anni in Sicilia. Il
Comitato scientifico della mostra, presieduto da Marco Di Capua è
costituito da importanti critici d’arte, studiosi, tra i quali Lucilla
Meloni, Giusy Emiliano, Roberto Locci, Leonardo Clerici e Roberto
Bilotti.
La mostra vuole ripercorrere il secolo più innovativo e rivoluzionario
dell’arte italiana, offrendo uno sguardo articolato sui fenomeni di
trasformazione del pensiero, dall’inizio del Novecento fino ad oggi,
creando una continua dialettica dinamica tra passato e presente.
Attraverso un percorso espositivo innovativo, che si articolerà in modo
informale e svincolato dalle caratteristiche del proprio tempo, si
passerà dal Futurismo all’Astrattismo, dall’Arte Povera a quella
Cinetica, dalla Metafisica alla Transavanguardia per arrivare alla
Street Art – spontanea e rivoluzionaria – attraverso un dialogo tra gli
artisti, accomunati dal genio e dall’originalità delle opere stesse.
L’obiettivo è una rivoluzione estetica per un’educazione estetica. Un
invito per i visitatori ad allenare l’occhio e la mente alla percezione
di opere che, prescindendo dalle correnti artistiche e di pensiero,
poste una accanto all’altra fuori dal contesto teorico, esprimono al
meglio la loro essenza, a volte proprio sottolineando la loro
opposizione e differenza. Il focus è la genialità dell’artista e le sue
sperimentazioni – sia nel linguaggio artistico, che nelle arti applicate
– e la rivoluzione all’interno del percorso stesso.
Centotrenta tra tele, sculture, arti applicate, istallazioni, video,
fotografie, opere rilevanti, di cui la maggior parte sono state esposte
nei più importanti Musei di arte contemporanea del mondo e che
provengono direttamente dagli artisti, dagli Archivi e dalle Fondazioni,
oltre che da importanti collezioni private con un progetto di
allestimento a cura dell’Architetto Giada Calcagno.
La mostra dedicherà spazio anche ad altre arti, come la fotografia e il
cinema, linguaggi rivoluzionari figli del XX secolo, connotati fin dalla
loro nascita da sperimentazione e innovazione e che hanno cambiato per
sempre il corso della storia. Nel periodo dell’esposizione verranno
proiettati in anteprima docufilm sugli artisti con la regia dell’artist
film maker Roberto Locci.
Saranno, inoltre, organizzati degli approfondimenti con eventi in
esclusiva, dibattiti, incontri con artisti e critici d’arte, per offrire
ai visitatori una chiave di lettura di un secolo di arte contemporanea
rivoluzionaria.
In mostra importanti opere di: Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla,
Umberto Boccioni, Giulio D’Anna, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Mino
Delle Site, Enrico Prampolini, Vinicio Paladini, Gino Severini, Mario
Sironi che esprimono quella che fu la rivoluzione del Futurismo
all’inizio del XX Secolo; Giorgio De Chirico esponente dell’Arte della Metafisica; i Maestri dell’Astrattismo Afro, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Bice Lazzari, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Gastone Novelli, Toti Scialoja, Emilio Vedova; gli Artisti di Forma 1: Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato; gli esponenti dell’Arte Povera Alighiero Boetti, Mario Ceroli, Piero Gilardi, Sergio Lombardo, Jannis Kounellis, Gino De Dominicis, Fabio Mauri, Mario Merz, Maurizio Mochetti, Gino Marotta, Pino Pascali, Giulio
Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio; gli artisti di “Piazza del Popolo” Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Mario Schifano; l’Arte Concreta di Bruno Munari, Mauro Reggiani, Luigi Veronesi; l’Arte Cinetica e Programmata di Alberto Biasi, Gianni Colombo, Grazia Varisco; la Transavanguardia di Sandro Chia, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino e poi Maurizio Cattelan, Arturo Di Modica, Maria Lai, Felice Levini, Emilio Leofreddi, Nunzio, Umberto Mastroianni, Vettor Pisani, Franco Politano, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, e poi il gruppo di ricerca artistica che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie come Studio Azzurro; per la Fotografia Luigi Ghirri, Mario Giacomelli e Luigi Veronesi per la Street Art Rae Martini, KayOne, Geco, Jbrock, Microbo, Bo130, Cuoghi Corsello, Kaf, Pao, Bros, Sten Lex, Enricailcane e Blu.
Infine, sarà dedicato un approfondimento ai padri del Futurismo
Marinetti e Boccioni: un’installazione a cura di CLERICI SKRIPTURA,
presenterà degli inediti del Libro del Cielo di FT MARINETTI ETNA –
omaggio della famiglia Marinetti alla città di Catania – oltre ai libri
in relazione filologica di D’Annunzio, Malaparte, Boccioni e l’URNA di
vetro fusione etnea di Murano realizzata da Berengo al genio di
Marinetti; opere eccellenti di Boccioni (Sviluppo di una bottiglia nello
spazio, Antigrazioso e Lo Studio per la città che sale) gentilmente
concessi dalla collezione di Roberto Bilotti.
Saranno, inoltre, presentati il lavoro sociale attraverso l’arte di
Antonio Presti, il lavoro di sensibilizzazione di Nicolaj Pennestri che
lotta quotidianamente per denunciare attraverso la sua arte il
cambiamento climatico e per finire e quello di riqualificazione
attraverso l’arte pubblica realizzato dalla FARM CULTURAL PARK di
Favara.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dietro le Quinte arte
contemporanea, a cura di Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, con i
testi critici dei curatori e di Marco Di Capua, Lucilla Meloni, Leonardo
Clerici e Antonio Presti.
Si ringraziano l’Archivio Accardi Sanfilippo, Fondazione Archivio Afro,
Archivio Storico Alberto Biasi, Archivio Gianni Colombo, Archivio Pietro
Consagra, Archivio Maria Lai, Archivio Bice Lazzari, Archivio Sergio
Lombardo, Fondazione Piero Manzoni, Archivio Gino Marotta, Studio Fabio
Mauri, Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo, Studio Azzurro,
Fondazione Fausto Melotti, Archivio Gastone Novelli, Archivio Achille
Perilli, Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, Archivio Fondazione Toti
Scialoja, Archivio Severini Franchina, Archivio Grazia Varisco,
Collezione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Fondazione CA’
SKRIPTURA.
Curatori della mostra sono Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, che
nel 2021 ha curato e prodotto al Palazzo della Cultura la mostra “Warhol
Bansky, confronto tra le due superstar della comunicazione”, uno degli
eventi espositivi di maggior successo degli ultimi anni in Sicilia. Il
Comitato scientifico della mostra, presieduto da Marco Di Capua è
costituito da importanti critici d’arte, studiosi, tra i quali Lucilla
Meloni, Giusy Emiliano, Roberto Locci, Leonardo Clerici e Roberto
Bilotti.
La mostra vuole ripercorrere il secolo più innovativo e rivoluzionario
dell’arte italiana, offrendo uno sguardo articolato sui fenomeni di
trasformazione del pensiero, dall’inizio del Novecento fino ad oggi,
creando una continua dialettica dinamica tra passato e presente.
Attraverso un percorso espositivo innovativo, che si articolerà in modo
informale e svincolato dalle caratteristiche del proprio tempo, si
passerà dal Futurismo all’Astrattismo, dall’Arte Povera a quella
Cinetica, dalla Metafisica alla Transavanguardia per arrivare alla
Street Art – spontanea e rivoluzionaria – attraverso un dialogo tra gli
artisti, accomunati dal genio e dall’originalità delle opere stesse.
L’obiettivo è una rivoluzione estetica per un’educazione estetica. Un
invito per i visitatori ad allenare l’occhio e la mente alla percezione
di opere che, prescindendo dalle correnti artistiche e di pensiero,
poste una accanto all’altra fuori dal contesto teorico, esprimono al
meglio la loro essenza, a volte proprio sottolineando la loro
opposizione e differenza. Il focus è la genialità dell’artista e le sue
sperimentazioni – sia nel linguaggio artistico, che nelle arti applicate
– e la rivoluzione all’interno del percorso stesso.
Centotrenta tra tele, sculture, arti applicate, istallazioni, video,
fotografie, opere rilevanti, di cui la maggior parte sono state esposte
nei più importanti Musei di arte contemporanea del mondo e che
provengono direttamente dagli artisti, dagli Archivi e dalle Fondazioni,
oltre che da importanti collezioni private con un progetto di
allestimento a cura dell’Architetto Giada Calcagno.
La mostra dedicherà spazio anche ad altre arti, come la fotografia e il
cinema, linguaggi rivoluzionari figli del XX secolo, connotati fin dalla
loro nascita da sperimentazione e innovazione e che hanno cambiato per
sempre il corso della storia. Nel periodo dell’esposizione verranno
proiettati in anteprima docufilm sugli artisti con la regia dell’artist
film maker Roberto Locci.
Saranno, inoltre, organizzati degli approfondimenti con eventi in
esclusiva, dibattiti, incontri con artisti e critici d’arte, per offrire
ai visitatori una chiave di lettura di un secolo di arte contemporanea
rivoluzionaria.
In mostra importanti opere di: Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla,
Umberto Boccioni, Giulio D’Anna, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Mino
Delle Site, Enrico Prampolini, Vinicio Paladini, Gino Severini, Mario
Sironi che esprimono quella che fu la rivoluzione del Futurismo
all’inizio del XX Secolo; Giorgio De Chirico esponente dell’Arte della Metafisica; i Maestri dell’Astrattismo Afro, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Bice Lazzari, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Gastone Novelli, Toti Scialoja, Emilio Vedova; gli Artisti di Forma 1: Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato; gli esponenti dell’Arte Povera Alighiero Boetti, Mario Ceroli, Piero Gilardi, Sergio Lombardo, Jannis Kounellis, Gino De Dominicis, Fabio Mauri, Mario Merz, Maurizio Mochetti, Gino Marotta, Pino Pascali, Giulio
Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio; gli artisti di “Piazza del Popolo” Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Mario Schifano; l’Arte Concreta di Bruno Munari, Mauro Reggiani, Luigi Veronesi; l’Arte Cinetica e Programmata di Alberto Biasi, Gianni Colombo, Grazia Varisco; la Transavanguardia di Sandro Chia, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino e poi Maurizio Cattelan, Arturo Di Modica, Maria Lai, Felice Levini, Emilio Leofreddi, Nunzio, Umberto Mastroianni, Vettor Pisani, Franco Politano, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, e poi il gruppo di ricerca artistica che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie come Studio Azzurro; per la Fotografia Luigi Ghirri, Mario Giacomelli e Luigi Veronesi per la Street Art Rae Martini, KayOne, Geco, Jbrock, Microbo, Bo130, Cuoghi Corsello, Kaf, Pao, Bros, Sten Lex, Enricailcane e Blu.
Infine, sarà dedicato un approfondimento ai padri del Futurismo
Marinetti e Boccioni: un’installazione a cura di CLERICI SKRIPTURA,
presenterà degli inediti del Libro del Cielo di FT MARINETTI ETNA –
omaggio della famiglia Marinetti alla città di Catania – oltre ai libri
in relazione filologica di D’Annunzio, Malaparte, Boccioni e l’URNA di
vetro fusione etnea di Murano realizzata da Berengo al genio di
Marinetti; opere eccellenti di Boccioni (Sviluppo di una bottiglia nello
spazio, Antigrazioso e Lo Studio per la città che sale) gentilmente
concessi dalla collezione di Roberto Bilotti.
Saranno, inoltre, presentati il lavoro sociale attraverso l’arte di
Antonio Presti, il lavoro di sensibilizzazione di Nicolaj Pennestri che
lotta quotidianamente per denunciare attraverso la sua arte il
cambiamento climatico e per finire e quello di riqualificazione
attraverso l’arte pubblica realizzato dalla FARM CULTURAL PARK di
Favara.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dietro le Quinte arte
contemporanea, a cura di Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, con i
testi critici dei curatori e di Marco Di Capua, Lucilla Meloni, Leonardo
Clerici e Antonio Presti.
Si ringraziano l’Archivio Accardi Sanfilippo, Fondazione Archivio Afro,
Archivio Storico Alberto Biasi, Archivio Gianni Colombo, Archivio Pietro
Consagra, Archivio Maria Lai, Archivio Bice Lazzari, Archivio Sergio
Lombardo, Fondazione Piero Manzoni, Archivio Gino Marotta, Studio Fabio
Mauri, Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo, Studio Azzurro,
Fondazione Fausto Melotti, Archivio Gastone Novelli, Archivio Achille
Perilli, Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, Archivio Fondazione Toti
Scialoja, Archivio Severini Franchina, Archivio Grazia Varisco,
Collezione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Fondazione CA’
SKRIPTURA.
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