Netsuke. 100 capolavori dalla collezione Lanfranchi

Netsuke. 100 capolavori dalla collezione Lanfranchi
Dal 01 Maggio 2018 al 30 Giugno 2018
Palazzolo sull'Oglio | Brescia
Luogo: Villa Lanfranchi
Indirizzo: via G. Zanardelli 81
Curatori: Andrea Di Lorenzo
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Palazzolo sull’Oglio
- Patrocinio di
- Regione Lombardia
- Provincia di Brescia
- Consolato Generale del Giappone a Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 030.7405520/522
E-Mail info: cultura@comune.palazzolosulloglio.bs.it
Sito ufficiale: http://www.comune.palazzolosulloglio.bs.it
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Palazzolo sull’Oglio, in collaborazione e su concessione del Museo Poldi Pezzoli di Milano, organizza la mostra “NETSUKE. 100 capolavori dalla collezione Lanfranchi”, dal 1° maggio al 30 giugno 2018 a Palazzolo sull’Oglio, presso la Villa Lanfranchi.
Composta da più di quattrocento oggetti, tra netsuke, okimono, ojime e inro, provenienti dall’Estremo Oriente, la ricca collezione, creata in lunghi anni di appassionata e competente ricerca dall’industriale palazzolese Giacinto Ubaldo Lanfranchi (1889-1971), è giunta al Museo Poldi Pezzoli di Milano nel 2005 a seguito del lascito della moglie Maria Taglietti.
I netsuke sono piccole sculture provenienti dal Giappone, generalmente realizzate in legno o in avorio, risalenti all’epoca Edo (1615-1868), che assolvevano a una particolare funzione. In origine costituivano un accessorio indispensabile dell'abbigliamento maschile giapponese. Infatti, il kimono giapponese era privo di tasche e gli uomini alla moda utilizzavano i netsuke, come una sorta di “aggancio”, di bottone, per fermare alcuni tipi di contenitori, trattenuti alla fascia in vita del kimono (obi), grazie a un laccio stretto da un anello. Era possibile, in tal modo, portare con sé oggetti personali, come sigilli, tabacco, monete, spezie. Da accessori pratici, i netsuke divennero poi vere e proprie opere d’arte in miniatura, dall’elevata qualità e raffinatezza artistica, rappresentanti figure umane e creature fantastiche, animali dello zodiaco, fiori o piante e oggetto di collezione soprattutto da parte degli europei.
Per la prima volta, dunque, la città di Palazzolo sull’Oglio esporrà nelle sale della Villa Lanfranchi, un centinaio tra le più rappresentative di queste opere d’arte giapponesi della collezione Lanfranchi, offrendo al pubblico uno sguardo d’eccezione su una cultura millenaria e particolare, quale è quella giapponese.
Appartenuto a un’importante famiglia di industriali di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, fondatori di un bottonificio, successivamente riconvertito nella produzione di cerniere lampo, Giacinto Ubaldo Lanfranchi si è distinto per il suo impegno sociale, professionale e sportivo oltre che per i molteplici interessi culturali tra cui il collezionismo dei preziosi netsuke. Si tratta di una collezione iniziata forse per l’affinità estetica e funzionale di queste sculture con la produzione nella sua azienda di bottoni di “corozo”, il seme del frutto di una palma della foresta pluviale sudamericana che per la compattezza e il colore bianco è anche chiamato “avorio vegetale”.
Accanto alle piccole sculture, raccolte dall’inizio degli anni Cinquanta, l’industriale palazzolese, ha dedicato un intenso impegno verso gli studi storici e la bibliofilia e ha coltivato una passione collezionistica per i dipinti e le arti decorative. Nel 1967 Giacinto Lanfranchi donò altresì la sua importante raccolta di volumi antichi alla Biblioteca Civica di Palazzolo sull’Oglio, che venne intitolata a suo nome.
«È con grande soddisfazione che, nei mesi di maggio e giugno, verrà eccezionalmente ospitata nelle sale della Villa Lanfranchi una parte della collezione di netsuke del nostro concittadino Giacinto Ubaldo Lanfranchi - ha dichiarato il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Gianmarco Cossandi -Vi è anche grande soddisfazione nell’avere attivato una collaborazione con una prestigiosa istituzione di Milano, e non solo, come il Museo Poldi Pezzoli, che ha contribuito alla realizzazione di questo grande evento per la nostra città.
Si tratta, senza dubbio, di una occasione unica che offre per la prima volta insieme, all’interno della Villa Lanfranchi, i netsuke e i volumi del fondo antico, nell’intento di far conoscere ai nostri concittadini e a un più ampio pubblico le ricchezze culturali collegate alla nostra città.
È doveroso ricordare che una iniziativa culturale di questa portata è frutto anche di notevole impegno e di diverse collaborazioni. Alla Dr.ssa Annalisa Zanni, direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, e al curatore, dr. Andrea Di Lorenzo, vanno chiaramente i più sentiti ringraziamenti per la disponibilità e la preziosa collaborazione. Un sincero ringraziamento si deve anche a coloro grazie al cui contributo è stato possibile realizzare questo progetto: anzitutto il dott. Giannantonio Lanfranchi e l’ing. Guido Lanfranchi, la ditta STEA e il Credito Cooperativo di Brescia. Un grazie, infine, ai docenti e studenti dell’IeFP “G. Falcone” per il servizio di accoglienza del pubblico durante le aperture».
La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia, del Consolato Generale del Giappone a Milano, ed è inserita tra le proposte della manifestazione Milano Asian Art 2018. Ha inoltre ottenuto il contributo delle aziende Lanfranchi S.r.l., STEA S.p.A. e del Credito Cooperativo di Brescia, nonché il supporto del ristorante palazzolese Yugen.
Aperture: sabato 16:00/18:30 - domenica 14:30/18:30 o su prenotazione (per gruppi)
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