CapoLavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana attraverso il Novecento
![<span>Emma Bonazzi, La filatrice, 1919</span> <span>Emma Bonazzi, La filatrice, 1919</span>](http://www.arte.it/foto/600x450/af/25896-br.jpg)
Emma Bonazzi, La filatrice, 1919
Dal 10 Ottobre 2014 al 10 Dicembre 2014
Brescia
Luogo: Museo di Santa Giulia
Indirizzo: via dei Musei, 81/b
Orari: da martedì a domenica 9.30-17.30
Curatori: Mauro Corradini, Fausto Lorenzi
Telefono per informazioni: +39 030 2977833
E-Mail info: santagiulia@bresciamusei.com
Sito ufficiale: http://www.museiarte.brescia.it
La mostra CapoLavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana attraverso il Novecento presenta una selezione di opere, donate da importanti artisti italiani, della raccolta Cgil, accanto a dipinti del Museo del Premio Suzzara, circa settanta opere declinate sul tema arte e lavoro.
Nel percorso espositivo, che da un’Italia arcaica, artigiana e contadina, giunge alle lotte braccianti e sindacali del dopoguerra fino alla scomparsa del lavoro tradizionale, si potranno rileggere forme, condizioni di lavoro e figure di lavoratori in un contesto che muta nel corso della storia, documentate da una significativa raccolta che rappresenta un frammento, non limitato, della ricerca artistica italiana nella seconda metà del Novecento, da Birolli a Guttuso, da Pizzicato a Romagnoni, da Plattner a Tadini, da Francese a Ceroli, da Pozzati a Valentini. Opere che documentano il modo con cui gli artisti hanno visto i lavoratori, sentito il loro destino, pensato il loro ruolo nelle diverse fasi della società italiana.
Nell’ambito della mostra viene proposto alle scuole secondarie di 1° e 2° la visita teatralizzata Storie straOrdinarie: il lavoro si racconta
Un itinerario sul filo della storia e dei sentimenti che attraverso letture e narrazioni rievoca esperienze personali per mostrare come siano mutate le forme e le figure del lavoro e come, contemporaneamente, mutino anche le forme poetiche della loro rappresentazione. Un viaggio nel recupero delle radici della nostra storia per capire le ragioni dei nuovi bisogni, dei desideri e delle nuove speranze nel mondo contemporaneo.
Si segnalano inoltre i percorsi tematici per confrontare le opere in mostra con dipinti e sculture delle collezioni appartenenti al patrimonio museale.
Restare o partire: l’immagine dell’emigrazione scuola secondaria 1° e 2°
Alla mostra saranno esposte 70 opere realizzate tra il 1873 e il 2011 (Attardi, Bacci, Birolli, Bonazzi, Borgonzoni, Cademartori, Cagnaccio, Calabria, Cappelli, Casciaro, Casolaro, Ceroli, Coccoli, Cottini, Di Giambattista, Di Prata, Francese, Gandini, Gasparini, Genovès, Gianquinto, Governato, Guaitamacchi, Guccione, Guerricchio, Guttuso, Leonardi, Levi, Manuelli, Marpicati, Martina, Martinelli, Maselli, Mazzacurati, Migneco, Mirabella, Mucchi, Muccini, Omiccioli, Perez, Perissinotti, Pescatori, Pizzinato, Plattner, Ponti, Pozzati, Ricci, Romagnoni, Sarri, Serrano, Sotgiu, Spadari, Sughi, Tadini, Tato, Treccani, Turcato,Valentini, Viani, Zigaina) provenienti dalla raccolta della CGIL Nazionale, dalle Camere del Lavoro Territoriali e dalla Galleria del Premio Suzzara.
Nel percorso espositivo, che da un’Italia arcaica, artigiana e contadina, giunge alle lotte braccianti e sindacali del dopoguerra fino alla scomparsa del lavoro tradizionale, si potranno rileggere forme, condizioni di lavoro e figure di lavoratori in un contesto che muta nel corso della storia, documentate da una significativa raccolta che rappresenta un frammento, non limitato, della ricerca artistica italiana nella seconda metà del Novecento, da Birolli a Guttuso, da Pizzicato a Romagnoni, da Plattner a Tadini, da Francese a Ceroli, da Pozzati a Valentini. Opere che documentano il modo con cui gli artisti hanno visto i lavoratori, sentito il loro destino, pensato il loro ruolo nelle diverse fasi della società italiana.
Nell’ambito della mostra viene proposto alle scuole secondarie di 1° e 2° la visita teatralizzata Storie straOrdinarie: il lavoro si racconta
Un itinerario sul filo della storia e dei sentimenti che attraverso letture e narrazioni rievoca esperienze personali per mostrare come siano mutate le forme e le figure del lavoro e come, contemporaneamente, mutino anche le forme poetiche della loro rappresentazione. Un viaggio nel recupero delle radici della nostra storia per capire le ragioni dei nuovi bisogni, dei desideri e delle nuove speranze nel mondo contemporaneo.
Si segnalano inoltre i percorsi tematici per confrontare le opere in mostra con dipinti e sculture delle collezioni appartenenti al patrimonio museale.
Restare o partire: l’immagine dell’emigrazione scuola secondaria 1° e 2°
Alla mostra saranno esposte 70 opere realizzate tra il 1873 e il 2011 (Attardi, Bacci, Birolli, Bonazzi, Borgonzoni, Cademartori, Cagnaccio, Calabria, Cappelli, Casciaro, Casolaro, Ceroli, Coccoli, Cottini, Di Giambattista, Di Prata, Francese, Gandini, Gasparini, Genovès, Gianquinto, Governato, Guaitamacchi, Guccione, Guerricchio, Guttuso, Leonardi, Levi, Manuelli, Marpicati, Martina, Martinelli, Maselli, Mazzacurati, Migneco, Mirabella, Mucchi, Muccini, Omiccioli, Perez, Perissinotti, Pescatori, Pizzinato, Plattner, Ponti, Pozzati, Ricci, Romagnoni, Sarri, Serrano, Sotgiu, Spadari, Sughi, Tadini, Tato, Treccani, Turcato,Valentini, Viani, Zigaina) provenienti dalla raccolta della CGIL Nazionale, dalle Camere del Lavoro Territoriali e dalla Galleria del Premio Suzzara.
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