Giuseppe Ciracì. Pale d'altare al MAP
Dal 10 Ottobre 2015 al 04 Febbraio 2016
Brindisi
Luogo: MAP - Museo Mediterraneo dell’Arte Presente
Indirizzo: via Tarantini 37
Orari: dal lunedì al sabato 18-20 e su appuntamento
Curatori: Massimo Guastella
Enti promotori:
- Dipartimento di Beni Culturali
- Laboratorio TASC (Territorio
- Arti Visive e Storia dell’Arte Contemporanea)
- in collaborazione con lo spin-off Cracc - Conservazione e Ricerca Arti e Culture Contemporanee
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0831 529186
E-Mail info: craccsrl@alice.it
Sito ufficiale: http://www.craccsrl.com/it
Il MAP di Brindisi prosegue il progetto site specific Pale d’altare al Map presentando le tre pitture di Giuseppe Ciracì, nell’ambito della seconda edizione di “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”, rassegna dedicata alle arti visive allestita nelle sedi dell’Università del Salento ideata e organizzata dalla delegata del Rettore alla Conoscenza, Ricerca e messa in valore dei Beni Culturali Letizia Gaeta e con la cura scientifica di Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Beni Culturali, dal Laboratorio TASC (Territorio, Arti Visive e Storia dell’Arte Contemporanea) e in collaborazione con lo spin-off Cracc - Conservazione e Ricerca Arti e Culture Contemporanee.
Dopo le pale d’altare per il Map di Fulvio Tornese e Cosimo Epicoco, collocate tra le cornici barocche della chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie, ora sede espositiva per il contemporaneo, sabato 10 ottobre 2015, alle ore 19,00 per l’Undicesima Giornata del Contemporaneo, Massimo Guastella, ordinatore della mostra propone le grandi tele eseguite speficamente da Giuseppe Ciracì. La mostra persegue le ragioni dell’iniziativa che dà continuità alla tradizione delle opere d'arte commissionate per gli altari delle antiche chiese, declinandola nell’accezione in uso nella produzione artistica contemporanea del site specific, destinata dunque alla sede che la ospita, con cui si relaziona e interagisce, consolidando la corrispondenza tra passato e presente, proponendo una dialogo tra due differenti modi culturali.
La contaminazione reciproca, che apporta conoscenza e messa in valore tanto dell’architettura chiesastica e dei suoi arredi sacri quanto della creatività e dell’estetica d’oggi, trova conferma nelle soluzioni proposte dall’artista pugliese che afferma : “ il mio progetto site specific, indaga soprattutto sulle antiche origini del luogo, in cui sono allestite le mie tre pale d’altare. La chiesa barocca nel centro storico di Brindisi e il complesso conventuale dei padri delle Scuole Pie mi hanno suggerito una narrazione figurativa dalle forti suggestioni storiche e storico-artistiche. La missione dei padri scolopi è stata sin dal 1664 quella di educare e alfabetizzare la popolazione avviando la formazione scolastica dei più piccini per poi, un decennio dopo, istituire l’Accademia degli Erranti. Dunque ho ideato tre grandi dipinti, sino a tre metri d’altezza, che parlano, raccontano, mettono in rapporto quella sede dell’istruzione e anche le sue sei e settecentesche pitture dal fondo pedagogico e l’attuale sistema scolastico nel quale opero quotidianamente”.
Seguendo le sue cifre stilistiche risolutamente figurative in una flessione concettuale, espresse con i mezzi prediletti, mélange di disegno e pittura e inserti cartacei, Ciracì fornisce elementi e segni collegati a momenti del mondo della scuola e lo fa senza sottintesi con le due pitture degli altari laterali “Ottantasei volte scuola”, su cui lascia le sue impronte digitali e ottantasei fogli disegnati dai suoi piccoli alunni, e “L’Assenza”, che ritrae un dettaglio della didattica musicale non senza riferimenti alle raffigurazioni da secoli collocate nelle cornici mistilinee della chiesa.
La pala centrale come nella ideazione progettuale di Massimo Guastella è un omaggio alla chiesa, alla sua storia cultuale e artistica e alla dedicazione dell’altare maggiore, per una più stretta connessione tra contemporaneo e storia dell’arte con “Un’idea per l’arcangelo Michele”.
Oltre al depliant che accompagna la mostra, per l’occasione sarà edito un catalogo con testi di Massimo Guastella, Letizia Gaeta, Lucio Galante, Martina Cavallarin, Luisa Gagliardi, Antonella Gallone, per la collana Percorsi d’Arte e Storia dell’Arte, di Locorotondo Editore.
Giuseppe Ciracì, nato a Brindisi nel 1975, si diploma presso il Liceo Artistico “Edgardo Simone” di Brindisi e prosegue gli studi in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Avvia il suo percorso professionale in Puglia per poi trasferirsi, nel 2003, a Milano dove sviluppa le ricerche nell’ambito della pittura figurativa. Nel 2007 collabora con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore, per la regia di Ferruccio Valerio. Nello stesso anno, focalizza l’intera produzione sul tema del ritratto per poi approdare alla serie polimaterica ispirata ai fogli di Windsor. Prende parte a numerose collettive e personali in Italia e all’estero, da Lecce a Roma, da Venezia a Milano, fino a Berlino e Bali, in Indonesia. Tra le più recenti si ricordano le personali Mirabilia-Leonardo e la fiaba della farfalla a Taranto, Il Paesaggio Interiore negli spazi di scatolabianca a Milano e la mostra Opere Scelte 2008-2014 nel Palazzo Granafei Nervegna di Brindisi. Viene insignito con svariati premi tra cui il Premio Celeste di Catania, il Premio Arte Laguna di Venezia e il Premio Pittura Zingarelli nel 2010, il Mag Prize a Milano nel 2011 e il Premio Ora a San Donà di Piave nel 2013.
Attualmente è docente titolare di Arte e Immagine e di Discipline Pittoriche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Vive e lavora tra Brindisi e Milano [A.Gallone].
Dopo le pale d’altare per il Map di Fulvio Tornese e Cosimo Epicoco, collocate tra le cornici barocche della chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie, ora sede espositiva per il contemporaneo, sabato 10 ottobre 2015, alle ore 19,00 per l’Undicesima Giornata del Contemporaneo, Massimo Guastella, ordinatore della mostra propone le grandi tele eseguite speficamente da Giuseppe Ciracì. La mostra persegue le ragioni dell’iniziativa che dà continuità alla tradizione delle opere d'arte commissionate per gli altari delle antiche chiese, declinandola nell’accezione in uso nella produzione artistica contemporanea del site specific, destinata dunque alla sede che la ospita, con cui si relaziona e interagisce, consolidando la corrispondenza tra passato e presente, proponendo una dialogo tra due differenti modi culturali.
La contaminazione reciproca, che apporta conoscenza e messa in valore tanto dell’architettura chiesastica e dei suoi arredi sacri quanto della creatività e dell’estetica d’oggi, trova conferma nelle soluzioni proposte dall’artista pugliese che afferma : “ il mio progetto site specific, indaga soprattutto sulle antiche origini del luogo, in cui sono allestite le mie tre pale d’altare. La chiesa barocca nel centro storico di Brindisi e il complesso conventuale dei padri delle Scuole Pie mi hanno suggerito una narrazione figurativa dalle forti suggestioni storiche e storico-artistiche. La missione dei padri scolopi è stata sin dal 1664 quella di educare e alfabetizzare la popolazione avviando la formazione scolastica dei più piccini per poi, un decennio dopo, istituire l’Accademia degli Erranti. Dunque ho ideato tre grandi dipinti, sino a tre metri d’altezza, che parlano, raccontano, mettono in rapporto quella sede dell’istruzione e anche le sue sei e settecentesche pitture dal fondo pedagogico e l’attuale sistema scolastico nel quale opero quotidianamente”.
Seguendo le sue cifre stilistiche risolutamente figurative in una flessione concettuale, espresse con i mezzi prediletti, mélange di disegno e pittura e inserti cartacei, Ciracì fornisce elementi e segni collegati a momenti del mondo della scuola e lo fa senza sottintesi con le due pitture degli altari laterali “Ottantasei volte scuola”, su cui lascia le sue impronte digitali e ottantasei fogli disegnati dai suoi piccoli alunni, e “L’Assenza”, che ritrae un dettaglio della didattica musicale non senza riferimenti alle raffigurazioni da secoli collocate nelle cornici mistilinee della chiesa.
La pala centrale come nella ideazione progettuale di Massimo Guastella è un omaggio alla chiesa, alla sua storia cultuale e artistica e alla dedicazione dell’altare maggiore, per una più stretta connessione tra contemporaneo e storia dell’arte con “Un’idea per l’arcangelo Michele”.
Oltre al depliant che accompagna la mostra, per l’occasione sarà edito un catalogo con testi di Massimo Guastella, Letizia Gaeta, Lucio Galante, Martina Cavallarin, Luisa Gagliardi, Antonella Gallone, per la collana Percorsi d’Arte e Storia dell’Arte, di Locorotondo Editore.
Giuseppe Ciracì, nato a Brindisi nel 1975, si diploma presso il Liceo Artistico “Edgardo Simone” di Brindisi e prosegue gli studi in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Avvia il suo percorso professionale in Puglia per poi trasferirsi, nel 2003, a Milano dove sviluppa le ricerche nell’ambito della pittura figurativa. Nel 2007 collabora con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore, per la regia di Ferruccio Valerio. Nello stesso anno, focalizza l’intera produzione sul tema del ritratto per poi approdare alla serie polimaterica ispirata ai fogli di Windsor. Prende parte a numerose collettive e personali in Italia e all’estero, da Lecce a Roma, da Venezia a Milano, fino a Berlino e Bali, in Indonesia. Tra le più recenti si ricordano le personali Mirabilia-Leonardo e la fiaba della farfalla a Taranto, Il Paesaggio Interiore negli spazi di scatolabianca a Milano e la mostra Opere Scelte 2008-2014 nel Palazzo Granafei Nervegna di Brindisi. Viene insignito con svariati premi tra cui il Premio Celeste di Catania, il Premio Arte Laguna di Venezia e il Premio Pittura Zingarelli nel 2010, il Mag Prize a Milano nel 2011 e il Premio Ora a San Donà di Piave nel 2013.
Attualmente è docente titolare di Arte e Immagine e di Discipline Pittoriche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Vive e lavora tra Brindisi e Milano [A.Gallone].
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